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Genoa-Virtus Entella 3-3 (9-10 d.c.r), disastro rossoblu. Lapadula getta nel baratro il Grifone

Dopo quarantasette anni, torna allo stadio Ferraris la sfida tra Genoa e Virtus Entella. Terzo scontro diretto della storia, rispolvera ricordi riconducibili al Genoa di Sandokan Silvestri e Ramon Turone, il Genoa che dovette affrontare nel suo primo anno di Serie C i famosi “otto derbies” contro Savona, Imperia, Spezia e, per l’appunto, Entella.

Oggi la gara è valida invece per l’accesso agli ottavi di finale di Coppa Italia, dove l’avversaria sarebbe la Roma. E non è detto che sia da affrontare necessariamente allo stadio Olimpico, dal momento che il nuovo regolamento varato quest’anno prevede, dagli ottavi in avanti, il sorteggio del campo dove andranno in scena le gare ad eliminazione diretta.

Rossoblu alla ricerca di una vittoria che manca ormai da due mesi e mezzo e, in chiave statistica, del successo numero 100 in Coppa Italia; Virtus Entella chiamata a fare l’impresa e anche per questo motivo sostenuta da oltre 500 tifosi provenienti dal Tigullio. Attenzione anche a Piatek, capocannoniere della competizione: laddove segnasse potrebbe entrare nuovamente fra i recordman assoluti della storia del Genoa in questa particolare competizione.


NOTIZIARIO 

Sono 10° quelli percepiti al “Ferraris”, dove insiste un vento di tramontana e dove il pubblico, a mezz’ora dalla gara, non è quello delle grandi occasioni. Sono attesi 350 tifosi dell’Entella nel settore ospiti. Chiusa la gradinata Sud, come consuetudine in occasione delle gare di Coppa Italia. Hiljemark ha svolto una lunga serie di allunghi agli ordini di Barbero e Pilati prima dell’inizio della gara, ma non partirà titolare lasciando spazio ad Omeonga e Rolon. Terreno di gioco in buone condizioni, malgrado i tre impegni ravvicinati che questa sera chiuderanno il ciclo con la sfida del Genoa contro l’Entella. Prima si erano giocate Sampdoria-Bologna e Sampdoria-Spal. Da segnalare diverse raccattapalle donne, in larga maggioranza: una novità per il Ferraris. In tribuna fa la sua comparsa Hiljemark nell’intervallo per salutare la fidanzata: lo svedese, infatti, non rientra nella distinta ufficiale di gara. Sono 2795 le presenze al Ferraris per questa sfida tra Genoa ed Entella.


LE FORMAZIONI UFFICIALI 

Juric schiera un 3-4-1-2 con Medeiros alle spalle di Piatek, che cercherà di raggiungere Bruno Ispiro nella storia del Genoa, e Lapadula. In difesa Biraschi, capitano, sarà affiancato da Lisandro Lopez e Zukanovic. Esordio assoluto per Rolon, al suo fianco Omeonga. Romulo agirà sulla destra, Pedro Pereira a sinistra. Per la Virtus Entella, esordio assoluto per Martinho (ex Catania, ndr) che dovrebbe agire sulla linea dei centrocampisti e dietro le punte in un 4-4-2: il francese Petrovic e l’ungherese Adorjan. In difesa Belli, titolare inamovibile di mister Boscaglia, sarà accentrato assieme a Zigrossi. Terzino destro l’australiano Clèur, terzino sinistro Crialese. Ardizzone, Di Paola e Icardi i tre centrocampisti.


PRIMO TEMPO

Le squadre stanno per fare il loro ingresso in campo. Partita che inizia puntuale al fischio dell’arbitro Marini, forse con qualche secondo di ritardo. La Virtus Entella si schiera con un 4-4-1-1 con Adorjan a supporto dell’unica punta Petrovic. Belli centrale di difesa assieme a Zigrossi. A loro il compito di presidiare Piatek e Lapadula. Il Genoa di Juric risponde con un 3-4-1-2 con Medeiros alle spalle delle due punte.

Al 3′ di gioco, Di Paola può sfruttare una punizione dai 35 metri ma sparando in curva. Il Genoa risponde al quarto di gioco con Pedro Pereira, che incrocia col sinistro da pochi passi, vedendosi murato da Paroni. Dalla Gradinata Nord piovono cori di contestazione contro il presidente Preziosi. Medeiros, al quinto, spedisce fa i guantoni di Paroni una punizione dai trenta metri. La traiettoria era insidiosa, però troppo centrale. Paroni non ha problemi a neutralizzarla.

