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Genoa, Faggiano: “Siamo corti di fiato, con l’Inter gara proibitiva”

Serie A 2019/20 | Sampdoria-Parma Daniele Faggiano (d.s. Parma)

Il direttore sportivo del Genoa Daniele Faggiano, ai microfoni di TMW Radio, ha commentato il pareggio conquistato al Bentegodi di Verona e la partita in programma sabato pomeriggio contro l’Inter di Antonio Conte, con cui l’attuale ds rossoblu ha lavorato a Bari e a Siena. “Quella contro l’Hellas è stata una partita tirata – sostiene Faggiano – Dobbiamo mettere fieno in cascina a livello di punti e condizione fisica. Io devo pensare al Genoa e dobbiamo cercare di recuperare più gente possibile. Non solo a livello di negatività ma anche a livello fisico, perché stare a casa per 15 giorni ti fa perdere la tenuta fisica. La partita contro l’Inter è abbastanza proibitiva, siamo corti di fiato. Ma proveremo a fare del nostro meglio. L’amicizia con Antonio Conte c’è sempre, ma sabato per 90 minuti saremo avversari”. 

Ieri si sono negativizzati altri 5 calciatori: “Tanti calciatori che non potevano avere contatti con l’esterno. Non è stato facile. Devo fare un plauso a tutta la società, al dottor Gatto e al team manager Vecchia. Le partite sono tutte complicate. In Serie A appena sbagli paghi. Siamo stati distratti da queste situazioni: positivi, negativi, debolmente positivi. Maran sta facendo i salti mortali”. 

Sull’eventualità di un allargamento delle liste: “Abbiamo qualche giocatore fuori lista, ma se ne mancano 18 un paio di posti in più cambiano poco. Durante il mercato, qualche ’98 e ’99 ho preferito tenerlo almeno per gli allenamenti, proprio per ovviare al rischio che stavamo correndo. Schöne? Non rispondo tramite giornali. Destro? Se è qui è perché la società lo ha conosciuto anche come uomo. Vuole dimostrare che è ancora il Mattia Destro che conoscevamo tutti. Già contro il Crotone si è fatto trovare pronto. Purtroppo non si è allenato per più di 20 giorni. Se può diventare un’arma in più? Lo spero. Per me e per lui”.

Faggiano, infine, ha risposto a una domanda su Juventus-Napoli (“Io con due positivi sono partito per Napoli. Delle altre squadre non parlo. Ognuno guarda in casa propria”) e sulle parole del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, il quale non ha affatto assicurato che il campionato di Serie A riesca a concludersi regolarmente: “Il Ministro sa quello che dice, noi tante cose non possiamo saperle e sono sicuro che ha delle motivazioni”.


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