Nel giorno di Pasqua non abbiamo comunque voluto abbandonare i nostri lettori e abbiamo così analizzato alla moviola, rivedendo gli episodi dubbi, la partita tra Genoa e Lazio (immagini Sky Sport). Vedremo a fine articolo anche le opinioni dei giornali sportivi sul numero di rigori non concessi e il giudizio sull’operato dell’arbitro Maresca, ma prima andremo a vedere i tre episodi incriminati, con spiegazione delle singole immagini in didascalia.

Va ricordato, visto che sotto ci si è focalizzati sugli episodi che avrebbero penalizzato la Lazio, che il Genoa al 75′ del secondo tempo avrebbe dovuto usufruire della superiorità numerica. Milinkovic-Savic infatti atterra Ntcham in mezzo al campo sugli sviluppi di  una ripartenza del Genoa e, già ammonito per un brutto fallo su Munoz, già tendente all’arancione, nel primo tempo, doveva essere espulso.

FALLO DI BURDISSO SU PAROLO 

Il biancoceleste Parolo si incunea in area, prende il tempo a Burdisso e viene atterrato. L’arbitro Maresca sembra essere focalizzato sull’azione seppur lontano, l’addizionale di porta Minelli è senza dubbio più vicino per valutare il contatto e la sua punibilità

Al momento del contrasto le gambe di Burdisso e Parolo si incrociano, ma il contatto non è così netto. Poteva creare qualche problema in più il braccio sinistro largo del capitano rossoblu, ma l’addizionale Minelli non lo ha considerato punibile col calcio di rigore. Scelta che, a rivedere le immagini video, sembra essere condivisibile.

Le immagini non hanno una prospettiva frontale dell’intervento e impediscono di vedere ciò che avrebbe dovuto trovarsi di fronte anche l’addizionale di porta. Detto ciò, Burdisso interviene senza dubbio pericolosamente ma non con violenza e probabilmente proprio questa sarà stata l’attenuante per la mancata concessione del rigore. Lamanna avrebbe poi anticipato in uscita Parolo
RIGORE CONCESSO ALLA LAZIO 

Una sola immagine basta a chiarire la dinamica della concessione del rigore alla Lazio a fine primo tempo: senza dubbio Maresca osserva il pallone e lo vede chiaramente sbattere sul braccio destro di Burdisso che ostacola la traiettoria della sfera. Il braccio è attaccato al corpo ma compie un movimento innaturale, motivo per cui la concessione del penalty, con l’arbitro a pochi metri di distanza e la visuale libera, sembra essere più che condivisibile.
FALLO DI LAXALT SU KEITA

Siamo già nel secondo tempo, al 56′, quando Laxalt viene accusato di stendere in area Keita, poi direttosi a protestare con veemenza dal guardalinee. Laxalt senz’altro induce al sospetto cinturando, seppur leggermente, Keita, il quale poi conclude la sua discesa lasciandosi cadere con un po’ troppa facilità. Da questa visuale, con l’arbitro Maresca molto distante dall’azione (è quasi all’altezza del vertice sinistro dell’area di rigore), è solo l’addizionale Celi a poter dirimere il dubbio sulla concessione o meno del rigore

Cambiando prospettiva, si vede però chiaramente che Laxalt non è il solo a compromettere la corsa dell’avversario. Keita infatti trattiene vistosamente il calciatore rossoblu col braccio destro, mentre quello sinistro di Laxalt non tocca neppure l’avversario. E’ probabile che Celi, ben appostato, abbia notato la reciproca trattenuta e ritenuto che non vi fossero gli estremi per un calcio di rigore. Intervento che rimane comunque al limite: il rischio di una trattenuta in area di rigore e di un’eccessiva foga nella marcatura rimangono sempre terni al lotto. Giustificato il non intervento di Maresca dalla distanza del direttore di gara dall’azione
LE VALUTAZIONI DEI GIORNALI SPORTIVI 

A voler concludere con una rapida carrellata sui tre maggiori quotidiani sportivi nazionali, vedremo che Tuttosport, nell’affibbiare un bel 4 in pagella all’arbitro Maresca, scrive che

“nega due rigori alla Lazio, espelle gli allenatori per proteste. E poi i 7′ di recupero. Un mezzo disastro”.

Per La Gazzetta dello Sport la valutazione è la medesima: alla Lazio negati due rigori. “Inzaghi rimonta due volte e gli mancano due rigori: disastro Maresca“.

Infine, tra le pagine del Corriere dello Sport, si parla addirittura di tre probabili rigori per la Lazio non concessi, col meno chiaro, quello di Burdisso con a mano, concesso quando forse lo si poteva non fischiare.

C’erano due rigori sicuri per la Lazio (Burdisso su Parolo e Burdisso su Keita nel primo tempo), un terzo molto probabile (Laxalt su Keita) nella ripresa, Maresca ha concesso ai laziali quello meno chiaro (tocco di mano di Burdisso su tiro da fuori area di Felipe Anderson). Con tanti dubbi anche l’intervento di Lukaku su Simeone”.