Miguel son mi, oggi lo hai dimostrato. Lo hai dimostrato facendo 3 falli nel primo tempo che avevo visto fare solo in qualche partita di coppa, quando davvero vi giocavate molto. Hai fatto davvero un ottimo lavoro a centrocampo con Cofie.

“Sapevamo che era una partita importantissima per noi giocatori, per lo staff e per il club. Ci siamo meritati quel che abbiamo fatto oggi”.

Oggi la famiglia Preziosi era assente, c’eravate solamente tu e Fabrizio. Non ho mai visto una partita così cattiva da parte tua.

“Dopo mesi di sofferenza ogni tanto ci vuole, sarebbe stato bello giocare contro una squadra che doveva giocarsi la propria vita, è brutto invece giocare contro una squadra che cerca vendetta, come ha fatto oggi il Torino. È brutto il calcio così”.

Hai avuto una bella discussione anche con Belotti: oggi l’hai seguito in maniera particolare.

“La mia discussione con Belotti? Sapevo e sapevamo che era una partita importantissima e ogni tanto, anche con il caldo, ci sta. Ci sono cose che non si possono spiegare, quest’anno abbiamo fatto punti con tutte le grandi mentre con le altre – con tutto il rispetto per loro – abbiamo fatto male. Si tratta di una cosa che dobbiamo migliorare tanto, bisogna vincere anche queste partite per sognare e andare più in alto”. 

Nel mercato invernale è partito Rincòn e ti sei fermato un paio di volte. Con tre mesi di Veloso in campo avremmo forse fatto qualche punto in più: il tuo infortunio è stato decisivo?

“Fino a dicembre stavamo facendo bene seppur con alti e bassi, poi dopo la partita contro il Palermo in casa qualcosa è andato storto; non voglio dire che sia stato per mia assenza visto l’infortunio, perché i giocatori lavorano duramente e siamo in 26, in allenamento e durante la settimana ce la mettono e ce l’hanno messa sempre tutta. Certo, sono stati sicuramente mesi molto difficoltosi per noi”.

Sei stato dieci minuti giocando quasi da zoppo, cosa ti sei fatto?

“Un po’ di crampi misti a stanchezza, niente di importante”.

È vero che Preziosi ti ha chiesto “salvami?”

“No, ha chiesto a tutti di essere responsabili perché siamo noi i giocatori e dobbiamo prenderci le nostre responsabilità, proprio perché siamo noi a scendere in campo”.