Al minuto 7′ primo angolo per la Virtus Entella conquistato da Adorjan sulla destra. Da calcio d’angolo schema dei chiavatesi che si rivela però infruttuoso. Insiste maggiormente la formazione levantina, che però va vicinissima allo svantaggio al decimo di gioco su sviluppo di calcio piazzato. Lapadula a centro area scarica con convinzione verso la porta, ma l’opposizione in uscita di Paroni è provvidenziale.

Dal decimo in poi è il Genoa a manovrare con maggiore convinzione, spesso passando da Rolon e dagli esterni. L’Entella di sta però difendendo con ordine, finora salvata dal proprio portiere – e capitano – Paroni. Superato il quarto d’ora, il risultato rimane sullo 0-0.

Lo sblocca al 19esimo Simone Icardi con un destro a gira dal vertice destro dell’area di rigore. Una traiettoria a metà fra un tiro e un crosso che si incastona all’incrocio dei pali a Mrchetti immobile. Esultanza di Gozzi particolarmente colorita, con la sciarpa dell’Entella sventolata per la tribuna. Assist di Tomi Petrovic, perso in marcatura dalla difesa rossoblu e in grado di cercare il fondo e ribadire, a rimorchio, proprio per l’accorrente Icardi. Genoa in svantaggio.

Al 22′ ci prova Di Paola a portare l’Entella sullo 0-2, tuttavia la conclusione finisce sul fondo. Al 24esimo terzo miracolo di Paroni a salvare su un potente destro a girare, da fuori, di Piatek. Occasione enorme e in totale autonomia da parte del centravanti polacco, che recupera il pallone e poi cerca la soluzione personale.

Al 26esimo calcio di rigore per il Genoa. Punita una trattenuta di Ardizzone (ammonito) su Lapadula. Alla battuta va Piatek, che spiazza Paroni e riporta la gara in equilibrio. Quinta rete in Coppa Italia, record assoluto per un giocatore del Genoa nella singola competizione. Esultanza festosa con abbraccio finale per la fidanzata di Piatek, presente in tribuna.

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Alla mezz’ora ammonito anche Lisandro Lopez per un tocco di mano su suggerimento di Petrovic per Adrojan. L’arbitro Marini aveva applicato vantaggio. Al 33′ una deviazione salva la Virtus Entella dal possibile 2-1 su tiro di Medeiros col mancino su assist di Piatek. Buona la trama offensiva rossoblu, partita da un cross dalla destra di Romulo e terminata, per l’appunto, con la conclusione del numero 45 del Genoa.

Al 35esimo altro tiro del Gena verso la porta difesa da Paroni: Romulo scarica di destro, ma l’stremo difensore dell’Entella devia in corner. Quattro minuti dopo, al 39esimo, Lapadula recrimina per un tocco in area su Lapadula, che cade a terra. Zigrossi incrocia la propria corsa con quella dell’attaccante rossoblu e un tocco, dalle immagini e in tempo reale, sembra esserci. Marini lo invita però a rialzarsi, anche se il numero 10 rossoblu chiederebbe calcio di rigore.

Il primo tempo si avvia verso la conclusione. Al 44esimo c’è ancora tempo per un presunto calcio di rigore ancora a favore del Genoa, con Belli che si fa prendere il tempo da Piatek. Per Marini, però, non ci sono gli estremi per la massima punizione. Il primo tempo termina così sull’1-1.


SECONDO TEMPO 

La Virtus Entella attaccherà sotto la Nord, mentre il Genoa sotto la Sud vuota e interdetta al pubblico. Non ci sono cambi tra le file di entrambe le formazioni, che ripartono come avevano concluso la prima frazione.

Il Genoa cerca di prendere in mano il pallino del gioco per portarsi in vantaggio, però in questi primi cinque minuti regna l’imprecisione nei cross e nell’ultimo passaggio. La Virtus Entella, intanto, si difende come accaduto nel finale di primo tempo e cerca di ripartire.

Al 53esimo arriva il primo tiro dalla bandierina della ripresa per il Genoa. La difesa della Virtus Entella libera. Il Genoa, però, si mantiene nella metà campo avversaria. Murgita intanto richiama Bessa e Pandev. Siamo al 55′ di gioco. Si preparano i cambi mentre il Genoa va ancora dalla bandierina e si produce in un’azione insistita che si concluderà al 57esimo con un colpo di testa di Piatek alto sulla traversa.

