Dopo il pareggio per 1-1 contro la Roma, il direttore generale del Genoa, Giorgio Perinetti, è tornato a parlare a Radio Marte, emittente radiofonica campana, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete“. Tornato in apertura di collegamento radiofonico sul rigore sbagliato da Sanabria nel finale (“l’avesse realizzato, saremmo già salvi“), ha espresso le sue valutazioni anche sulla contestazione in atto contro Preziosi, sul prossimo calciomercato coi nomi di Romero, Tutino (Cosenza, ndr) e Kouamè e, non in ultimo, sulla speranza che le prossime gare che metteranno di fronte le squadre invischiate nella salvezza ad altre formazioni senza più particolari obiettivi si svolgano senza “distrazioni”.

Sul pareggio contro la Roma:

Poteva essere meglio se Sanabria avesse realizzato il rigore del sorpasso, saremmo già salvi. Ora bisogna guadagnarsi la pagnotta. Ma qualche volta c’è chi sbaglia e segna, questa volta Mirante l’ha parata. La prestazione e la buona gara fatta ci confortano. Salvezza ad un passo? Sì, ma è ancora da rateizzare. Sappiamo che la pedana per l’ultimo chilometrico è sempre la più pesante. Dobbiamo sperare che su tutti i campi l’attenzione sia sempre la stessa. Mi riferisco alle distrazioni che, talvolta, ci sono a fine campionato con qualche giocatore che anticipa le vacanze. Speriamo di trovare sul pezzo sia i nostri avversari, sia gli avversari delle nostre concorrenti”.

Su Kouamè e le parole di Ancelotti relativamente agli attaccanti veloci:

“Le parole di Ancelotti non credo si riferissero a Kouamè, penso abbia puntato altri elementi. Su Kouamè non abbiamo nessuna notizia, spero possiamo godercelo ancora un altr’anno. Si tratta di un ragazzo che deve ancora crescere, ma ha buone potenzialità. I contatti col Napoli sono rimasti a quelli che voi sapete (a gennaio, ndr): il Napoli sembrerebbe avviato su altri elementi. Il calcio internazionale propone tanti profili. Ancelotti oggi ha una conoscenza più approfondita dei suoi calciatori, le sue decisioni saranno più chiare”.

Su Sampdoria-Empoli:

“Nella Sampdoria mi pare che Giampaolo abbia fatto un’analisi molto cruda, ma anche decisa chiedendo alla squadra di comportarsi sino alla fine con professionalità e impegno. Non ho dubbi che i giocatori blucerchiati risponderanno a questo appello dell’allenatore. Poi l’Empoli è in uno stato di forma importante, si sta giocando le proprie carte. La gara sarà combattuta, mentre noi andremo a Bergamo dove non serve sollecitare all’impegno l’Atalanta perché è una macchina da guerra. Vediamo cosa riusciremo a fare. All’andata, lo ricordo, abbiamo vinto. Quest’anno abbiamo questa caratteristica: di non perdere mai con la Juventus, di fermare il Napoli in casa, di fermare la Roma ieri (e avremmo forse meritato). Le nostre défaillance sono arrivate più con squadre della nostra caratura che non con squadre più forti”.

Sul Napoli e ciò che ha avuto in più nella corsa Champions League:

L’anno scorso il Napoli visse una stagione esaltante, la squadra aveva sposato il progetto di Sarri. Quando si cambia, c’è sempre il pericolo che ci sia un momento di adattamento. Per quanto Ancelotti sia un maestro e conosca perfettamente il calcio, adattarsi a nuovi concetti può sempre essere più complicato che procedere con gli stessi. Cioè non fermerà il progetto del Napoli: Ancelotti avrà individuato quali siano le pecche e le cose da migliorare. L’anno prossimo il Napoli penso possa ripartire con un avvicinamento alla Juventus più concreto”.

Sulla contestazione in atto a Genova contro il presidente Preziosi:

“Vedo De Laurentiis, Pallotta, Della Valle, Ferrero, Preziosi e li vedo tutti contestati. Tutti vogliono cambi di proprietà, ma dove sono quelli che subentrano? Non lo so. Mi sembra che il calcio non attiri facilmente nuovi investitori e proprietà. Bisogna avere un po’ di senso della realtà. Preziosi però ha sempre dichiarato che, in presenza di un interlocutore serio, è disposto a vendere. Dal calcio non se ne esce facilmente? Non se ne esce perché mancano gli acquirenti, non perché non c’è la volontà. Questo è il problema reale. La gente magari è anche stanca di prendere insulti pur cercando di portare avanti delle cose. L’importante è trovare chi abbia volontà di investire, ma non è facile né a Genova, né da altre parti”.

Sul nome di Tutino del Cosenza per il Genoa:

“Si tratta di un giocatore che si conta sulle dita di una mano in una Serie B interessante anche per la Serie A. Bisognerà vedere però come vorrà giocare il Genoa l’anno prossimo, con quale modulo o schema. A quel punto si vedrà”. 

Su Romero, già ceduto alla Juventus dalle parole di Preziosi:

“La Juventus l’ha adocchiato, è un giocatore di spessore. Anche ieri ha fatto un grande goal”.


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