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Scritto nel destino, tatuato sulla pelle. La rivincita di Sturaro

Dammi solo un minuto. Un minuto, quello che è bastato a Stefano Sturaro per riconquistare e prendere per mano uno stadio, addobbato a festa per l’arrivo dei marziani e Cristiano Ronaldo ma infervoratosi solamente di fronte alla grinta messa in campo dal Genoa. Aquì tambièn tenemos huevos. L’ingresso in campo, il controllo orientato e un colpo a girare che beffa Mattia Perin e la Juventus campione di tutto sotto la Gradinata Nord, quella che per anni è stata di entrambi. Come passa il tempo. Il gol peraltro arriva dalla stessa zolla su cui capitan Criscito aveva disegnato, qualche settimana prima, un bolide decisivo per battere la Lazio. Di ritorno in ritorno, un’emozione dietro l’altra. Del resto “di emozioni si vive” ha sostenuto più volte Cesare Prandelli, decisivo e chirurgico anche nella gestione del centrocampista sanremese: rigenerato a forza di corsa e calci con la Primavera, rientrato carico e cinico contro la ex appena lasciata.

RITORNO AL FUTURO – Il 31 gennaio del 2015 una deviazione di Tatarusanu gli negò la gioia di un gol al sapore di addio, che poi sarebbe diventato solamente un arrivederci, nell’ultima partita prima di salutare tutti e vestire il rigido gessato bianconero. Buona parte dello stadio aveva organizzato uno sciopero del tifo, a cui aderì anche il presidente Preziosi, motivato da recenti torti arbitrali. Gli spalti rimasero a lungo semideserti, tutto il contrario rispetto alla polveriera rossoblu di questo pomeriggio. Ma c’è di più: Rizzoli, infortunatosi nel corso della gara, venne sostituito dal primo assistente Di Bello, direttore di gara nel 2-0 appena sfornato. Corsi e ricorsi storici.

“Un giorno sarebbe bellissimo tornare” aveva persino sussurrato in sala stampa, tra la commozione di Gasperini e qualche sospetto di cliché. Quel giorno è arrivato, quattro anni dopo, e la trama è scritta un po’ dappertutto. Sul web, in radio, domani mattina sulla carta stampata. Forse anche nel suo destino, oltre che sulla pelle. Il messaggio lanciato da Stefano Sturaro, che alle poche parole ha fatto seguire immediatamente i fatti, risuona ancora nelle orecchie della gente. La sua gente.

Sturaro: “Solo qui c’è questa grande passione. Contento del gol sotto la Nord – AUDIO

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