Togliere lo slot del pomeriggio e giocare solo nei due pre-serali e serali“. È il monito che arriva dall’AIC, dal sindacato dei calciatori, per voce del suo vicepresidente Umberto Calcagno. Come rilanciato dal sito ufficiale dell’Assocalciatori, “giocare alle 16-16.30 in certi periodi dell’anno diventa un problema al Sud, ma anche altrove. Cancellare le gare di pomeriggio e giocare su più giorni è la soluzione migliore. È un modo per tutelare la salute dei calciatori che saranno sottoposti a un tour de force. La preoccupazione dei calciatori deriva dal fatto che nessuno ha esperienza rispetto a un periodo di inattività così lungo“.

Bisogna capire che cosa si può fare giuridicamente – ha spiegato poi il vicepresidente AIC in merito al capitolo dei contratti in scadenza al prossimo 30 giugno – Se si scrivono cose non sostenibili da un punto di vista giuridico, diventano anche impugnabili. La mia idea, condivisa da tanti colleghi avvocati, è che non si possa influire su rapporti privatistici di lavoro e che quindi non può esserci un ente esterno che modifichi unilateralmente la durata del contratto“.

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