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Udinese 1-0 Genoa, il commento di Gessi Adamoli (Repubblica)

Il collega e firma de La Repubblica, Gessi Adamoli, è intervenuto questa sera ai nostri microfoni poco dopo il fischio finale di Udinese-Genoa, quinta sconfitta in campionato del Grifone su otto gare, per commentare cosa ci abbia lasciato la trasferta della Dacia Arena.

Questa partita che cosa ci ha detto?

“Devo dirti la verità: sono sempre abbastanza critico e negativo, e sento tutti molto critici e negativi. Ma ti dirò che tutto sommato il pareggio oggi era il risultato più giusto. Ormai si vedono gol annullato per due centimetri come ieri a Gosens e oggi a Scamacca: per carità, l’unica cosa oggettiva del VAR è il fuorigioco…ma oggi il pareggio era il risultato più giusto. Maran si sta barcamenando con una rosa che tutti gli anni i soliti noti esaltano, salvo poi pensare tutti gli anni a fare diciassettesimi. Questa rosa mi pare abbia troppi doppioni, manca degli esterni bassi per giocare a quattro e sei costretto a giocare a tre, modulo che l’allenatore non ha nelle sue corde. Meno male che dal cappello a cilindro è uscito Scamacca, e non il coniglio, altrimenti l’attacco era veramente da mani nei capelli. Tutto sommato, io fossi un tifoso dell’Udinese, sarei molto più preoccupato per quanto riguarda la guida tecnica. Ha un ottimo portiere, ha De Paul che è oggettivamente di altro livello, ha Okaka che tiene palla e fa salire la squadra, ha Lasagna, eppure come gioco ha fatto vedere zero tanto quanto il Genoa. Due squadre disarmanti: abbiamo visto la partita perché tifosi del Genoa, perché altrimenti fossimo stati altri tifosi avremmo girato canale…”

Come vedi il futuro. Ora arrivano il Parma e poi la Fiorentina. Dieci giorni decisivi per il Genoa e anche per Maran?

“Vado un po’ controcorrente e dico che prima di Maran rischia il direttore sportivo. Con gli allenatori si sono sempre fatti da parafulmine gli errori di tutti: Maran avrà certo le sue colpe, ma non gli hanno dato una rosa molto omogenea e di grande qualità. Detto questo, l’espulsione di Perin all’ultimo secondo è una follia: lui si è innervosito per il gol annullato ed essendo molto genoano quel gol annullato l’ha vissuto malissimo, ma devi restare lucido perché adesso hai una partita delicatissima contro il Parma e non sai chi è il secondo. Dovrebbe essere Paleari, ma col Catanzaro è stato Marchetti”.


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