Pochi secondi dopo, dentro Bessa e Pandev. Rilevano Pedro Pereira e Medeiros. Sull’out di sinistra si sposta Omeonga, mentre Rolon e Bessa formano la coppia di centrali di centrocampo. Al 61esimo Lapadula vicino al raddoppio su assist nello spazio di Rolon: il sinistro dell’attaccante rossoblu trova i guantoni di Paroni che spedisce in corner. Pandev, sua volta, al 62esimo, spedisce di sinistro dopo un velo di Piatek di pochissimo a lato rispetto alla porta difesa da Paroni.

Boscaglia nel giro di due minuti avverte che ci sono difficoltà, ma anche più spazi per attaccare in contropiede, e getta dentro Nizzetto e Mota Carvalho. Escono Martinho e Petrovic. La partita si innervosisce man mano che scorre il cronometro e che Paroni continua a chiudere lo specchio alle offensive del Genoa.

Al 67esimo ennesimo angolo rossoblu non sfruttato e Genoa sempre proiettato all’attacco. Altro tiro dalla bandierina lo conqusterà Biraschi in spinta sulla destra al 70esimo di gioco. Ne seguirà un terzo, sempre battuto da Bessa e colpito da Lisando Lopez. Paroni è attento e la fa sua in presa alta.

I rossoblu fanno collezione di calci d’angolo e al 72esimo ne battono un altro, senza però sfruttare l’occasione. Sarà rimessa dal fondo per la Virtus Entella. Al 74esmo Boscaglia costretto al terzo cambio: Baroni prende il posto di Zigrossi, difensore centrale che chiede il cambio. Per il momento, salvo supplementari, niente da fare per Paolucci che da qualche minuto gravitava intorno al quarto uomo per fare il suo ingresso in campo.

Al 79esimo ci prova Romulo dal limite dell’area, ma pallone che termina a lato. Sul ribaltamento di fronte, la Virtus Entella può battere il suo primo corner del secondo tempo, senza esito. All’80esimo ultimo cambio rossoblu: fuori Omeonga, dentro Veloso. A livello di modulo non cambia nulla e Veloso scivola sulla sinistra.

La Virtus Entella sale però in cattedra e raddoppia all’82esimo ancora con Simone Icardi, perso a centro area da Veloso appena entrate e servito da Mota Carvalho. Genoa chiamato a recuperare per rimettere in equilibrio la gara. In Gradinata Nord riparte la contestazione.

Sulla strada del pareggio continua a mettercisi Paroni, il cui miracolo su Piatek all’84esimo tiene in vita la Virtus Entella. Che ricade però nell’errore precedente: concedere immediatamente un rigore a favore dei rossoblu stendendo in area Biraschi. Sul dischetto va ancora Piatek e riporta la gara in equilibrio. Risultato sul 2-2: Piatek è il rossoblu ad aver segnato il maggior numero di gol nella storia del Genoa in una competizione come la Coppa Italia. Superato Bruno Ispiro.

All’86esimo pareggio di un Genoa che, però, stava tremendamente faticando a trovare la via del gol. Si avvicina lo spettro dei supplementari: manca un minuto e mezzo alla comunicazione del recupero. All’89esimo Lapadula spreca da pochi passi con un colpo di testa: poteva essere la chance per portare avanti il Grifone. Saranno tre i minuti di recupero, che il Genoa inaugura con l’ennesimo calcio dalla bandierina, il tredicesimo della partita. Ne seguirà un quattordicesimo a circa un minuto dal termine: sugli sviluppi è Piatek a concludere con un potente destro che termina, però, sul fondo. Marini fischia la fine dei tempi regolamentari: partita che andrà ai supplementari. Genoa che segna due gol su rigore creando almeno una decina di nitide palle gol, Virtus Entella che passa coi primi ed unici due tiri in porta.


PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE

Tirate fuori i coglioni” il coro che parte dalla Gradinata Nord all’inizio del primo tempo supplementare. I rossoblu attaccheranno proprio sotto la Nord. Si giocherà mezz’ora con Miguel Veloso a giocare come esterno sinistro di centrocampo, anche se Juric può disporre di un quarto cambio.

Al 92′ traversa di Piatek, davanti l’unico pericolo vero del Genoa per i guantoni di Paroni. Il bomber polacco, se non sarà sostituto, giocherà due ore di partita con domenica la sfida campale contro la Spal. Al 98esimo è Boscaglia a giocarsi l’ultimo cambio: fuori Ardizzone, dentro Paolucci, altro titolare della Virtus Entella, che partita con 9/11 differenti dalla squadra schierata in campo nelle ultime sfide di Lega Pro ha poco a poco rimpolpato la formazione iniziale del Ferraris.

