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Chievo-Genoa, partita tra difese perforabili. Cinque risultati utili di fila mancano da 4 anni

Equilibrio perfetto nella città di Giulietta e Romeo, leggero vantaggio gialloblù all’ombra della Lanterna. Possiamo riassumerla in quattordici parole la storia delle sfide fra Genoa e Chievo in campionato. Sono 16 gli scontri diretti a Verona, dai quali emerge un bilancio stabile: 6 vittorie per ciascun club, 4 segni X, 13 gol marcati dai padroni di casa, 12 dai giocatori in trasferta.

In totale, dai 33 scontri diretti fra Serie A (21) e cadetteria (12), i clivensi comandano di una lunghezza sul fronte delle affermazioni (13-12) e di due per quanto riguarda il conteggio delle segnature (38-36). Un margine frutto delle esibizioni in trasferta.

Al Bentegodi, stranamente, il punteggio più ricorrente è lo 0-1. È comparso già in 5 occasioni. L’ultima proprio la stagione scorsa quando man of the match si rivelò Diego Laxalt. Un girone fa, all’andata, c’era scappato un 2-0 per i rossoblù con le firme di Piatek e Pandev. Successo che ha portato a quota tre i risultati utili di fila del Genoa nei confronti del Chievo (2 successi più l’1-1 del Ferraris nel 2017/2018).

Qualche indicazione dalla classifica all time di Serie A. Grifone a 598 punti raccolti in trasferta grazie a 145 vittorie più 259 pareggi dal 1929/1930 in poi. Mussi volanti con 99 match persi fra le mura di casa: il primo per 0-3 contro la Roma il 22 dicembre 2001, l’ultimo ancora per 0-3 contro la Roma l’8 febbraio 2019.

Tornando allo stato di forma dobbiamo segnalare come Chievo-Genoa rappresenti la sfida fra le peggior difese casalinga, quella gialloblù, e da trasferta, quella rossoblù, della Serie A 2018/2019: rispettivamente 24 e 26 gol incassati.

I tecnici di Genoa e Chievo hanno colto due successi a testa nei loro scontri diretti. Curiosamente i primi due in ordine di tempo a favore dell’attuale rossoblù, nel 2007/2008 1-2 in Parma-Fiorentina, nel 2008/2009 2-1 in Fiorentina-Chievo. Mentre gli ultimi due hanno riguardato il gialloblù, entrambi nel 2009/2010, Chievo-Fiorentina 2-1 e Fiorentina-Chievo 0-2.

Unica differenza che emerge dal rendiconto? La rintracciamo nel computo delle marcature. Le squadre di Prandelli ne contano 5, quelle di Di Carlo 6. Sono un bel po’ di più, al contrario, gli incroci fra il mister di Orzinuovi e i mussi volanti: ben 16.

Di queste sfide, 4 sono andate in scena in cadetteria e, fra l’altro, in occasione di derby cittadini e regsfid,ionali (2 dalla panchina dell’Hellas, altre 2 alla guida del Venezia), mentre le restanti 12 hanno avuto per palcoscenico la Serie A (ma hanno visto coinvolti solo 2 club: Parma, in 4 occasioni, e Fiorentina, in 8).

Curiosità: troviamo 1 solo pareggio nei testa a testa fra Prandelli e il Chievo e risale al 1998/1999, in occasione del primo scontro diretto, 0-0 con l’Hellas. Ammontano a 12 i match fra Di Carlo e il Genoa, sempre disseminati fra A e B.

Da segnalare che i più recenti risalgono al 2014/2015 guidando il Cesena e al 2013/2014 col Livorno. In entrambi i casi fu successo per il Grifone.


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