Nessuna novità dopo la riunione plenaria UEFA tenutasi ieri. L’unica certezza è stato lo spostamento di EURO 2020 ad EURO 2021. Tutto in alto mare per quando inizierà il campionato e quando si giocheranno le partite di Champions ed Europa League.

Gli esperti  fanno percepire un fragile ottimismo sulla fine del Coronavirus. La speranza che la curva dei positivi finisca nella prossima settimana, ma l’Italia chiusa anche ad Aprile sino alla date del 3 nei decreti, salvo miracoli, difficilmente verrà rispettata. Le pressioni di Presidenti di Regione e Sindaci sono di fare il tampone a tutti per isolare in particolare gli asintomatici mettendo loro, le loro famiglie o gli amici che hanno frequentato in quarantena  stanno facendo il giro dello Stivale. Il problema è passare dal dire al fare.

I campionati e le competizioni europee devono finire assolutamente entro la fine di giugno. Inutile girarci intorno e prendere in giro affermando che si potrebbe andare avanti anche a Luglio. Il problema, a quel punto, è chi pagherà il conto dello slittamento.

La Lega Serie A difficilmente ci sentirà e incomincia a chiedersi quando Nyon incomincerà ad attingere al proprio fondo rischi di 575 milioni di euro. L’altro problema, non facile, è discutere con procuratori e agenti per avere proroghe di 15 giorni  sui contratti in scadenza, in particolare chi ha poche speranze di trovare subito altro ingaggio potrebbe chiedere un rinnovo più cospicuo.

Terzo problema: si dovranno fare i conti con le prenotazioni delle vacanze che non sono da campeggio nel mondo del calcio, dopo il KO ricevuto in questi mesi anche con il salto delle Festività pasquali.

Problemi – non pochi – da risolvere anche dopo l’assist della UEFA nel rinviare EURO 2020 ma senza rinunciare a far slittare le Coppe europee a settembre-ottobre, ipotesi allo studio con il cambio di format per quelle che si giocheranno nel 2020/2021 eliminando tutte le partite estive che non cambiavano nulla o poco su chi avesse partecipato ai gironi di Champions e Europa League. L’idea di far prevalere i campionati sulle coppe salvaguardando i diritti televisivi è stato un buco nell’acqua da parte delle Leghe calcio europee.

Ceferin, il Presidente UEFA, ha subito risposto che è già un sacrificio rinunciare agli 800 milioni di Euro 2020 e diventerà impossibile abdicare Champions ed Europa League che valgono oltre 3 miliardi di euro.

La FIGC e la Lega Serie A sperano che il campionato possa riprendere nei primi giorni di maggio e con 9 weekend lunghi e 3 turni infrasettimanali di chiuderlo entro la fine di giugno.

Se tutto ciò lo permettesse il Virus, bisognerà fare i conti e incrociare le gare con la Champions e l’Europa League che per adesso ha fissato le gare finali il 27 maggio in Turchia per la Champions e il 24 maggio a Danzica per l’Europa League. Il tutto dopo final four e final eight, portando via anche weekend del mese della Madonna oltre i giorni infrasettimanali. Non ci saranno sicuramente playoff e playout in Serie A.

Se per la UEFA riprogrammare le ultime qualificazione all’Europeo, le finali di Nations League, l’Europeo Under 21 e quello femminile, lo slittamento delle qualificazioni al Mondiale a 24 squadre ci sarà tempo grazie alla FIFA che ha rinunciato al Campionato Mondiale per club per far finire i campionati e giocare le Coppe Europee il quesito non è semplice , nessuno vuole rinunciare per non andare incontro a criticità economiche non portando a termine campionati e Coppe; tanti sono gli scenari di oggi aperti che potrebbero cambiare nel giro di giorni o settimane.

La sfida al calcio da parte del Coronavirus al mondo del pallone mondiale è massiccia, peccato che in molti se ne siano accorti in ritardo.