Al 98′ di gioco gioco fermo per l’infortunio subito da Belli, difensore centrale classe ’94 dei chiavaresi. Il gioco riprende dopo un minuto. Al 99esimo punizione a favore della formazione ospite dalla sinistra: l’azione si conclude con una conclusione di Paolucci deviata dalla difesa e poi, provvidenzialmente, da Marchetti. Il portiere rossoblu compie un assoluto miracolo.

Gioca meglio la Virtus Entella in questo primo tempo supplementare, che la squadra di Boscaglia cercherà di chiudere in avanti. Alla comunicazione del recupero (2′) ammonito Di Paola per trattenuta su Pandev ed espulsi due elementi della panchina dell’Entella (Tononi e Nastase, ndr). Al minuto 105′ Sandro è pronto ad entrare e lo farà all’inizio della ripresa supplementare. Dalle tribune del Ferraris piovono fischi.


SECONDO TEMPO SUPPLEMENTARE

Alla ripresa dentro Sandro: cambio per certi versi inspiegabile. Veloso gioca ancora largo a sinistra e scuote la testa alla ripresa del gioco, al minuto 105′ di una partita surreale. Sul Ferraris c’è un silenzio strano, con la sola Nord che tenta di rianimare gli animi alternando cori di supporto alla squadra a cori di contestazione.

Al minuto 108′ alto rigore per il Genoa per fallo su Pandev. L’arbitro Marini nel mirino del pubblico di fede chiavarese, mentre sul rigore va Lapadula col sinistro. Il numero 10 rossoblu si toglie la maglia nell’esultare alla realizzazione del gol che porta avanti il Grifone. Esultanza rabbiosa dell’attaccante rossoblu che, fra l’altro, inasprisce ancora di più gli animi della tifoseria. Lapadula viene anche ammonito nell’occasione.

Al minuti 114′ Marchetti salva ancora il Genoa in maniera davvero provvidenziale, questa volta su Mota Carvalho bravo a districarsi in area. La Virtus Entella sta cercando di agguantare un pareggio che porterebbe ai calci di rigore. Ci prova Nizzetto su punizione al 116esimo: pallone potente ma altissimo.

Al triplice fischio, dopo due ore di partita, il risultato restituirebbe al Genoa il passaggio del turno agli ottavi. Ma Adorjan manda la sfida ai calci di rigore segnando allo scadere del recupero di un minuto. Ferraris ammutolito e giustamente sconcertato dallo spettacolo offerto. Ai rigori sbaglia Bessa, mentre Veloso insacca con Paroni che la devia. Il terzo rigore della Virtus Entella viene parato da Marchetti e la rete di Sandro rimette la sfida sul pareggio. Belli porta avanti ancora l’Entella, Biraschi risponde e porta la sfida sul 6-6. Paolucci fa 7-6 e dai piedi di Piatek passa la rete del pareggio. Si va ad oltranza: Di Paola segna, Zukanovic anche. Siamo 8-8. Si prosegue con Icardi che la calcia sotto la traversa; gli risponde Romulo per il 9-9. Altro giro, altro battitore: Adorjan sul dischetto incastona alle spalle di Marchetti. Tocca a Lapadula rimetterla sul 10-10: non accadrà. Lapadula sbaglia e il Genoa è fuori dalla Coppa Italia.

Quella che poteva essere l’unica nota positiva della serata, assieme ad alcune prove discrete dei nuovi innesti rossoblu e alla prova da “tuttofare” di Piatek in attacco, che tra pali, traverse e miracoli di Paroni diventa il migliore marcatore di sempre, nella storia del Genoa, in Coppa Italia. Veloso gioca oltre un’ora da terzino sinistro, non senza manifestare il suo dissenso e facendo quello che può senza sottrarsi, e un Ferraris sotto le tremila presenze non gradisce lo spettacolo offerto, le tre reti arrivate tutte su rigore – neppure una su azione – e il costante digiuno dalle vittorie. Sono stati 120′ tutt’altro che facili da digerire sapendo che domenica arriva la Spal per una gara di notevole importanza per la classifica del Genoa. Fischi e contestazione al Ferraris, squadra che mestamente si ritira negli spogliatoi dopo aver applaudito la Nord. Grandi festeggiamenti in casa Entella. 

 


Cronaca surreale di un licenziamento

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