Il tecnico del Genoa Ivan Juric ha parlato nella sala stampa del ‘Pio Sigorini’ alla vigilia della sfida casalinga del Grifone contro il Crotone di Nicola.

Questi, per punti, i concetti espressi dal mister rossoblù:

  • Penso che dobbiamo ritrovare la nostra identità. Ci abbiamo lavorato in questi giorni ma non è facile, vogliamo però tornare a come eravamo prima: giocavamo bene e i giocatori crescevano.
  • Anche se abbiamo fatto meno risultati del previsto la mia sensazione era strapositiva su tutto: dobbiamo tornare ad avere sensazioni positive anche sul futuro.
  • Contro il Palermo sono partite eccezionali, che succedono ogni dieci anni. Inutile perdere tempo sul cosa è successo prima, anche la reazione contro il Torino secondo me è stata ottima, non voglio perdere tempo su cose inutili ma dobbiamo far ritrovare autostima a chi si è perso e ricominciare ed inserire i nuovi giocatori.
  • Quando perdi tutti insieme tre o quattto giocatori importanti che influenzano ci vuole tempo per ristabilire gli equilibri: il gruppo deve ricompattarsi tornando a quel che eravamo, senza pensare ad altro.
  • Non vedo cose negative e non sono preoccupato, mi dispiace per i ragazzi e vedo solo la difficoltà nell’inserire i nuovi uomini. Quando vedo che danno sempre tutto e non sbagliano un allenamento sono positivo e penso positivo.
  • Voglio che tornino quel che sono e cerco di trasmettere amore, passione e fiducia.
  • Queste partite le paragono spesso a quelle passate, il calcio che abbiamo presentato permetteva di evitare errori dei singoli che si esaltavano ed evitare contropiede; ora che sono venuti a mancare certi giocatori e un po’ il gioco ci sono stati più errori individuali, tendono a commetterne di più.
  • Penso che analizzare degli errori debba essere un discorso collettivo, non sui singoli.
  • Prendiamo tanti contropiede e perdiamo tanti palloni perché non siamo piazzati bene in campo, questo è il mio pensiero.
  • Stiamo facendo “passi indietro” nel senso che ultimamente siamo dovuti tornare a spiegare discorsi tattici come le marcature preventive, cosa che non è il massimo quando hai così tante partite. Presto dovremo tornare a fare il gioco che voglio io, alzare il livello tecnico. Rialzeremo l’asticella, ora bisogna fare 10 passi indietro per far tornare queste cose acquisite.
  • Non riesco a pensare di essere in bilico e neppure di cambiare modulo drasticamente: mi sembra una cosa banale, secondo me invece un allenatore deve insistere molto su ciò che funziona, ecco perché voglio insistere sul mio modulo e fare di tutto per non prendere altre strade. 
  • Se ho parlato con Preziosi? No, non ho parlato con Preziosi di possibili esoneri. Non spendo neanche trenta secondi a pensare ad altro che non sia il campo e il far giocare la mia squadra. 
  • Domani sarà una partita difficilissima perché il Crotone giocherà molto compatto, basta vedere dai risultati che ottengono. Perdono quasi sempre con una rete di differenza.
  • Contro la Lazio siamo stati castigati sui rimpalli, dobbiamo essere più attenti.
  • Ora faccio vedere ai miei giocatori tutte le cose che sono dentro ai miei giocatori ma che dobbiamo ritrovare: come stavamo in campo, come giocavamo.
  • Siamo in un momento dove dobbiamo dare di più a livello di attenzione.

Sui giocatori a disposizione, vecchie conoscenze e nuovi arrivi, Juric ha aggiunto:

  • Pian piano abbiamo Morosini che si sta inserendo;
  • Ninkovic ha un problema all’adduttore;
  • Pandev dopo una grande prestazione come quella di Roma ha bisogno di più tempo per recuperare;
  • Ocampos fisicamente è una bestia, non gli pesa fare le due fasi di gioco ma a livello tecnico deve invece crescere assolutamente;
  • La cattiveria di Pinilla può essere utile contro il Crotone. Da come si è presentato il primo giorno credo potrà darci molto. Per domani è un’opzione reale.
  • Orbàn è un giocatore su cui abbiamo lavorato tanto. La base per i difensori è essere sempre attenti. Lui fa buone prestazioni ma finisce per macchiarle con errori banali.