Solo una volta nel girone di andata presentammo una gara del Genoa accoppiando le due squadre. Successe in Genoa-Atalanta e i motivi erano ovvi visto il passato a Pegli di Ballardini e Gasperini.

Oggi invece presentiamo Genoa-Sassuolo in coppia perché le caratteristiche del cambio di panchina, su quella rossoblu e su quella neroverde, sono pressoché paritarie con Ballardini al timone da 7 giornate e Iachini da 5 nel girone di andata dell’attuale campionato.

Nel calcio ci sono esoneri fatti con le misure giuste e con il giusto tempo per cercare di rimettere le cose a posto. Di questa ultima cerchia oggi  fanno parte gli avvicendamenti di Ballardini per il Genoa e Iachini per il Sassuolo. Entrambe le squadra evidenziavano personalità inespresse che dovevano essere incanalate nei binari giusti.  I risultati danno ragione ai due tecnici subentrati.

L’anonimato più tecnico che  tattico del Genoa e del Sassuolo  delle prime giornate di campionato non è tutta colpa dei mister, al lordo dell’integralismo strategico: sono stati i risultati a contribuire al loro allontanamento conditi da troppi errori importanti da parte dei calciatori.

Genoa e Sassuolo per non mettere a repentaglio la Serie A si sono affidati ad usato sicuro come Ballardini e Iachini. Le loro  idee chiare  hanno avuto successo puntando principalmente sulla compattezza difensiva (riuscita meglio) e offensiva. Il problema principale erano le mezzali alle quali nella prima parte stagione veniva chiesto un lavoro molto dispendioso che le portava a distanziare eccessivamente i reparti: così i gol degli avversari fioccavano nelle situazioni di campo aperto causando anche errori elementari da parte dei protagonisti in campo. Errori che, ripetuti, sono costati punti importanti.

Fin dall’inizio il compito principale di Ballardini e Iachini è stato quello di ricompattare mentalmente e fisicamente, nel senso di distanze tra i reparti e non sul piano della corsa, squadre in cui molti calciatori sembravano andare per la loro strada in maniera sconclusionata, peraltro con pochi risultati.

Entrambi hanno blindato la fase difensiva a discapito di quella offensiva. Iachini è stato più fortunato nel vincere due gare fondamentali in casa della Samp e al Mapei contro l’Inter: due 1 a 0 che hanno mosso la classifica e hanno fatto girare i neroverdi con le ultime 3 vittorie (aggiungendo Crotone) e col pareggio con la Roma a 21 punti.

Genoa-Sassuolo, Iachini da 6 anni non perde coi rossoblu. Ma Ballardini l’ha sempre fermato

I risultati di Ballardini sono conosciuti e si possono accomunare a quelli di Iachini con una caratteristica principale: “squadre all’antica”. Entrambi gli allenatori vogliono attaccare in maniera reattiva aspettando gli avversari molto chiusi e ripartendo in velocità. Il Genoa più centralmente, il Sassuolo sulle catene laterali.

Iachini ha inserito Goldaniga in difesa al posto di Cannavaro andato in pensione e Lirola sulla corsia laterale andato in pre-prepensionamento con l’allenatore precedente sempre in panchina. Gli altri protagonisti sono sempre gli stessi e anche senza differenza di modulo 4-3-3.

Ballardini chissà se da martedì pomeriggio ha cercato il centrocampista spacca partite oppure confermerà il Genoa delle ultime 7 gare quasi obbligato dalle caratteristiche della rosa a disposizione. Gli allenamenti a porte chiuse non ci aiutano a capire.

L’impressione di un Genoa impotente darà fastidio anche al Balla e perciò cercherà una via alternativa al gol. E se con Lapadula, in attesa di Pepito Rossi, il risultato negli spezzoni giocati non si è visto molto, bisognerà cercare una mezzala o un trequartista che possa trascinare la squadra in porta. Per fare tutto ciò Ballardini dovrà cambiare schema tattico perché il Vecchio Balordo non ha disposizione una figura pronta a buttarla dentro con facilità tra trequartisti e centrocampisti: l’unico potrebbe essere Rigoni più avanzato, il più pronto ad inserirsi negli spazi.

Il deserto alle spalle dei due falsi nueve o con Lapadula ormai denominato “Signor 60’” non porterà risultati vincenti e il calciomercato invernale difficilmente potrà colmarli per non inficiare il bilancio. Il difetto è importante e Balla e il suo staff stanno lavorando per eliminarlo non avendo voglia di farlo diventare un alibi nel girone di ritorno.

Per adesso la pericolosità offensiva è ancora tutta nei piedi dei singoli calciatori, ma c’è fiducia per quella mentalità comune che si è intravista nelle precedenti gare: mentalità che dovrebbe e potrebbe essere la base di un costante miglioramento nelle idee e nel gioco.

Nelle sette gare di Ballardini si è parlato di un Genoa intenso, organizzato, da migliorare nel pressing collettivo e pronto subito dalla ripartenza. Il problema da risolvere, oltre il gol, quello di non sbagliare transizioni: troppe e troppo facili quelle sbagliate, quando si recupera la sfera. Si attendono risposte già da domani pomeriggio.

La formazione del Genoa fatta dal dottore causa dell’Influenza e delle non buone condizioni  di alcuni protagonisti delle precedenti gare. Dalla conferenza stampa di Ballardini si dovrebbe saper qualcosa di più del bollettino medico. Per saperne di più le domande dovrebbero essere indirizzate più che al sapere la formazione al se ci sarà cambio di strategia.

La formazione del Sassuolo 2.0 è sempre uguale dall’arrivo di Iachini con il ritorno di Lirola e Peluso nel ruolo di esterni in difesa, Magnanelli a dirigere le operazioni. In porta Consigli; Lirola, Goldaniga, Acerbi, Peluso in difesa; Missiroli, Magnanelli, Duncan a centrocampo; Berardi, Falcinelli e Politano in attacco.

Arbitro Giacomelli di Trieste. Il ristoratore triestino ha diretto 8 gare in stagione con netti progressi rispetto al passato sul piano tecnico e disciplinare. 2 vittorie interne, 2 pareggi e 4  sconfitte per squadre che giocavano in casa. Il rigore in Genoa-Roma realizzato da Lapadula, 4 rossi sventolati di cui 2 a favore del Grifone con il rosso a Bonucci contro il Milan e quello di De Rossi contro la Roma. Delle 8 gare dirette, due sono state con il Genoa: si tratta dei già menzionati pareggi con Milan e Roma. Zero invece le gare dirette con il Sassuolo.

Primo assistente Costanzo di Orvieto, secondo assistente Bindoni di Venezia. Quarto uomo Serra di Torino. VAR: Orsato di Schio;  AVAR: Marinelli di Tivoli.

Diffidati Genoa: Rossettini, Taarabt, Veloso, Zukanovic. Diffidati Sassuolo: Berardi.

TI POTREBBE INTERESSARE…

Genoa-Sassuolo, rossoblu per allungare la striscia positiva. Neroverdi per la 100° gara a punti