L’Ufficio per lo Sport ministeriale ha diramato nelle scorse ore il documento contenente le linee guida per gli allenamenti degli sport di squadra. Le specifiche tecniche, quelle relative alla diffusione del virus e all’importanza delle norme igienico-sanitarie da rispettare all’interno dei centri sportivi, non si sono modificate rispetto al documento dello scorso 4 maggio, che su Buoncalcioatutti avevamo approfondito in un articolo a sé stante. La vera differenza è rappresentata dal paragrafo finale, quello dedicato agli sport di squadra che necessitano imprescindibilmente da sedute collettive e di gruppo, possibili a partire dalla giornata odierna.

Per gli sport di squadra, gli allenamenti di gruppo sono parte imprescindibile del percorso relativo alle attività agonistiche – si legge nel documento – Gli atleti dovranno seguire le linee guida della rispettiva FSN/DSA per la disciplina sportiva praticata”. “Negli Atleti d’élite, durante gli allenamenti intensivi e le gare, gli elevati flussi respiratori oronasali, con componente orale al 60%, compromettono l’azione di filtro dei microorganismi del tratto respiratorio superiore, favorendo l’inalazione profonda di molti irritanti, allergeni e agenti infettanti, compreso il SARS- CoV-2 che può rapidamente giungere nelle aree più profonde dei polmoni (bronchioli alveolari e alveoli) e da lì iniziare la propria azione distruttiva”.

Allegato alle linee guida del Ministero dello Sport vi è anche un rimando al rapporto “Lo Sport riparte in sicurezza“, dove viene spiegata più nel dettaglio questa ripartizione delle otto classi di attività.

Il calcio (in particolare quello dilettantistico) declinato dalla Federazione Giuoco Calcio in cinque discipline (calcio a 11, calcio a 7, calcio a 8, calcio a cinque e Beach Soccer), ha quattro gradi del fattore di rischio. Si va dal fattore di rischio 0 (scarso) al fattore 1 (medio), 2 (alto) e 3 (elevato).


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