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GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

CORRIERE DELLO SPORT – La vittoria della “La La Lazio” viene celebrata già in prima pagina, dove si racconta come anche la Serie A sia stata messa in quarantena dopo il diffondersi del Coronavirus all’interno dei confini nazionali. Mentre si cercano soluzioni per non mettere a repentaglio il buon esito del campionato, le riserve di Simone Inzaghi alzano la testa e conquistano il ventesimo risultato utile consecutivo, sul quale c’è ancora una volta la firma del Grande Gatsby Ciro Immobile. Il primo gol stagionale di Cataldi è un capolavoro, la vittoria del campionato ormai non è più un sogno e lo dimostrano anche le prove di Vavro e Patric al centro della difesa. Bene Maresca, sul quale l’unico appunto è l’aver perdonato troppi falli a Lucas Leiva. Il migliore nel Genoa è Cassata (7) in coppia con “la solita tigna” Behrami e “il vecchio fuoriclasse” Pandev, il peggiore è Sanabria (l’ex romanista viene definito “svampito e inconsistente”)

GAZZETTA DELLO SPORT – Probabile la disputa a porte chiuse di tutte le partite nelle aree colpite dai primi casi del virus fino al termine della quarantena in cui è finita anche la lotta per lo Scudetto. C’è dentro anche la Lazio, che continua a vincere e tira fuori l’ennesima prova di forza anche al Ferraris contro il Genoa, che riceve a fine partita gli applausi di tutto lo stadio quasi come avesse perso una finale. La squadra di Nicola non meritava di perdere ma non le è stato rubato nulla, in una partita decisa dagli episodi e dalle qualità dei singoli. Il migliore in campo per i rossoblu è la “calamita” Iago Falque, dai cui piedi parte il cross su cui Lazzari causerà il rigore. Se il Grifo è propositivo, gioca bene ed ha una fisionomia precisa è soprattutto grazie a mister Nicola, da 6 e mezzo in pagella: “Emozionato e pure orgoglioso” dichiarerà il tecnico a fine partita, citando persino Platone. Maresca supera la prova al Ferraris: giusto convalidare la rete della Lazio, stesso discorso per il rigore assegnato al Genoa.

REPUBBLICA GENOVA – Quella contro la Lazio è una “sconfitta trionfale” in una sfida vibrante tenuta aperta fino all’ultimo minuto. “Non si può aprire la testa se prima non si apre il cuore” riporta (citando Platone) in conferenza stampa il mister, che non vuole parlare degli arbitri nonostante alcune scelte abbiano destato particolare perplessità. La prestazione è incoraggiante, a Marassi il suo Genoa ha addirittura forse perso qualcosina.

IL SECOLO XIX – La vigilia di Genoa-Lazio è stata una notte di follia: 2 feriti e 4 denunciati è il bilancio dopo uno scontro fra tifosi terminato anche con una coltellata. Uno di questi ha ricevuto un nuovo Daspo record di 8 anni. Previsto un vertice in Lega Serie A per decidere il da farsi dopo l’allarme Coronavirus: o si gioca a porte chiuse o slitta il campionato.

Il Genoa cede solamente sul 2-3 a una Lazio micidiale in un match deciso dagli ex: ancora una volta a segno Immobile, prima della punizione di Cataldi proprio sul più bello. La squadra di Nicola, ormai a trazione anteriore dopo lo splendido gol di Cassata, non è più l’armata Brancaleone di qualche mese fa e non si arrende fino all’ultimo secondo di partita. La gente vede, capisce, apprezza e applaude. La Sud si è divisa fra laziali e genoani, Radovanovic si opera oggi a Lione, le pagelle del dopo gara premiano tutti a parte Masiello (maggior responsabile sul gol del vantaggio di Marusic) e un poco pericoloso Sanabria. Il migiore resta Behrami, “guerriero” in campo da 7, al pari del “maratoneta” Cassata. Sulla sconfitta del Genoa pesano anche le scelte decisive di Maresca in momenti chiave della partita: da Lucas Leiva non espulso al rigore su Sanabria, senza dimenticarsi un recupero più breve del dovuto e di una barriera messa più indietro del previsto sul piazzato da cui è nato l’1-3. “C’è del vero ma l’attenzione non va spostata da noi stessi” risponderà Nicola in conferenza stampa.

TUTTOSPORT – Il calendario di Serie A rischia di diventare un sudoku. Nel mezzo anche partite di Genoa e Sampdoria: se i rossoblu non dovrebbero avere problemi – qualora la partita contro il Milan dovesse subire un rinvio – a trovare una data ravvicinata, i blucerchiati rischiano di recuperare quella contro l’Inter il prossimo 20 maggio. Nicola e Inzaghi sono concordi sulle misure prese per contrastare l’arrivo del Coronavirus in Italia: giusto prendere precauzioni, meno giocare a porte chiuse.

Il “solito e implacabile” Re Ciro decide anche la partita contro il Genoa, un grande spettacolo culminato con gli applausi di tutto lo stadio per una squadra che ha saputo tenere testa ai biancocelesti fino all’ultimo minuto. La speranza è che il campionato possa andare avanti con il pubblico sugli spalti, proprio come ieri al Ferraris. Tra le file rossoblu sono 5 i bocciati: oltre a Masiello e Sanabria, il quotidiano torinese aggiunge alla lista anche Biraschi, uno Schöne “al piccolo trotto” e persino Iago Falque, che “si sbatte molto ma concretizza poco”. 7 Behrami: corre, lotta ma ragiona.


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