Il Genoa in ripresa che non perde da tre turni, la fiducia dell’ambiente che cresce e un martedì di riposo, in casa rossoblu, che coincide con la presentazione di Giuseppe Rossi al Museo del Genoa del Porto Antico, agghindato a feste non soltanto per il Natale. Tantissimi gli addetti ai lavori presenti, con colleghi arrivati anche da Firenze per salutare Pepito dopo la sua precedente esperienza in maglia viola. E tra pochi minuti proprio il nuovo attaccante del Genoa si racconterà e risponderà alle domande della stampa: segui con Buoncalcioatutti la diretta testuale. Seguiranno ulteriori approfondimenti.

GENOVA – Tempo di presentazione per Giuseppe Rossi, che a partire dalle ore 17.30 risponderà alle domande dei giornalisti all’interno del Museum&Store. Riportiamo in grassetto le domande, della nostra redazione e degli altri organi di stampa, al nuovo attaccante del Genoa.

Prima una precisazione di Perinetti: “Abbiamo un problema interpretativo sulla data di tesseramento possibile, noi riteniamo che il tesseramento sia possibile da subito, la Federazione Spagnola ed il Celta Vigo ci dicono che dovrà partire dal 3 Gennaio il tesseramento. Aspettiamo solo il passaporto sportivo, la documentazione è pronta. Aldilà della preparazione, che dovrà svolgere in ogni caso per essere utilizzabile, il discorso del tesseramento è legato a questo quesito che ci è stato posto e a cui ho risposto adesso. Si tratterà dunque o di un immediato tesseramento oppure a partire dal 3, in ogni caso il contratto di Rossi partirà e arriverà fino a giugno con possibilità di rinnovo per l’anno successivo. Credo che lui abbia capito il nostro spirito e voglia intraprendere una carriera luminosa insieme a noi”.

Come stai? Quando pensi di essere pronto? 

“Sto molto bene, ormai sono 7 mesi e mezzo dopo l’intervento e mi sto allenando alla grande. Ho fatto i due mesi precedenti in America con il mio preparatore, quindi a livello fisico ci sono, mi manca solo il ritmo squadra e spero da domani di poter svolgere allenamenti per chiudere questo cerchio. Ringrazio Preziosi, il direttore generale e tutti i tifosi che mi hanno dato il benvenuto della città e tanti stimoli via social. Sono contento di ripartire da qui”.

Quando il primo contatto? 

“Ero in America e ci siamo contattati, siamo andati avanti per qualche giorno e per me è stata una decisione facile. Il Genoa ha tante ambizioni, come me, è stata una scelta facile decidere di venire qui. Non ricordo di preciso quando ci sia stato il primo contatto ma è stata una trattativa molto facile”.

Ballardini ti conosce da bambino, tu come lo conosci? Arrivi dopo le rinascite sotto la Lanterna di Perotti, Thiago Motta, Ansaldi: è stata una cosa che ti ha spinto?

“Era il mio allenatore al Parma, Regno era il suo vice e lì abbiamo vinto la coppa nazionale perciò ho tanti ricordi positivi con lui. Faccio sacrifici da quando avevo 12 anni per essere qui dove sono adesso, sicuramente il calore dei tifosi in Italia mi ha dato tanto”. 

Foto TanoPress

“Io dopo Thiago Motta, Perotti e Ansaldi? Sicuramente, hai nominato tre giocatori importanti per il Genoa. Spero di poter essere all’altezza anche io per regalare certe emozioni ai tifosi. Hai ragione che la sfortuna, parola che non mi piace tanto usare, mi abbia tolto tanto, ma la voglia c’è sempre stata e quella non me la toglierà mai nessuno. Ho pensato prima di tutto all’ambiente, so che qui i tifosi sono belli caldi e ogni domenica cercheremo di trasmettergli emozioni sapendo che anche loro lo faranno con noi. Anche il Ferraris è stato un motivo per cui ho scelto il Genoa”.

Hai mai pensato di ritirarti?

“No, assolutamente. Ho trent’anni, sto bene. La partita prima di farmi male al Celta Vigo feci tre gol, una cosa difficile da spiegare o cercare ragioni, se ci provi perdi solo del tempo. Sono sicuro che posso dare tanto a questa squadra, spero di farlo al più presto”.

Farai uno sforzo per essere al Franchi sabato prossimo? Hai bei ricordi di Firenze?

“Speriamo di poter giocare perché vorrebbe dire che quel benedetto foglio dalla Spagna è arrivato. In ogni caso prima si pensa all’Atalanta, poi alla Fiorentina. Non ho nessun rimpianto della Fiorentina, ho bellissimi ricordi dei tifosi viola e del rapporto con la città”.

Su Mattia Perin

“Sono contento di essere qui con lui, faremo delle belle sfide sul campo in allenamento”.

Sul disastro sportivo italiano

“Non so come si sia arrivato alla mancata qualificazione, so tanto quanto voi ma sono un grande tifoso della nazionale azzurra. Torneremo ad essere grandi”.

DI SEGUITO RIPORTIAMO L’AUDIO CON LE PAROLE DI GIUSEPPE ROSSI: