“L’immagine dell’Italia è cresciuta, non per merito del governo, ma per merito dei cittadini italiani”. È quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un’informativa alla Camera dei Deputati, cominciata con svariati minuti di ritardo poiché un deputato si rifiutava di indossare la mascherina in segno di protesta. Il premier Conte, intervenuto senza protezioni nel rispetto delle misure di distanza e sicurezza, ha confermato “al rischio di apparire impopolare” come “il Governo non potrà consentire il rientro immediato alla normalità, anche se sarebbe semplice per il consenso adottare la linea della riapertura totale. Non è un programma elettorale destinato a raccogliere il consenso”. Stessa linea anche per le scuole, sebbene “occorrerà valutare l’apertura in via sperimentale di nidi, scuole dell’infanzia, centri estivi e attività dedicate ai nostri bambini”.

“Il Parlamento è stato costantemente informato e lo dimostra la mia presenza in questa e in altre occasioni. Il governo ha adottato da subito un indirizzo di merito e di metodo con un costante confronto con il comitato tecnico-scientifico. È imperativo categorico, per un governo che deve proteggere la vita dei cittadini, porre a fondamento delle proprie decisioni non già la libere opinioni che si susseguono ma le raccomandazioni di qualificati esponenti del mondo scientifico. Se il tasso R0 tornasse vicino a 1 si saturerebbero le terapie intensive entro fine anno, perciò non possiamo permettere che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del chiudere tutto alla totale riapertura rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi. Non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali ma basato su rilevazioni scientifiche. Iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili, perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime. Se al termine delle due settimane avremo un quadro più chiaro, potremo procedere ad un ulteriore allentamento delle misure contenitive. Se nei prossimi giorni la curva dei contagi non dovesse crescere allenteremo ulteriormente le misure assicurando l’apertura in sicurezza del commercio al dettaglio, della ristorazione, dei servizi alla persona”.

Le valutazioni si baseranno su tre aspetti:

  • Controllo giornaliero e potenziamento dei test;
  • Verifica del grado di saturazione negli ospedali;
  • Disponibilità di dispositivi di protezione individuale.

Sull’app Immuni per puntare a bloccare l’eventuale nuova avanzata del Coronavirus nelle varie regioni d’Italia: “Ieri è stato firmato un decreto legge in merito alle procedure di tracciamento dei contatti, al fine del tracciamento del virus. Allo scopo di chiarire e rafforzare trattamento dati personali, recependo raccomandazioni della commissione europea. Sarà destinata alla registrazione di soli soggetti che abbiano scaricato l’applicazione volta a garantire non raccoglierà nessun dato di geo-localizzazione e potrà essere scaricata volontariamente e gratuitamente. Non utilizzerà codici per risalire all’identità dell’utente”. A proposito di regioni, il Presidente del Consiglio definisce “improvide” ed “illegittime” le misure di allentamento disposte da alcuni enti locali: “Non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali ma basato su rilevazioni scientifiche. Iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili, perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime”.

Conte sulla riapertura dei cantieri: “Si potrà fare ricorso a iter autorizzativi semplificati per un campione di opere, è un’ulteriore direttrice di azione che prenderemo già nei prossimi provvedimenti. Un grande ruolo può essere svolto dal’azione coordinate delle grandi aziende a partecipazione pubblica. Contiamo anche di recuperare un intervento di complessivo potenziamento di detrazioni fiscali a favore dell’edilizia e della sostenibilità. Stiamo studiando un meccanismo articolato che consenta ai cittadini di beneficare di sconti pari al costo pressoché totale dei lavori su lavori anti-sismici e di efficientamento energetico”.