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Serie A, Milan rimontato dal Lecce in pieno recupero: non basta la rete di Piatek

Dopo la sosta per via delle nazionali, l’ottava giornata di Serie A ha ripreso il via nella giornata di ieri con Lazio-Atalanta, Napoli-Hellas Verona e l’anticipo dell’Allianz Stadium tra Juventus e Bologna. In attesa del Monday Night tra Brescia e Fiorentina, che chiuderà questo ottavo turno, oggi scendono in campo tutte le altre.

L’ANTICIPO DELL’ORA DI PRANZO – È letteralmente una “pazza” Inter quella scesa in campo all’ora di pranzo al Mapei Stadium di Reggio Emilia. A sbloccare la partita ci pensa Lautaro dopo appena 2′ di gioco, poco dopo un destro di Berardi la rimette in parità. A ridosso di fine primo tempo, però, si scatena Lukaku che prima infila Consigli di destro e poi trasforma un calcio di rigore procurato dal Toro Martinez. Nel secondo tempo i nerazzurri (oggi in completo verde acqua, ndr) controllano la gara fino al poker firmato da Lautaro al 71esimo minuto, poi nel quarto d’ora finale vedono i fantasmi a causa dei centri di Djuricic e Boga arrivati in meno di 8′. L’Inter torna alla vittoria dopo il brusco stop contro la Vecchia Signora, distante ora una lunghezza.

LE PARTITE DELLE ORE 15 – Sampdoria e Roma, in una partita caratterizzata dagli infortuni di Cristante e Kalinic in casa giallorossa, non vanno oltre il pareggio. 0-0 il risultato finale, poche le occasioni salienti: per la formazione di Fonseca (oggi in tribuna per squalifica, ndr) è El Flaco Pastore, schierato sulla linea del centrocampo al posto dell’ex giocatore dell’Atalanta, a rendersi pericoloso. Dall’altra parte ci pensa Bonazzoli, entrato al posto di uno stanchissimo Bertolacci, ad impensierire la retroguardia ospite, ma Pau Lopez si fa trovare pronto e neutralizza il suo sinistro. Blucerchiati sempre ultimi della classe, Roma scavalcata dal Cagliari.

SAMPDORIA 0-0 ROMA: GRINTA BLUCERCHIATA. RANIERI FRA GLI APPLAUSI

Tra le mura amiche della Dacia Arena, l’Udinese porta a casa una preziosissima vittoria contro il Torino. A decidere la gara, un tap-in di testa a porta vuota di Stefano Okaka: Toro sorpreso da un errore in disimpegno di Verdi che da il là alla manovra friulana. Nel secondo tempo gli ospiti provano a rifarsi con un colpo di genio di Belotti, ma sulla sua rovesciata trova un Musso attento. Nel finale accade di tutto: la squadra di Mazzarri sfiora il pareggio con un sinistro insidioso di Iago Falque (entrato al posto di Verdi, ndr), i padroni di casa il raddoppio con Rodrigo De Paul. L’Udinese, con la vittoria di oggi, raggiunge proprio i granata a quota 10 punti.

Il Cagliari di Maran vince e convince contro la SPAL: lo fa con una prestazione fatta di idee, carattere e forza. Nainggolan trova il primo centro della stagione con una conclusione dai trenta metri che battezza il sette, Faragò (rientrato oggi dopo il recupero dall’operazione all’anca, ndr) si iscrive al referto nel secondo tempo mettendo in cassaforte la gara. I tre punti di oggi portano i sardi al quinto posto in classica, a due lunghezze dalla zona Champions.

LA PARTITA DELLE 18 – Clicca QUI per la diretta testuale di ParmaGenoa

LA PARTITA DELLE 20.45 – Esordio incolore per Stefano Pioli sulla panchina del Milan, andato in vantaggio per due volte e sempre rimontato dai salentini di Liverani. Il primo tempo è di marca rossonera, con un Diavolo reattivo su ogni pallone e fin dai primi minuti volenteroso di iscriversi per primo al referto: al 20esimo, difatti, Calhanoglu firma il vantaggio con un destro. 1-0. Nel secondo tempo i padroni di casa calano contribuendo così all’uscita del Lecce che pareggia con Babacar, il quale ristabilisce in rete il calcio di rigore (assegnato dopo un VAR review che ha evidenziato il fallo di mano di Conti) parato da Donnarumma. A questo punto Pioli decide di giocarsi la carta Piatek (al posto di Leao), poco dopo autore del 2-1. Nel finale, però, ancora una volta, il Lecce rimonta: il 2-2 arriva da un pregevole sinistro di Calderoni. I salentini tornano a fare punti al “Meazza” dopo 19 anni, Milan nella parte destra della classifica.


Milik indica la via e rilancia il Napoli. La Juve soffre ma è ancora in testa

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