Il derby, quando ti contagia, non te lo levi più. Non di dosso, ma da dentro. Basta leggere e ascoltare le prime quattro testimonianze di ex calciatori rossoblu che hanno giocato il derby di Genova, sponda rossoblu, assaporandolo per quello che è in campo e, soprattutto, per quello che è fuori. Abbiamo raggiunto, nell’ordine, il Capitano Marco Rossi, Omar Milanetto, Vincenzo “Tarzan” Romano e Giuseppe Sculli. Ecco cosa ci hanno raccontato.

MARCO ROSSI – Mi aspetto un derby combattuto: sono due squadre in forma che vengono da due Vittore. Come tutti derby sarà combattuto dal primo all’ultimo minuto. Un aneddoto? Ne avrei tanti, ma quello che mi rimane sempre impresso è quello legato al derby col gol di Rafinha: fu partita stradominata dal Genoa, ma non riuscivamo a fare gol. Nel primo tempo avevamo preso quattro pali e a fine primo tempo, forse al quinto palo, il nostro team manager entrò in campo e rivolgendosi alla panchina della Sampdoria disse “arrendetevi, arrendetevi!”. Ero vicino alla panchina e la cosa mi fece sorridere. E ricordo che Ballardini lo riprese. Questo episodio me lo porto dentro. Poi si vinse con un gol di Rafinha, ma quel risultato ci fu stretto perché poteva essere ben più largo”

OMAR MILANETTO – “Che gara mi aspetto? Una gara bella e combattuta come sempre. Sono due squadra che stanno raggiungendo l’obiettivo prefissato a inizio stagione e non avranno tanti assilli di classifica: proveranno a giocarsi la partita con tutta la voglia di portare a casa il risultato”.

“Un aneddoto, un ricordo dei derby che ho giocato? Il più bello è legato alla partita perfetta del 3-0 fuori casa: una partita contro una Sampdoria forte durante la quale il Genoa schiacciò l’avversaria nella sua metà campo. Addirittura in inferiorità numerica inizialmente: ho il ricordo di una partita preparata ed eseguita alla perfezione“.

DI SEGUITO IL VIDEO DEL DERBY CHE SBLOCCÒ OMAR MILANETTO SU RIGORE

VINCENZO “TARZAN” ROMANO – Mi aspetto un derby bello, perché lo è sempre. Sono due squadre in salute, che giocano un buon calcio. Il Genoa ha fatto un po’ di fatica col Cagliari nel recupero, la Sampdoria l’ho
vista in ripresa dopo un calo nelle ultime quattro partite. Ma ha un gioco e un allenatore preparato. Mi aspetto un derby combattuto, leale: e mi auguro che il risultato sia favorevole al Genoa. Ma se viene fuori un bel derby sono già contento
“.

Un aneddoto dei derby che ho vissuto fra l’81 e l’84? In particolare non ne ho: ho forse ricordo degli anni “peggiori” del Genoa: cercavamo sempre di salvarci, e un anno siamo purtroppo retrocessi. ma siamo sempre stati una squadra che ha combattuto col cuore, con tutte le armi possibili e immaginabili pur di portare a casa la salvezza. Tante volte non il bel gioco ma il cuore ci distinguevano dalla Sampdoria, che in quegli anni era molto più forte: loro erano i ricchi, noi i poveri. Ma alla fine la gente, passionale, ci è sempre stata vicina“.

 

GIUSEPPE “BEPPE” SCULLI – Penso che sarà un derby avvincente: la Sampdoria ha fatto una bella vittoria esterna con l’Atalanta, il Genoa ha vinto al novantesimo col Cagliari e si è risollevato in classifica. Sarà un derby aperto: e come tutte queste partite sono aperti anche tutti i risultati. Se ho un aneddoto da derby? Sicuramente quel derby che giocai da falso centravanti con Gasperini lo ricordo come uno dei più importanti. Ma anche l’uno a zero col gol di Milito o quello in cui Cassano disse che eravamo pallidi in faccia e poi li abbiamo asfaltati. Ma i derby quando li vinci sono tutti belli: e anche se non l’ho giocato, ricordo bene pure quello in cui segnò Baselli all’ultimo secondo. Ogni derby in cui si vince rimane un bel ricordo: e spero che domenica il Genoa vinca“.