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Serie B, l’analisi del girone di andata del Genoa: Andrea Schiappapietra (Secolo XIX)

Dopo le parole dell’ex dg Giorgio Perinetti pubblicate questa mattina, oggi torniamo con uno dei colleghi della carta stampata, Andrea Schiappapietra del Secolo XIX, che ha commentato assieme a Buoncalcioatutti il girone di andata di Serie B e il percorso del Genoa. Con un occhio al mercato.

“Sicuramente è stato un girone di andata con protagoniste squadre tutto sommato sorprendenti, almeno per quello che si diceva all’inizio. I pronostici non sono stati rispettati perché forse fatti in maniera non approfondita, basandosi sui singoli. Il calcio però è fatto di gruppi, di squadre. Per esempio il Frosinone ha buoni giovani e come forza principale ha proprio il collettivo. E anche il lavoro che ha fatto Grosso in questi due anni sta venendo fuori. Per certi aspetti questo discorso può valere anche per la Reggina, che ha un ottimo collettivo e un ottimo allenatore per la B, come Inzaghi, un grande motivatore.

Hanno deluso squadre come Parma, Cagliari, Benevento, partite col favore del pronostico, ma che in molti casi non sono riuscite, almeno per ora, a creare una squadra nel senso più completo del termine. Il Genoa è un caso a parte. Sicuramente ci si aspettava potesse essere al posto di Frosinone e Reggina e da questo punto di vista ha deluso, ma diciamo che il cambio di allenatore e gli ultimi risultati riportano la bilancia in equilibrio e lasciano aperti tutti i discorsi per il girone di ritorno. Il Genoa poteva star meglio, ma ha sicuramente tutto per poter rientrare senza troppi affanni nel discorso Serie A”. 

Nel mezzo c’è il mercato. Qualcuno è già arrivato, ma ci sono ancora alcuni interventi da fare per tenere il ritmo Serie A nel girone di ritorno?

“C’erano emergenze dettate soprattutto dagli infortuni. Non va dimenticato che il Genoa in questi mesi qui ha perso dei titolari, piaccia o meno. Pajac è uno dei migliori terzini della B, Ekuban lo ha perso fino a marzo/aprile. Magari segna poco, ma ha grande forza fisica e il Genoa lo ha perso. Perdite pesanti che andranno compensate, e in parte è stato fatto con due giocatori di piede mancino: Matturro è più un centrale, Criscito può fare sia centrale che terzino sinistro. Probabilmente ci sarà ancora da inserire un altro a sinistra perché Czyborra mi sembra uscito fuori dai radar anche con Gilardino, che gli ha preferito Boci nel finale di partita. Prevalentemente verrò inserito qualche giovane perché il Genoa ha in organico parecchi over 30: Coda, Criscito, Strootman, Badelj. C’è un folto gruppo di giocatori esperti, a cui bisogna aggiungere Bani e Sturaro, che fa dire che il Genoa per esperienza è messo bene. Va inserito qualche giovane e, poi, bisognerà aumentare davanti dando per scontato che Yeboah vada via a giocare (dopo un anno ha necessità di cambiare aria perché qui non è riuscito a rendere come ci si attendeva). Davanti almeno un paio di inserimenti, soprattutto un calciatore che sia alternativa a Gudmundsson e Aramu. Una seconda punta penso sia indispensabile. Credo, però, che non sarà un mercato da rivoluzione perché il Genoa non ne ha bisogno. Ha una rosa migliorabile, ma ha una rosa forte che Blessin non ha è riuscito a fare rendere al massimo e che Gilardino potrebbe portare ad un buon livello, se riuscirà a confermare quanto di buono visto nelle ultime partite”. 


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