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Serie A, si salvi chi può: quante grandi all’inferno

Dopo otto giornate può essere tempo di piccoli bilanci nel campionato italiano in corso. Se la situazione in alta classifica risulta abbastanza chiara e delineata, oltre che in linea con le aspettative, quello che si scorge dando un’occhiata nei bassifondi della Serie A lascia stupiti e negativamente perplessi. Tantissime le grandi squadre in difficoltà, soprattutto sulla piazza genovese: ma non se la passano meglio anche Fiorentina e, soprattutto, Milan.

La situazione più complicata è senza ombra di dubbio quella delle squadre di Genova, ultima e penultima in classifica con 4 e 5 punti. Mai così male nella sua storia la Sampdoria, dall’anno della sua fondazione nel 1946: hanno entrambe già cambiato allenatore, con scelte diametralmente opposte. Usato sicuro e tanta esperienza per i doriani, che hanno chiamato in panchina Claudio Ranieri, capace già di strappare un punto importante in casa contro la “sua” Roma. Per il Genoa invece il post Andreazzoli è stato affidato all’ex Thiago Motta: una scelta drastica ed imprevedibile, per l’oriundo che sul curriculum fa registrare appena un’esperienza come allenatore delle giovanili del Psg.

Le quote retrocessione aggiornate vedono un passo indietro delle genovesi: Sampdoria in B piazzata a 3.50, il Genoa è invece dato a 3. La quota più bassa è quella del Lecce dato a 1.72, ma in crescita rispetto all’1.65 precedente all’ottimo pari in casa del Milan, strappato ben oltre il novantesimo. Calendario difficile per i salentini che sono però fuori dalla zona retrocessione in questo momento. Segue il Verona di Juric, squadra forse dalla rosa meno qualitativa del campionato, mentre esiste persino una quota retrocessione per il Milan, dato a 67.

Un dato che la dice lunga su quello che è stato il campionato sino a questo momento dei rossoneri, alle prese con l’ennesimo cambio in panchina degli ultimi anni, con Pioli che è subentrato a Gianpaolo dopo l’avvio disastroso del tecnico abruzzese. All’orizzonte per l’ex allenatore viola un durissimo calendario, con la Roma all’Olimpico da sfidare nella prossima giornata, per poi affrontare Lazio, Juve e Napoli.

Non se la passa meglio la Spal di Semplici, che dopo due ottime salvezze consecutive deve costruire un terzo consecutivo miracolo: qualche pesante assenza in estate fra partenze, come quelle di Bonifazi e Lazzari, oltre che per infortunio, su tutti quello di Fares che non rientrerà prima di febbrario.

Vive una situazione di stallo la Fiorentina, che dopo un inizio stentato nonostante alcune buone prestazioni, si è mostrata in ripresa pur faticando nell’andare in rete, con un solo gol nelle ultime due partite. La squadra di Montella deve capire che campionato intende e può fare, se a caccia del settimo posto utile per andare in Europa League a distanza di anni, o vivere un campionato anonimo come quello dello scorso anno, con il brivido finale della retrocessione.

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