Fuori la struttura del Genoa. Dopo Milanetto, ieri Fabrizio ha comunicato tramite il sito ufficiale di non far più parte della società in nessun ruolo. Entrambi, con Salucci e Albino, negli ultimi 3 anni avevano scovato talenti a poco prezzo e li avevano fatti vendere a cifre buone. Il loro credo, per necessità più che per virtù, è stata la plusvalenza, per adesso non studiata all’università come è successo per Monchi al Siviglia, il nuovo factotum della Roma americana.

Rispetto al dirigente spagnolo Fabrizio e Milanetto, sbagliando, sono stati dietro le quinte, non hanno comunicato – anzi parlato -, sia nel bene che nel male. Monchi no, fa la squadra, la presenta e la interpreta.

Monchi è rimasto a Siviglia unico e insostituibile mentre gli allenatori si succedevano negli anni, per non parlare dei calciatori, che venivano lanciati e ricollocati non solo con le plusvalenze ma anche nell’ingaggio. Fabrizio e Milanetto invece sono diventati struttura, pur cercando di fare le squadre per i tecnici e sbagliando anche qualche acquisto fatto a zero euro.

Alchimisti degli ingaggi – meglio ripetere per necessità – continueranno la loro avventura nel calcio, non si sa dove, e proseguiranno il cammino secondo il loro credo: nessuno è insostituibile – neanche loro – e se un giocatore parte, un altro arriverà e il club crescerà comunque al meglio.

Please: non tirate fuori Rincon perché la struttura lo aveva sostituito, ma i motivi per i quali non è arrivato sono sempre gli stessi, aggiungendo che in fase di calciomercato decide solo il Joker, che di calcio ne capisce.

Da cronisti e amanti del calcio bisogna ringraziarli per averci fatto vedere la qualità di Perotti, Falque, Suso, Ansaldi, Simeone, Laxalt, Ntcham, Niang, Izzo, senza dimenticarsi delle ciambelle non riuscite con il buco: Gakpè, Cissokho, Lestienne, Diogo Figueiras e altri. Nel bene e nel male saranno stati dimenticati dei giocatori e ci penseranno altri ad aggiungerli.

L’ultimo regalo, che si spera esploda ed emerga, è Cecchini, fermato dal Genoa sin dal gennaio scorso e che oggi bisogna pagare con più dollari. Preziosi non più da Presidente – vedremo la prossima settimana se da socio o proprietario – ha scelto un’altra strada in questo calciomercato affidandosi agli intermediari e, sulla carta, all’usato sicuro. I risultati non dovrebbero mancare dietro l’alacre lavoro di Juric e Donatelli.