AIA che male! Altro che Var, Avar, Fuorigioco e fallo di mano. Nicchi e compagnia hanno perso contro il ricorso di Gavillucci di Latina accantonato lo scorso giugno per “motivate ragioni tecniche”.

La Corte Federale dell’AIA ha dato ragione al direttore di gara dopo che era  stato bocciato in prima istanza il suo ricorso.

Gavilucci, superando i test atletici,  potrebbe essere subito reintegrato ed essere il 22 arbitro della Can A.

Tutto ciò non è piaciuto a Nicchi, il Presidente degli arbitri, che rifugiandosi dietro ad un generico comunicato “l’Aia così come rispetta le sentenze deve, pari rispetto”, ha fatto ricorso al Collegio di Garanzia del CONI presieduto da Frattini. 

Conoscendo i Tribunali della FIGC, del CONI e dell’associazione italiana arbitri abituata a giudicare e dirimere in tutti i campionati di calcio, Gavilucci ha vinto ma per arbitrare dovrà aspettare la terza sentenza.

Il ricorso dell’AIA, un organo della FIGC che ricorre contro una decisione di un Tribunale Federale, è un paradosso che in confronto gli errori arbitrali sono una pagliuzza in un granaio. Come nella Giustizia ordinaria, adesso è importante leggere le motivazioni della sentenza della Corte Federale.

Tutto ci riporta alla formazione degli arbitri che stanno dirigendo in serie A e il numero di ventuno che aveva lasciato perplessi, tanto che tutti aspettavano  il reintegro di Gavillucci senza ricorrere ai Tribunali, per adesso solo quello della FIGC considerato che l’arbitro di Latina non mollerà se sarà bocciato da quello del CONI e ricorrerà a quelli della Giustizia ordinaria italiana e Europea.

Gavillucci per adesso non tornerà a dirigere gare, ma ha già vinto una battaglia per i colleghi che dirigono in Serie A, B, C.  I voti dei Commissari di campo non sono più segreti e vengono comunicati ai direttori gara partita per partita, in modo che alla fine del campionato non ci siano i mastruzzi come è successo a Gavillucci – e non solo a lui – al termine dello scorso campionato, trovatosi ultimo in classifica a sua insaputa. Tutto dovuto sempre, come già detto in passato, per salvare un figlio d’arte che nell’attuale classifica dei voti assegnati lo si vede sempre in fondo alla classifica.

Questo deve far riflettere tutti quando alla domenica guardano partite in tutte le categorie arbitrali, dai pulcini alla Serie A, e alla fine dei campionati vedono arbitri più scarsi promossi in categorie superiori.

Un caso è l’arbitro Ghersini di Genova, promosso alla Can B nel 2013 3 vincitore del Premio Sportilia nel 2015 come arbitro emergente della cadetteria mai inserito nella Can A, quelli che dirigono nel massimo campionato. Questione di voti , pagelle e raccomandazioni m? Sembra di sì dopo aver visto le gare del campionato italiano e tanti arbitri non all’altezza.

Il primo nell’attuale classifica certificata dai voti dei Commissari arbitrali  è Banti di Livorno nonostante le polemiche dopo la SuperCoppa. Banti a giugno appenderà il fischietto al chiodo, la proroga da internazionale è stata data a Rocchi . Classifica che conferma che all’AIA conta come il 2 di picche quando la briscola è di cuori. Per confermare Rocchi non era meglio aspettare la classifica finale e vedere chi tra lui, Banti e Mazzoleni dovesse appendere il fischietto al chiodo?

Tranquilli, Banti e Mazzoleni non ricorreranno: avranno già dato loro una poltrona nelle prossime Commissioni Arbitrali.

AIA che male!