Sarebbe bastato un pizzico di buonsenso, “sedersi a un tavolo e dividersi gli oneri in parti uguali”, per sospendere definitivamente il campionato di Serie A senza portare avanti il tira e molla che prosegue giorno dopo giorno ormai da circa due mesi. Il presidente del Brescia Massimo Cellino, intervenuto all’emittente bresciana TeleTutto, ha una linea ben chiara: “Nessuno vuole mollare perché questo calcio è pieno di debiti e ha già speso soldi non ancora incassati”.

Così Cellino: “Questo non è più il mio calcio, questo è un calcio senza futuro. Fare il presidente in Italia è diventato impossibile, non posso più accettare di essere ancora ai tempi della Gea: è come sedersi ad un tavolo a giocare a carte con il tuo avversario che nasconde nella manica le carte buone e usa soldi falsi. Non mi interessa più se si torni a giocare o meno, facciano quello che vogliono e che la smettano di strumentalizzare le mie dichiarazioni: la mia linea è sempre stata chiara. Che si aspettino le decisioni della Merkel è vergognoso: abbiamo un presidente di Lega, uno della FIGC, uno del CONI ed un ministro dello sport e attendiamo gli altri? A me non frega niente della Merkel e nemmeno dell’UEFA: l’Italia deve decidere in autonomia, siamo senza dignità. Che decidano alla svelta, perché io non accetto più questo continuo rimandare. Bastava sedersi ad un tavolo e dividersi gli oneri in parti uguali e pensare alla ripartenza sicura. E invece nessuno molla perché questo calcio pieno di debiti ha già speso soldi non ancora incassati”.


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