Albert Gudmundsson, per qualche settimana, si era ripreso la Fiorentina, ma i continui start & stop a livello di infortuni non gli hanno permesso di incidere quanto Palladino e la piazza viola si attendessero. Ecco che, allora, la sua permanenza a Firenze è tornata in dubbio e il riscatto, da parte del club viola, tutt’altro che sicuro. Anche perché la cifra è alta, di ben 17 milioni di euro (ma i rossoblù ne hanno già incassati circa 8 di prestito oneroso, ndr).

Mi stavo rimettendo in forma e poi mi infortunavo di nuovo di continuo. Volevo giocare un’intera stagione. Potrei immaginare di rimanere più a lungo a Firenze, ma non dipende da me. Sta a loro decidere se tenermi o meno” ha racconta al giornale inglese The i Paper, che lo ha coinvolto dopo che il nome dell’islandese è stato accostato all’Everton dei Friedkin.

Gudmundsson, come già era capitato quando ancora vestiva la maglia rossoblù, non fa mistero di essere un estimatore della Premier League (“la Premier League è sicuramente qualcosa che mi interessa. È il campionato migliore del mondo. Spero un giorno di giocarci“) e allontana alcune voci di mercato definendole “sciocchezze“, etichettandone altre come “vere“.

Detto questo, le parole dell’islandese sono quelle di un giocatore che non esclude una sua permanenza in Italia, anche se i colleghi britannici non gli domandano mai del Genoa. “Ovviamente mi piacerebbe continuare a giocare in Italia o trasferirmi in Inghilterra. Se si presentassero altre opportunità interessanti in altri paesi, ci farei sempre caso, ma il mio agente sa dove concentrarmi“. Entrare nella testa di Gudmundsson, il cui rientro a Genova non è da escludere a priori se la Fiorentina non lo riscattasse, è quanto mai complicato, soprattutto basandosi su queste dichiarazioni. Senza dubbio un suo rientro a Genova e al Genoa aprirebbe a scenari differenti dalla Fiorentina.