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Genoa, il “migliore dei mondi possibile” si chiama Ferraris. E va uniformato con le trasferte

“L’ottimismo è la smania di sostenere che tutto va bene anche  quando si sta male” (“Il Candido” di Voltaire)

Il migliore dei mondi possibili era quello nel quale era ambientato il breve pamphlet filosofico di Voltaire, scritto oltre cent’anni prima che nascesse il Genoa. Oggi il migliore dei mondi possibili, in casa Genoa, è un “Ferraris” a cui regalare nuovamente tre punti cercando di uniformarlo al percorso fin qui intrapreso in trasferta.

In questo senso, dieci stagioni consecutive di Serie A sono un buon appiglio statistico per fare qualche calcolo e tirare un po’ di somme. E prima che lo faccia il campo nella sfida contro la Roma, l’occhio cade sull’andamento del Genoa sino ad oggi in campionato: 8 punti in trasferta, soltanto uno al “Ferraris” dove la vittoria manca ormai da quasi sette mesi. Troppo per una squadra che ha fatto del connubio coi proprio tifosi un assoluto valore aggiunto (“Quella palla l’hanno spinta in porta i Genoani” disse Antonini commentando a fine gara l’1-0 casalingo contro la Juventus della stagione 2014/15). Le stagioni precedenti, nei primi 13 turni di campionato, che cosa avevano prodotto in termini di punti in trasferta?

LE STAGIONI MENO POSITIVE E IL FEELING CON L’OLIMPICO LAZIALE – Le peggiori stagioni, con soli tre punti e nessuna vittoria lontano da casa nei primi 13 turni, sono la 2008/2009, quella che terminerà con la qualificazione ai preliminari di Europa League, e la 2015/2016, quella vissuta col contraccolpo della mancata licenza UEFA e coincisa con un recupero graduale delle posizioni più tranquille della classifica dopo aver lottato a lungo a ridosso della zona retrocessione.

Due stagioni consecutive, la 2011/2012 e la 2012/2013, porteranno invece in dote 4 punti. Loro minimo comune denominatore le vittorie esterne con la Lazio, a cui andranno a sommarsi un pareggio con la Juventus e uno con l’Udinese.

Cinque punti nelle prime tredici giornate sono riconducibili infine soltanto alla stagione del ritorno in Serie A, la 2007/2008, quando il Genoa e Bosko Jankovic espugneranno il “San Paolo” e metteranno da parte altri punti con un pareggio nel derby e un altro al “Massimino” di Catania.

LE STAGIONI CON ALMENO DUE VITTORIE ESTERNE – Per entrare in un dato che inquadri almeno due vittorie esterne nelle prime trasferte dobbiamo arrivare alle stagioni 2009/2010 (vittoria con Atalanta e Bologna, pareggio col Palermo), alla 2010/2011 del primo Ballardini rossoblu (vittoria con Udinese e Cagliari, pareggio col Parma), alla 2013/2014 (vittoria nel derby con la Sampdoria e con la Lazio, pareggi con Catania e Milan) e alla 2016/2017 (vittorie con Crotone e Bologna).

LA STAGIONE DEI RECORD – Non ci si dimentichi del campionato che sin qui detiene il record di punti lontano dal “Ferraris” nelle prime 13 giornate, ovvero sia quello 2014/2015. I punti conquistati saranno 15 (pareggi con Fiorentina, Verona e Cagliari e vittorie con Parma, Chievo, Udinese e Cesena), il Genoa manterrà l’imbattibilità esterna sino alla 16esima giornata e brinderà a fine stagione, sul campo, col ritorno in Europa.

LA STAGIONE IN CORSO – Arriviamo quindi al presente. La vittoria di Crotone ha regalato il secondo successo esterno stagionale per i rossoblu, che dopo Cagliari strappano punti pesantissimi a un’altra diretta concorrente per la salvezza. Il dato di otto punti esterni si allinea a quello della stagione 2013/2014 ed è secondo soltanto a quello del campionato coinciso poi col ritorno in Europa. Sommando i punti fatti nelle ultime stagioni e facendo una media, il Genoa dal ritorno nel massimo campionato ha un trend (nelle prime 13 giornate, ndr) di un punto a partita in trasferta.

Con la Roma però non si parlerà più di trasferta, ma si dovranno fare i conti con quelle statistiche che raccontano che da tre anni la Lupa passa a pieni voti l’esame col “Ferraris” (non senza un pizzico di fortuna). Non sarà l’impegno migliore per ritrovare dopo lungo digiuno un successo in casa, ma sicuramente i presupposti ambientali e caratteriali per fare una grande partita sembrerebbero esserci. Questo perché ritrovare anche in casa un cammino tendente al rialzo potrebbe portarti fuori dalle secche con più facilità.

“Che nessuno si tiri indietro”, per parafrasare uno striscione comparso a Crotone, è la migliore chiusura possibile: è il momento di fare del “Ferraris”, ancora una volta, la più salda delle ancore di salvezza.

IL DETTAGLIO STAGIONE PER STAGIONE DEL RENDIMENTO IN TRASFERTA FINO ALLA 13° GIORNATA:

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