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Juventus-Genoa: non lasciate ogni speranza o voi ch’entrate

Vista la frequenza di vittorie del Tricolore, la Juventus ultimamente non si presenta mai in Coppa Italia prima di metà dicembre. Questa sera non farà eccezione e si troverà davanti il Genoa di mister Ballardini. Abbiamo cercato di inquadrare come approccia alla prima partita di Coppa la formazione bianconera da quando Allegri siede sulla sua panchina.

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LA TIM CUP 2014/2015 – Si tratta dell’anno in cui la Juventus entra più tardi nelle dinamiche della Coppa Italia. I bianconeri affrontano infatti l’Hellas Verona il 15 gennaio 2015 in una partita che racconterà di un andamento a senso unico: finirà 6-1 per la squadra allenata da Allegri, alla prima stagione sulla panchina della Vecchia Signora. La sfida attira moltissimi tifosi e la Juventus, costruita su un 4-3-3 che avrebbe cambiato otto elementi su undici rispetto alla precedente gara di campionato vinta contro il Napoli al “San Paolo”, accede senza alcun problema al turno successivo, caricata dal nuovo tecnico Allegri. Queste furono alcune delle sue dichiarazioni alla vigilia della gara:

La Coppa è un nostro obiettivo: ecco perché deve essere stimolo per affrontare il Verona. Vogliamo conquistare il passaggio del turno e chi giocherà dovrà farlo cercando di mettermi in difficoltà nelle scelte future“.

LA TIM CUP 2015/2016 – Nell’anno dell’Europeo di Francia i tempi si assottigliano e gli ottavi di Coppa Italia sono in anticipo, un po’ come quest’anno. La Juventus entra in corsa nella competizione il 16 dicembre 2015: c’è il derby col Torino. La Vecchia Signora legittima il passaggio del turno con un sonoro 4-0 e procede nella sua corsa senza intoppi. Poche le riflessioni fatte malgrado la quarta posizione in campionato e la necessità di fare punti per riagguantare l’Inter già dalla trasferta di Carpi alla 17° giornata: giocheranno dunque titolarissimi come Pogba, Bonucci, Lichtsteiner, Morata. L’idea di gioco in quel momento è il 3-5-2. Allegri ammette alla vigilia che “si dovrà essere molto bravi contro un avversario che aggredisce e fa giocare male come il Torino”.

LA TIM CUP 2016/2017 – L’anno scorso, nella TIM Cup 2016/2017, la Juventus entra in gioco l’11 gennaio 2017 e vince 3-2 contro l’Atalanta. Domina per 70 minuti, poi perde terreno a favore dell’Atalanta, che cercherà negli ultimi dieci minuti di riportare in equilibrio la gara dopo la rete del 3-2 di Latte Lath, giovane della Primavera orobica all’esordio con la prima squadra. Quella era una Juventus rimaneggiata, con moltissime assenze obbligate in difesa (Chiellini, Bonucci, Alex Sandro ed Evra, ndr), un Rincon in più prelevato dal Genoa appena due settimane prima, e un Dybala non proprio in gran forma, come in quest’ultimo periodo. Infine, all’orizzonte una sfida di campionato quattro giorni dopo contro la Fiorentina: partita che i bianconeri perderanno per 1-2 rimettendo in corsa per lo scudetto Napoli e Roma. In quella gara con l’Atalanta Allegri schierò uno degli ultimi 4-3-2-1 della sua militanza sulla panchina della Vecchia Signora, che le successive gare tra coppe e campionato le disputerà in larga parte col 4-2-3-1. Cosa disse Allegri alla vigilia di quella sfida?

“Non sarà facile domani dal momento che affrontiamo subito un’Atalanta in gran forma. Se non affrontiamo la partita nel modo giusto rischiamo l’eliminazione. La formula della Coppa è strana: con un campionato a 18 squadre ci sarebbe la possibilità di giocare quattro partite in più. Dybala ha bisogno di giocare”.

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LE CONCLUSIONI – In Coppa Italia dunque entra sempre una Juventus rodata, con oltre tre mesi di campionato alle spalle e neppure totalmente rimaneggiata. Gli uomini che Allegri ha sempre schierato in questa competizione sono stati Lichtsteiner e Marchisio e in tal senso la gara di stasera non dovrebbe fare eccezione. Inoltre nell’ottica di Allegri, non distante o diversa da quella di altri tecnici, risulta un momento importante essendo il primo dove poter provare contemporaneamente, in gara secca, un buon numero di seconde linee all’infuori di campionato e coppe europee. Non è un dettaglio da sottovalutare. Questa sera il tecnico livornese troverà un Genoa volenteroso di fare una buona gara, accorta, per arginare una squadra, la Juventus, che difficilmente sbaglia la partita e l’approccio alla gara. Anche se gli ottavi di Coppa sono la sua prima fase di rodaggio extra campionato.

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