Le decisioni sullo stop o la disputa a porte chiuse di quel che rimane del campionato di Serie A in piena emergenza coronavirus dovrebbero essere messe nero su bianco nelle prossime ore. La riunione straordinaria prevista per stamane presso la sede del CONI è saltata, ma è cominciato a ridosso di mezzogiorno il consiglio di Lega (che non aveva il numero legale di presenti, ndr). L’attesa e l’orecchio sono protesi soprattutto verso quanto deciderà il Governo, che poco a poco lascia filtrare chiusure precauzionali su tutta la linea. Il premier Conte si è radunato coi ministri intorno alle ore 11, ma cominciano a trapelare indicazioni chiusura di scuole e atenei sino alla metà di marzo.

Sul fronte prettamente sportivo, a dare comunicazione delle decisioni prese sarà il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, atteso da media e stampa intorno alle ore 15. All’uscita dal consiglio, però, il ministro dello Sport, pronto a riferire al Governo quelle che sono state le indicazioni maturate nell’incontro del CONI, ha già anticipato quello che sarà il probabile scenario. Scenario che, a questo punto, spetterà al Governo delineare in forma definitiva all’interno del prossimo Dpcm. “Le attività proseguiranno, anche quelle del campionato, ma nel rispetto della salute per tutti“. Si va dunque verso un provvedimento che preveda partite a porte chiuse.


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