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Euro 2020: alla scoperta della Turchia

Il viaggio alla scoperta delle formazioni che scenderanno in campo ai prossimi campionati di Euro2020 continua sulle coste del Mar Nero: occhi sulla Turchia di Şenol Güneş, una delle squadre più ostiche nel girone dell’Italia.

IL PERCORSO – La Nazionale della Luna e delle Stelle si è qualificata come seconda nel gruppo H con 23 punti, ottenuti grazie a 7 vittorie, 2 pareggi e solamente 1 sconfitta. Non viene da una storia felice per quanto riguarda il torneo Mondiale, visto che non è riuscita a qualificarsi per le ultime 4 edizioni; partecipa agli ultimi Europei di Francia nel 2016, ma viene eliminata ai gironi dove non risulta fra le migliori terze. Per il valore complessivo dell’organico di cui può disporre quest’anno, nel proprio girone la Turchia può competere con Galles e Svizzera per passare il turno come seconda o come migliore terza.

COME GIOCA – Da quando siede sulla panchina della Turchia, il c.t. Güneş predilige uno schieramento che porti tanti uomini ad attaccare nella metà campo avversaria, piuttosto che chiudersi in difesa. Dal 4-2-3-1 si può passare in fase di possesso ad un più offensivo 4-1-4-1. La nazionale della penisola anatolica può contare su giocatori esperti in ambito internazionale, basti pensare che in una formazione ideale solamente 2 elementi su 11 giocano in patria. Tra questi c’è il giovane portiere del Trabzonspor Cakir, alle spalle di un altrettanto giovane reparto difensivo: a sinistra con compiti più difensivi c’è Meras (25 anni), mentre a destra il 24enne Celik. Il duo dei centrali è composto da Soyuncu e Demiral, ma potrebbe esserci spazio anche per il classe 2000 Kabak. In mediana intoccabili Yokuslu e Tufan, pronto ad avanzare quando non c’è da ripiegare; tutta la qualità della Turchia si trova nel reparto offensivo, territorio dei vari Cengiz Ünder, Çalhanoğlu e la stella del Lille Yazici. Nel ruolo di unica punta si alternano il veterano Burak Yilmaz ed il promettente Ünal, del Getafe.

IL TECNICO – Şenol Güneş è nato nel 1952 a Trabzon, in Turchia. Da giocatore è stato una bandiera della squadra della propria città, il Trabzonspor, con cui ha vinto 6 campionati di Turchia. Inizia la propria carriera da allenatore proprio con il Trabzonspor, per poi proseguire in giro per il paese: siede sulla panchina della Nazionale turca dal 2000 al 2004, per poi essere richiamato nel 2019 dopo aver vinto 2 Süper Lig con il Besiktas di Istanbul. In più, da allenatore ha portato a casa 2 Coppe del Cancelliere, 2 Coppe di Turchia e 2 Supercoppe di Turchia, tutte ottenute alla guida del Trabzonspor. Da commissario tecnico ha portato la Turchia al terzo posto nel Mondiale del 2002 e sempre al terzo posto in Conferedations Cup l’anno successivo, miglior piazzamento dei turchi nei due tornei.

DA TENERE D’OCCHIO – Una formazione eterogenea quella della Nazionale turca, che può contare sia sull’esperienza internazionale di giocatori come Calhanoglu del Milan o Burak Yilmaz, capocannoniere del Lille, sia sulla freschezza dei tanti giovani talenti: sempre dal Lille sono reduci da una grande stagione i classe ’97 Zeki Celik e Yusuf Yazici. Il primo è un terzino destro che può adattarsi ad esterno di centrocampo, il secondo si piazza solitamente dietro alle punte ed è dotato di uno spessore tecnico notevole. In difesa occhio ai giovani “italiani” Ayhan e Demiral, oltre a Söyüncü del Leicester ed il classe 2000 Kabak del Liverpool.


Euro 2020: alla scoperta della Svizzera

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