Lotito,  il “latino latinorum “ dei Presidenti delle  società di calcio italiano ancora non ha tuonato contro le promozioni di Spal e Benevento. Sarà ancora arrabbiato perché il paracadute ha portato via più di 50 milioni di euro con le retrocessioni di Palermo e Empoli o si accontenterà che le ultime arrivate in serie A tolgano poche risorse alla torta televisiva delle grandi.

L’unica preoccupazione, non solo di Lotito, è che nel prossimo campionato il vento possa giocare brutti scherzi specialmente in casa delle piccole come Crotone, Benevento e Spal. La speranza che sia vero. In Italia difficilmente si vedrà la favola Leicester, ma se la Juventus continuerà a vincere scudetti lasciando solo briciole di emozioni, risultati e pochi punti agli altri, il calcio italiano dovrà rinnovarsi veramente e non più a parole lasciando da parte l’obsoleta ormai tragedia degli stadi italiani. Campionato a 18 squadre, play off e play out? Operazione che potrebbero richiedere le Tv nella discussione entro dicembre sul prossimo triennio di diritti  considerato il successo con la media spettatori sui campi e in TV del campionato cadetto.

Il risveglio delle provinciali è una cosa buona e i big del pallone italico devono permettere di farli sedere al loro tavolo per riportare il “ballon” nostrano ai fasti del passato.

Il ritorno della Spal in serie A dopo 29 anni , società sportiva “ars et labor”, il significato della sigla,  è stato salutato con simpatia dagli sportivi italiani: le avventure culinarie collegate ad una partita di calcio fanno sempre gola. Non saranno più i tempi del commendator Mazza, vulcanico Presidente dei ferraresi  degli anni 80/90, ricordato perché fu il primo protagonista di un calciomercato che è sempre lievitato anno dopo anno vendendo Capello alla Roma per 200 milioni di lire.

In A nella prossima stagione è anche la prima volta del Benevento che pur avendo uno stadio da 40.000 persone non si era mai avvicinato nella massima categoria.

Crotone, Benevento, Spal nella prossima stagione dei cinesi milanesi saranno un’agguerrita compagnia. Non vinceranno il campionato ma potrebbero deciderlo per gli altri tra le mura amiche.

Calciomercato in generale: chi si prepara con l’apertura del prossimo calciomercato dalle 4/5 sorelle in giù dovrà programmare squadre senza contare già sulla carta le tre retrocesse come negli scorsi anni, pronte a giocarsi la salvezza intorno ai 40 punti come minimo.

Il calciomercato che inizierà a giorni è stato fatto dai sogni confezionati da procuratori, con i media interessati allo show creando trattative senza aver sentito le società di appartenenza e proprietarie del cartellino .

L’immagine del calciomercato pronto ad iniziare sono Donnarumma e Raiola, che si è presentato in maglietta ad una trattativa da 50 milioni di euro rappresentando  tutte le incoerenze e le collere del calcio italiano. Raiola dimenticata la “pizza margherita” confezionata per gli olandesi prima di diventare il più potente e ricco dei procuratori, ha avuto la forza per un giovanotto di 16 anni di comunicare al Milan che avrebbe ritenuto insufficiente l’offerta di 25 milioni più bonus per 5 anni di contratto.

E’ finito il tempo di parlare di bandiere, veramente ridicolo, dopo l’ angoscioso addio di Totti, per uno di 16 anni figurarsi per tutti gli altri calciatori. Ormai il calcio per qualsiasi calciatore che ha raggiunto il professionismo è fatto quasi esclusivamente di parametri finanziari, dove i i procuratori e non solo i calciatori guadagnano di più.

Bisognerebbe provare per qualche anno non richiedere più autografi, selfie a  questi giovanotti della pedata, non  leggere i loro cinguettii alla Barbi e Harry Potter e giudicarli solamente per quello che fanno sul campo facendo finire tutte le lodi e i brodi al termine dei 90’. Qualcosa cambierebbe?

E’ un momento critico del calcio italiano, costretto a giocare in impianti inadeguati con gli stadi sempre più vuoti e privi di ogni requisito logico e pericoloso per chi gioca e chi assiste alle gare.

Non potendo fare nulla per gli stadi, in mano alle parole della politica e dei governi, il calcio italiano per avere un futuro non dovrà più risparmiare nella professionalità all’interno delle società e nei vivai, continuando  a spendere meno nelle “cantere “. Seguitando ad approfittare di un mercato straniero ricco di giocatori a basso prezzo e bassa qualità si è ucciso e ucciderà il prodotto italiano, una ferita lacerante nel calcio italico.

E’ un vortice verso il basso dove è chi non investe e non ha progetti che determina la strategia. Va bene a tutti alle piccole e medie società che hanno sempre meno soldi aggrappate alla serie A e alle grandi che possono fare risultati facili e con poco rischio.

Da tempo il calcio è un business, altro che gioco! Chi fa fatica a capirlo cambi sport. Fra l’altro gli ingenti capitali che si investono per le big non garantiscono risultati, eccetto la Juventus, in Italia. Per fare risultati occorre organizzazione societaria.

Anche il prossimo calciomercato alle porte essendo economicamente deboli sarà per tutte le società vulnerabile e a comandare saranno gli agenti e i calciatori.

Puntare sui giovani sarà sempre di più una necessità e non un’intesa economica.  

A tal proposito l’operazione Pellegri-Salcedo non deve essere difficile da capire. Per necessità  bisogna anticipare la potenziale botta calcistica dei giovani considerati fenomeni , pur avendo i contratti firmati (caso Donnarumma) l’operazione passerebbe nelle mani degli agenti non potendo i club  misurarsi economicamente  con le grandi società  internazionali e i giovanotti sarebbero portati via con due spiccioli di euro.

La politica instaurata da Preziosi e del Genoa nell’ultima operazione baby boom non è niente altro  quello che succede nella Liga, Bundesliga dove ci sono Real, Barcellona, Bayern a vincere ma tutte le altre pronte ad insediarle non nel risultato finale ma in ogni gara.

Crescere giovani dovrà essere il futuro del calcio italiano non solo per sopravvivere riportando  al calcio lo spettacolo del dribbling, degli schemi saltati nonostante marcature rigide e tattiche ferree e dove si trovano sempre gli spazi per fare gol: Under 21 spagnola che stasera di giocherà l’ennesimo titolo europeo contro la Germania con identità tattica, particolari di tecnica alla ricerca del bel gioco.

Diario di bordo genoano: Dopo la notte si è raffreddata se non chiusa la pista che portava Andrea Ranocchia sotto la Lanterna rossoblu. Il cileno Maripan da oltre oceano lo danno in viaggio per l’Italia. Preziosi impegnato a chiudere per Lapadula, Donatelli e gli altri per un altro difensore e per un giovane dell’Inter.