Anche Massimo Ferrero è intervenuto a poche ore dalla notizia della ripresa del campionato di Serie A. Il presidente della Sampdoria, che sarà tra le prime squadre a scendere in campo per recuperare la partita contro l’Inter a San Siro, ha così commentato la decisione ai microfoni di RadioMarte: “Siamo felici della ripresa della Serie A. Iniziare il campionato vuol dire che il mostro del Coronavirus si sta dileguando e possiamo tornare alla normalità. Combattevamo contro un nemico invisibile, ma ho sempre detto che con i presupposti giusti si poteva ripartire e ora ci siamo. Sulle partite in chiaro non so cos’abbia detto Spadafora: lui fa politica e noi facciamo calcio, quindi andrebbe chiarito e specificato cosa veramente lui intenda. Un conto è dirlo e un conto è farlo. Non ci sono dispute con le pay-tv, ci sono accordi che vanno rispettati. Sky ha bisogno del calcio e il calcio ha bisogno di Sky. Io abbasserei un po’ i toni, torniamo allo sport perché in questo periodo si è parlato tanto, la miglior parola a volte è quella non detta. Speriamo di finire il campionato e tornare alla normalità. Tutti parlano, il comitato scientifico, il Governo che conta tante persone a decidere. Sarebbe meglio stare zitti. Io capisco tutti ma proprio non sapendo cos’è questo COVID-19 io sto zitto. Fino a quando non arriverà il vaccino bisognerà pregare Dio”.

“Io ho avuto paura, perché non avevo le ali per volare. Fossi stato Icaro non avrei avuto paura, ma sono Ferrero e quindi ho vissuto questa tremenda punizione nella normalità e nella speranza dell’amore e della vita. Io sono stato il più danneggiato: faccio calcio e cinema ed entrambi erano fermi. Ma io amo entrambi i mondi e li ho aspettati. Adesso ripartiamo. I positivi della Sampdoria? Siamo stati colpiti prima, anche il nostro medico a cui voglio molto bene ora sta meglio. I ragazzi stanno bene, sono sereni e hanno voglia di giocare. Questa cosa è molto triste, perché questa malattia non la conosciamo. Abbiamo avuto tra le 15 e le 17 persone positive, non è uno scherzo. I ragazzi sono felici, tranquilli, si stanno allenando, siamo felici di poter ricominciare a giocare. Ranieri è il nostro allenatore e non deve dimostrare niente: sono molto felice di averlo alla Sampdoria perché è un grande uomo prima ancora di essere un grande allenatore. Ci porterà dove batte il sole, l’importante è stare sereni come lo sono oggi i miei ragazzi. Sono vogliosi di fare il loro mestiere, correre per i prati, giocare e cercare di fare risultato. Riprendendo i campionati si azzerano i valori? L’importante è ripartire. La Sampdoria se la giocherà con tutti, chi è più bravo vince. Noi non temiamo l’Inter così come le altre squadre. Ho chiesto di affrontare prima i recuperi, magari avremmo bisogno anche di un po’ di fortuna. Adesso abbiamo Inter, Roma, Bologna e SPAL: ci divertiremo”.


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