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Genoa, da un girone all’altro: i numeri dal ritorno di Ballardini

Un girone fa, venti partite di distanza, il Genoa ritrovava per la quarta volta Davide Ballardini in panchina. Il Grifone riaccolse il tecnico ravennate a due giorni dalla difficile trasferta, già quasi decisiva, contro lo Spezia, poi vinta 2-1 in rimonta. Quella rossoblu era una formazione che aveva colto una sola vittoria nelle prime tredici giornate, quella all’esordio in campionato sul Crotone, intervallata poi da una lunga parentesi Covid e da qualche sparuta partita giocata alla pari, come Genoa-Milan del 16 dicembre 2020 pareggiata due a due.

Una gara emblematica, quella coi rossoneri, perché il Genoa, dopo quella partita, non ha più permesso che altre formazioni uscissero dal Ferraris coi tre punti. Al massimo ha concesso il pareggio, mai la sconfitta. Anche da questo fortino casalingo ha tratto beneficio la rincorsa salvezza di Ballardini e del suo Genoa, ieri capace di allungare a 11 la striscia di partite consecutive senza sconfitte sul campo di casa. In tal senso parla chiaro la media punti al Ferraris, più che raddoppiata (+126%) nelle ultime venti partite e incrementata da 0.57 a 1.29.

La marcia del Genoa dal ritorno di Ballardini ha numeri incontrovertibili, anche di fronte a chi volesse metterne in dubbio la bontà del lavoro fatto. Ventinove punti raccolti in venti partite significano oggi non solo tenersi il più possibile lontano dal terzultimo posto e non per questo sentirsi già salvi, ma comunque viaggiare in un ipotetico campionato con una proiezione finale di 55/56 punti. Uno scenario al quale il Genoa da molte stagioni non arriva (furono 59 al termine della stagione 2014/15) e che la matematica gli impedirà di raggiungere anche in quest’annata.

La media punti tenuta da mister Ballardini – che dal suo ritorno ha perso cinque partite, tutte con squadre oggi nelle prime otto posizioni di classifica, e ha una percentuale del 75% di gare a punti dallo scorso dicembre ad oggi – ha permesso di passare dallo 0.57 registrato alla 13° giornata all’attuale 1.09, dato pressoché raddoppiato. Peraltro il Genoa in formato casalingo, con Ballardini alla guida, ha la settima media punti del campionato (1.8) subito alle spalle delle big, guidate dal 2.67 dell’Inter di Conte.

Ma non è tutto. Nell’arco di un girone, il Genoa ha visto migliorare altri dati, in primo luogo quello della percentuale di vittorie passata dal 7,7% al 24,2%. Ha subito 22 gol in venti partite, poco più di uno ogni novanta minuti, mentre nelle prime tredici ne aveva incassati 26, esattamente una media di due a partita (a fronte di sole 12 reti siglate, meno di una a gara). Un ridimensionamento che ha permesso al Grifone di passare da quartultima a ottava difesa (48 gol subiti) a braccetto con Roma e Bologna che ancora devono scendere in campo in questo turno.

Per concludere, nel successo maturato ieri sullo Spezia il Genoa è tornato a non concedere gol. Non accadeva dal 13 febbraio scorso in occasione di Torino-Genoa (0-0). Si tratta della settima clean sheet stagionale, la sesta sotto la guida Ballardini, che nella sua carriera rossoblu in Serie A ne ha collezionate 35. In questo specifico dato, nella classifica all-time è a sole tre gare a porta inviolata di distanza da un altro tecnico che ha scritto pagine importanti della storia del Genoa come Renzo De Vecchi.


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I NUMERI DEL GENOA 2020/2021 (aggiornati alla 13° giornata)

I NUMERI DEL GENOA 2020/2021 (aggiornati alla 33° giornata)

I NUMERI DI BALLARDINI AL GENOA IN SERIE A (aggiornati alla 33° giornata della stagione 2020/21)


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