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Biraschi: “Genoa una seconda famiglia. Quest’anno ci vogliamo rifare” – AUDIO

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A parlare della prossima stagione e delle prime sensazioni dal ritiro di Neustift ora tocca ai veterani. A presentarsi ieri è stato Davide Biraschi, che ha rilasciato una lunga intervista comparsa questa mattina anche su Secolo XIX e Telenord.

Sul proprio futuro:

“Lo spero, e sicuramente rimarrò qua. È il quarto anno che sono al Genoa e mi sento parte di questa grande famiglia. Per adesso non c’è stato niente, penso solo al Genoa”.

Sul gruppo, in particolare la difesa:

“
La difesa è rimasta quella dell’anno scorso e ci siamo rinforzati con Zapata. Siamo contenti e lo stiamo aspettando. Il reparto difensivo è molto forte. Poi abbiamo Criscito che è un altro giocatore di grande esperienza: ci ha dato una grande mano dal punto di vista mentale. Sappiamo tutti le grandi qualità di Romero, mentre Zapata è un giocatore di esperienza che ci darà una mano”

Su mister Andreazzoli e le novità:

“Questi primi giorni sono stati di studio: abbiamo visto che al mister piace molto giocare palla a terra e non piace buttarla via. È un tipo di calcio a cui ci stiamo abituando e su cui stiamo lavorando. Ci possiamo divertire se lo seguiamo“.

Sulla scorsa stagione:

“La scorsa stagione ha avuto una storia a sé. Siamo partiti bene e poi abbiamo avuto una decrescita: per fortuna ci siamo salvati, ma quest’anno ci vogliamo rifare. È stata un’annata un po’ particolare: è andata bene all’inizio e poi c’è stato un periodo un po’ di confusione perché quando inizi a non vincere iniziano a crearsi un po’ di malumori e problemi. Tutta la squadra si è fatta coinvolgere in questo vortice. Poi, per fortuna con le unghie e con i denti ne siamo usciti. Era una situazione quella che non meritavamo.

L’anno scorso c’era un blocco mentale: quando non vinci ti fai tante domande. L’errore della poca esperienza è stato quello, di una mentalità non abituata a vincere ogni partita. Quello che abbiamo tirato fuori nel finale però è stato importantissimo: la voglia di salvarsi e far vedere quello che siamo”.

Foto TanoPress

Sui nuovi arrivi:

“Mi ha colpito molto Pinamonti. È molto giovane, ma in lui ho visto grande forza fisica e voglia di mettersi in gioco. Può darci una mano, soprattutto sotto porta dove lo vedo molto freddo. Abbiamo appena iniziato. Rovella è un ragazzo molto interessante che viene dalla Primavera. La Serie A è uno step superiore al campionato Primavera, ma con le sue qualità potrà fare bene”.

Sul Genoa e cosa sia per lui questa squadra e farne parte:

“Per me il Genoa è una seconda famiglia, non riesco a vedermi da nessun’altra parte, adesso come adesso. Prima c’è Roma, che è casa mia, e poi c’è il Genoa. Sono contento qui e non mi vedo da nessun’altra parte”.

Sul rapporto con Criscito:

“Siamo due ragazzini, due fratelli. Ci siamo capiti subito. Siamo due ragazzi assai simili, lo vedo come un fratello perché anche nei momenti di sconforto, dove ho fatto quelle due partite fuori viste da me come una bocciatura, lui mi è stato vicino. Queste cose le apprezzo e le guardo. È riuscito a dare quell’esperienza in più e quella mentalità vincente che a volte mancava. È una grande persona e un grande capitano che fa bene a questo gruppo“.

Su una possibile concorrenza con Zapata:

“Sono sempre a disposizione di mister e squadra: dove vorranno farmi giocare, sono a disposizione. Sono contento di questa concorrenza che c’è in difesa: è un bene per il Genoa. Siamo tutti costretti e obbligati a dare qualcosa in più se vogliamo meritarci il campo. È una sana competizione fra i giocatori ed è giusto che ci sia”.

Su un riscatto rispetto alla scorsa stagione: 

“Abbiamo assolutamente voglia di rivalsa. Peraltro abbiamo visto che il mister ha grandi idee, dobbiamo seguirlo e riscattarci dall’anno scorso che è stato di sofferenza e abbiamo voglia di dimostrare quello che siamo veramente”.

Su Sanabria:

“È un bravissimo ragazzo, deve prendere fiducia, ne ha bisogno e ha grandissime qualità. Forse è il ragazzo con più tecnica qua dentro. Ha bisogno di quella scintilla e di quella continuità che lo farà diventare un grande campione”.

Sulla posizione di Pandev in cabina di regia:

“Il mister ha deciso di fare due moduli diversi in campo per dare l’opportunità di far giocare tutti. Poi Pandev, con la qualità che ha, può giocare in tutti i ruoli: basta che gli dai il pallone e puoi stare tranquillo“.


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