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Rassegna Stampa del 30 Aprile, Perin alla Gazzetta: “Dobbiamo salvarci in fretta. Futuro? Non so cosa mi riserverà”

GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

CORRIERE DELLO SPORT – L’edizione odierna del Corriere dello Sport prosegue nella trattazione di Lazio-Genoa parlando esclusivamente della formino biancoceleste, che dovrà fare a meno di Acerbi. Hoedt sembra in vantaggio per sostituirlo, ma Inzaghi pensa anche a Parolo nel ruolo di centrale difensivo. Spuntano già anche le prime probabili formazioni col Genoa che ripartirebbe da Radovanovic al centro della difesa e dalla coppia d’attacco Destro-Scamacca.

GAZZETTA DELLO SPORT – All’interno della Gazzetta dello Sport vi è questa mattina, invece, un’intervista a Mattia Perin. “Metà vita da genoano, sono risorto più volte. Adesso dobbiamo salvarci in fretta” è il titolo che anticipa i contenuti del colloquio con la rosea. “Ho trascorso metà della mia esistenza nel Genoa? È un dato inconfutabile. A parte Padova, Pescara e Juventus, ho sempre vestito questa maglia“. Maglia con la quale sono arrivate le 200 presenze in Serie A proprio contro il Benevento. “Un grande orgoglio. Con Criscito sono entrato nella storia del club, superando nomi storici come Torrente e Ruotolo. Anche se poi, alla fine, il bene del Genoa è più importante“. Dopo alcuni passaggi sui meriti di Ballardini nell’aver blindato la difesa (“il valore aggiunto è l’atteggiamento”), sul calcio senza tifosi (“posso dirlo? Fa schifo, ma è pure inevitabile”) e su quanto il ruolo di portiere sia cambiato negli ultimi anni “si è evoluto, ora al portiere si chiede maggiore padronanza coi piedi, la capacità di stare molto alto nella difesa e di possedere più letture di gioco”), si accenna al suo futuro. “Ho 28 anni, ma già dieci stagioni di A alle spalle. Sono morto e risorto più volte, questa sarebbe l’ennesima. Cerco di alzare sempre l’asticella, sono ambizioso. Non so cosa mi riserverà il futuro, ma prenderò quello che mi darà la vita, sapendo di ricevere quello che mi sarò meritato“.

REPUBBLICA – L’edizione genovese di Repubblica parla di Genoa e di una “difesa da rebus“. Il tema resta quello di Biraschi, riscoperto come centrale difensivo, e del ritorno di Radovanovic dalla squalifica: scenario che mette Ballardini nella condizione di poter avere due scelte al centro della difesa e di dover scegliere quella più funzionale ad arginare Immobile e Correa (non si esclude che Biraschi venga utilizzato quinto a destra nella linea dei centrocampisti). Davanti, invece, si dovrebbe andare verso la conferma dal primo minuto per la coppia che ha deciso la sfida con lo Spezia, ossia Scamacca e Shomurodov in tandem.

SECOLO XIX – Il Decimonono mette assieme i punti delle tre formazioni liguri in Serie A e parla di una Liguria che “fa squadra” alludendo al terzo posto virtuale che ricopre la regione mettendo assieme i punti racimolati sin qui (111), cinque in meno di Lazio e Roma (116) e Inter, Atalanta e Milan (213). In chiave prettamente rossoblu, si parla delle 200 presenze in Serie A con la maglia del Genoa che raggiungerà Criscito all’Olimpico domenica così come di Badelj che ritroverà la Lazio, dove sfiderà l’ex compagno Milinkovic-Savic, assieme al quale ricopre le posizioni di prima fascia in Serie A per chilometri percorsi.

TUTTOSPORT – Chiude Tuttosport che parla di Ballardini e del “valzer dei bomber” riferendosi alle molte soluzioni che il tecnico rossoblu potrà adottare in Lazio-Genoa. In particolare si evidenzia come restino tre attaccanti (Destro, Scamacca, Shomurodov) per due maglie. Anche qui tiene banco il dubbio se Radovanovic o Biraschi al centro della difesa.


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