Il centro storico, come già ieri avevamo documentato, è un posto tutto da scoprire. Reticoli di vicoli, strade, nomi che rimagono impressi nella mente. Ma è anche storia di tutti i gironi, quotidianità di chi vi lavora e, tra una pausa e un’altra, non manca di rilanciare il derby tutti i giorni dell’anno.

Poi arriva quella settimana, quella della stracittadina, e allora le cose cambiano. Lo abbiamo chiesto a Roberto e Chiara, titolari di due attività di via Luccoli, immediatamente sotto Piazza Fontane Marose. Un negozio di perle e un negozio per animali, frequentati tutti i giorni dalla carovana di persone che percorrono una delle arterie principali del centro storico.

Noi siamo vicini di negozio da tantissimi anni e, possiamo dirlo, non manchiamo mai di sfotterci” è l’esordio della loro intervista. “Prima e dopo i derby”. “Purtroppo negli ultimi anni sto un po’ patendo” sottolinea Roberto, genoano, che però si augura di vedere in campo domenica “undici Matuzalem”. E in questo caso, ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale.

Sono cresciuta in una famiglia di sampdoriani” replica Chiara – “e sono cresciuta con l’idea che il derby sia un bell’evento, dove però si deve patire. Sarà il mio primo derby con mio figlio a fianco“. “C’è ansia, c’è tensione. Ormai ho quarant’anni da genoano – replica ancora Roberto Ovviamente lo vivrò in gradinata come negli ultimi decenni“.

E i loro auspici per la gara di domenica? “Noi Genoani vogliamo la maglia sudata e gli attributi in campo: vorrei undici Matuzalem”. “Una partita giocata con amore da entrambe le squadre“.


Derby nel centro storico, tempo di stracittadina tra via Luccoli e Soziglia – VIDEO