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Il caso Piatek

Leggendo la rassegna stampa di questa mattina e avendo fatto verifiche negli ultimi giorni con tutte le fonti genovesi, compresa la dirigenza rossoblu, quello della cessione di Piatek al Milan è un vero e proprio caso giornalistico. Ieri, a Jeddah, ad un certo punto in tribuna stampa si parlava più di questa trattativa che non della partita. Higuain era già considerato il passato. In realtà, a leggere tra le righe i diversi articoli, le fonti che ne hanno alimentato i contenuti sono tutte di marca milanista e milanese. E considerando che il presidente Preziosi è più a Milano che a Genova, la situazione assume contorni ancora più confusionari. Leonardo è irraggiungibile dalla stampa, ma le dichiarazioni di Perinetti e dello stesso Preziosi nelle ultime 48 ore, pur segnalando un’apertura, cozzano con i lanci di testata fatti da Gazzetta dello SportCorriere dello Sport. E soprattutto parlano sempre di un’offerta ufficiale ancora non arrivata.

La rosea, invece, parla ancora stamattina di 10 milioni subito e altri 30 dilazionati su più esercizi per acquisire Piatek. Ipotesi difficilmente accettabile dal Genoa, stando alle ultime indicazioni fornite ancora questa mattina a Repubblica dal direttore generale Perinetti. Il Corriere, dal canto suo, racconta senza mezzi termini di un Preziosi spaventato dall’ipotesi di vedere Piatek battere cassa in caso di mancata cessione a gennaio. Se la dovesse battere, sarebbe perché in estate non è stato piazzato. Ipotesi difficile visto che sono da registrarsi già ora, come confermatoci lunedì scorso, gli interessi di moltissime squadre, dalla Juventus al Real Madrid passando per il Borussia Dortmund. Squadre e società che, ad oggi, hanno una solidità economica maggiore del Milan e potrebbero offrire cifre più alte di quelle circolate nelle ultime settimane.

Sarà bene ricordare che si parla di una cessione che non sarebbe vitale per il Genoa, ma sembra esserlo per i rossoneri, che alimentano ogni fiammella giornalistica pur di dare per fatta o in dirittura d’arrivo un’operazione che, invece, non avrebbe ancora neppure vissuto lo step della prima offerta ufficiale. Servirebbe una cifra “sostanziosa nei contenuti” per privarsi del centravanti polacco in questa finestra di trasferimenti e, per adesso, le opzioni sul piatto non sembrano essere soddisfacenti. Tantomeno le formule e quegli accordi che il giocatore avrebbe già preso col Diavolo, ma che non trovano conferme a Genova. Nel marasma generale di dichiarazioni che non tornano, è ufficialmente scoppiato il caso Piatek. E ha tutti i contorni di un grande falò giornalistico di stampo milanese.

Aspettiamo gli eventi, preoccupati, perché non sarebbe neanche la prima volta che la piazza genovese, a tutti i livelli, arriva seconda nella partita con il Joker. L’operazione Piatek non appare calcistica, considerati gli sviluppi economici che si potrebbero avere nel prossimo futuro, ma come tante altre operazioni finanziarie fatte con Berlusconi e Galliani appare piuttosto non compresa.


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