Il 26° turno di Serie A, compresa la sfida tra Sassuolo e Brescia in programma domani, si giocherà regolarmente. Eventuali nuove decisioni su sospensioni o blocchi verranno prese nelle prossime 48 ore, considerato anche il fatto che martedì 10 marzo si terrà un nuovo Consiglio Federale straordinario, come comunicato ufficialmente dalla FIGC. Nel frattempo, un po’ a sorpresa dopo l’emanazione nella notte dell’ultimo Dpcm, monta la contrapposizione fra Ministro dello Sport Spadafora e Lega Serie A.

La domenica di ritorno al calcio giocato era cominciata con la nota del Ministero che riprendeva la riflessione via Twitter di Damiano Tommasi, Presidente dell’AIC, che spingeva per la sospensione del campionato. “Condivido le dichiarazioni di Tommasi, Presidente dell’AIC e mi unisco alla sua richiesta. Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi, solo per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso”. Avrebbero seguito queste frasi i 75′ minuti di limbo in cui sarebbe aleggiata Parma-Spal. Poi la decisione di giocare al Tardini così come a San Siro e allo stadio Ferraris.

Immediatamente dopo la decisione di scendere in campo, il Ministro Spadafora ha voluto rimarcare ancor più duramente la posizione del Governo, contrapponendosi apertamente a Sky e alla Lega Serie A e tornando sulla decisione di non permettere la trasmissione in chiaro le varie partite del turno. “Ancor prima che la situazione diventasse così drammatica per il Paese, la Lega Serie A e Sky si erano già rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretto loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficoltà normative che con l’autentica disponibilità di tutti si sarebbero potute ampiamente superare. Si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e vivono ormai fuori dalla realtà”. 

“Ci spiace constatare che le dichiarazioni del Ministro dello Sport non corrispondano alla verità dei fatti – ha controbattuto in diretta il vice direttore di Sky Sport, Federico Ferri Sky da molti giorni aveva dato piena disponibilità alla visione di Juventus-Inter sui proprio canali, su canale 8 e Cielo, e alla visione in chiaro delle partite che Sky avrebbe avuto nel proprio bouquet. Ma norme e leggi attuali non sono superabili e la Lega Serie A lo ha più volte ribadito”.