Senza nulla togliere alle prove di Cassata (due tiri e un gol) e Behrami (grinta e generosità), in un centrocampo in emergenza Stefano Sturaro sarebbe servito come il pane. Divenuto elemento fondamentale settimana dopo settimana dal giorno del suo rientro in campo (con rete annessa) lo scorso 25 novembre, a guardare da vicino i suoi compagni contro la Lazio c’era anche lui, costretto a scontare una giornata di squalifica.

Il suo Genoa ha perso solamente per 2-3, cercando per due volte la rimonta sulle ali della fiducia e dell’entusiasmo di uno stadio a tratti davvero infuocato. Gli applausi scroscianti a fine partita, quando tutta la squadra è stata chiamata sotto la Gradinata Nord mentre gli avversari biancocelesti festeggiavano il ventesimo risultato utile consecutivo, non sono passati inosservati nemmeno sulle tribune del Ferraris. Lo testimonia questo messaggio, che proprio Sturaro ha voluto diffondere via social a poche ore dal termine della partita: “Nonostante la sconfitta, vedere tutto lo stadio in piedi mi ha fatto venire i brividi e mi ha reso ancora più orgoglioso di indossare questa maglia e di essere vostro compagno. La strada è quella giusta”. 

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