Mentre il presidente di Lega Pro Ghirelli ribadiva la ferma volontà di non portare a termine i tre gironi di C “con oltre 60 medici che hanno confermato di non essere in grado di attuare il protocollo”, il numero uno della FIGC Gravina interveniva ai microfoni di Rai2 al termine del colloquio con il Governo: “Quello che ci preoccupa, e lo abbiamo rappresentato al ministro dello sport trovando accoglienza e considerazione, è il tema della quarantena obbligatoria per tutta la squadra in caso di un nuovo positivo. È un problema e lo stiamo affrontando con determinazione e prudenza ma anche con attenzione, per evitare che un rapporto stressato possa generare tensione e bloccare la partenza del campionato. Lavoriamo a migliorare protocollo, ma è difficile trovare delle strutture ricettive per tutte le squadre. Quindi dobbiamo consentire, condividendo il percorso con i ministri Spadafora e Speranza, una piccola variazione al protocollo che possa consentire di continuare ad allenarsi, trasformando gli allenamenti da individuali a collettivi. Un altro tema sul tavolo è la responsabilità dei medici, ma credo che l’INAIL abbia già chiarito con una circolare che ci sia responsabilità solo in caso di dolo o colpa grave. Playoff? Non sono uno scenario accantonato. Abbiamo un calendario abbastanza denso di appuntamenti e metteremo sul piatto della bilancia anche la possibilità che si debba fare il ricorso a una modalità diversa per concludere il campionato”.


Serie A, concluso incontro FIGC-Lega: proposte finali nel pomeriggio all’esame del Governo