Intervenuto ai microfoni di Sky Sport a margine dell’allenamento sostenuto questa mattina a Pegli, Mattia Perin ha illustrato alcune tematiche che riguardano il Genoa in vista della prossima sfida contro il Bologna. Un passaggio importante nella corsa salvezza del Grifone, che non potrà prescindere dalle molte partite in calendario al Ferraris, la casa del Genoa dove i tifosi sosterranno la squadra sino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Un valore aggiunto da sfruttare e da non sottovalutare.

Una nostra reazione c’è stata – esordisce Perin – Abbiamo preso punti su campi difficili come Firenze o Bergamo, poi abbiamo fatto punti in casa col Cagliari, una squadra che sta lottando per le posizioni di vertice e per l’Europa League. Avevamo bisogno di questi risultati perché le qualità non ci mancano. Quando sono arrivato, ho percepito che mancava un po’ di fiducia. Quando non riesci ad inanellare risultati o perdi e pareggi diversi partite al novantesimo dopo che le stai vincendo, hai bisogno di fare qualche risultato consecutivo. Ora riusciamo ad esprimere meglio le nostre qualità di gruppo. Parlo di un gruppo importante, che può fare meglio di ciò che sta facendo. Dobbiamo continuare a lavorare come ci chiede il mister, che è molto meticoloso e ci dà energia. Se possibile, dobbiamo toglierci quanto prima da questa stazione. Altrimenti lottare sino alla fine per raggiungere il nostro obiettivo”. 

“Fare la corsa soltanto sul Lecce? Noi non facciamo la corsa sul Lecce. Sappiamo che ci sono altre squadre che possono rientrare nella corsa salvezza: probabilmente non siamo solo Spal, Brescia, Genoa e Lecce. Pensiamo comunque a fare noi punti, viviamo il presente senza sprecare energie a guardare gli altri. È inutile, visto che spendiamo già tante energie negli allenamenti, nel doverci migliorare e nell’esaudire le richieste del mister. Sappiamo che se noi facciamo bene il nostro lavoro, portando punti importanti a casa, dovremmo riuscire a tirarci fuori da questa situazione. Altrimenti, essendo consapevoli della situazione in cui siamo, sappiamo di dovercela giocare sino alla fine”. 

“Come ho ritrovato il Genoa? Chi c’era un anno e mezzo fa, quando sono andato via, è rimasto e l’ho ritrovato. Ciò che realmente  vedo di cambiato è il centro sportivo, che inizia ad essere di primissimo livello. Per questo bisogna ringraziare la società, che ha investito molti soldi. I tifosi sentiamo che sono dalla nostra parte e so che ci sosterranno sino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Dobbiamo cominciare a fare punti al Ferraris. È sempre stato il nostro plus: anche nelle mie precedenti esperienze sapevamo che a Marassi potevamo fare tanti punti per raggiungere i nostri obiettivi. Avere i nostri tifosi che ci sostengono è una carica di energia che dobbiamo sfruttare e portare dalla nostra parte”. 


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