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Roma 3-2 Genoa, non bastano Piatek e Hiljemark. Impietosi Di Bello e VAR

Il posticipo serale fra Roma e Genoa non sarà l’ultima partita di questo sedicesimo turno, che si chiuderà fra lunedì e martedì con le gare Atalanta-Lazio e Bologna-Milan. Sarà, tuttavia, una gara importante per il destino delle due squadre. Prandelli promette battaglia e auspica di poter cominciare a vedere applicati i dettami del suo gioco, dagli esterni propositivi alla costruzione del gioco dal basso. Di Francesco, dal canto suo, vede la sua panchina scottare e ha sottolineato la grande voglia di rivalsa dei suoi calciatori dopo la brutta prestazione di Plzen. Il Genoa non ha mai vinto all’Olimpico contro la Roma nei precedenti 52 incontri coi giallorossi: soltanto il rossoblu Aguilera aveva espugnato nel 1990 lo stadio “Flaminio” con un gol in contropiede.


NOTIZIARIO 

Leggerissima pioggia sullo stadio “Olimpico” sin dalle ore 17 di questo pomeriggio. Il pubblico non è quello delle grandi occasioni (record negativo di affluenza con 27mila presenze, ndr) e si percepiscono 9 gradi centigradi. Le due squadre sono in campo per il riscaldamento a meno di mezz’ora dal fischio d’inizio. Pochi striscioni (in curva Sud rovesciati in segno di contestazione, ndr) e poco pubblico all’Olimpico per quest’ultima gara domenicale del 16esimo turno di campionato. Arbitrerà Di Bello della sezione di Brindisi, al VAR il padovano Chiffi. Gli assistenti saranno Di Vuolo e Tasso, quarto uomo Giua, AVAR il signor Mondin.


PRIMO TEMPO

All’annuncio delle formazioni, fischi per tutta quella del Genoa, compreso mister Prandelli e tutta la squadra della Roma. Il giovane Zaniolo l’unico non fischiato dalla curva Sud. Indifferente il resto dello stadio. Un lungo applauso per De Rossi, tornato in panchina, e fischi vigorosi per il tecnico giallorosso. Ci saranno dieci minuti di silenzio per protesta contro gli ultimi risultati della Roma.

Lunghissimi fischi accompagnano l’ingresso in campo delle due squadre, in particolare quello della Roma. Clima di piena contestazione all’Olimpico. Sarà Biraschi il capitano del Genoa nella sua città. Rossoblu in tenuta bianca a bande rosse e blu che attaccheranno da sinistra verso destra. Padroni di casa in tenuta giallorossa.

Calcio d’inizio battuto dal Grifone e partita che inizia alle ore 20:32 con qualche minuto di ritardo. Al primo minuto Lazovic subito pericoloso sulla sinistra e bravo nel tenere in campo di testa un pallone servitogli da Zukanovic. Entrato in area, l’esterno serbo calcia sul fondo schiena di Piatek. Roma che cercherò sul ribaltamento di fronte di rendersi pericolosa, ma ottima chiusura di Zukanovic.

Il falso centravanti della Roma è il giovane Nicolò Zaniolo, supportato da Kluivert a sinistra e Under a destra. Dall Curva Sud cori di contestazione per Pallotta e Baldissoni. Genoa pericoloso sulla sinistra approfittando di un pallone strappato a Florenzi nella metà campo rossoblu: Bessa innesca la ripartenza, Kouamè la orchestra in verticale con Piatek. Nessuno vede in mezzo Hiljemark, se non quando è troppo tardi e Olsen può comodamente farla sua. Siamo al quinto di gioco.

Al nono minuto ghiotta occasione per il Genoa con il terzo sfondamento di Lazovic sulla sinistra e il servizio centrale per Piatek, contrastato da Fazio al momento del tiro. Al decimo di gioco entrano nel settore ospiti i tifosi del Genoa intonando diversi cori e animando la gara anche sugli spalti. Si interrompe anche il silenzio della curva sud giallorossa. Un buon Genoa in questa prima fase della gara, attento difensivamente e preciso nelle ripartenze mancando talvolta nell’ultimo passaggio.

Al 12esimo ammonito Zukanovic che ferma fallosamente su Under. Al 14esimo ennesima galoppata di Lazovic su Florenzi, ma cross teso in area poco preciso e telefonato per Olsen. Il Genoa aveva riempito l’area con almeno un quartetto di calciatori. Al quarto d’ora primo corner della gara per la Roma: colpirà Fazio spedendo alto sulla traversa.

Al 17′ errore gravissimo del portiere giallorosso Olsen che sul tiro del connazionale Hiljemark dai 25 metri para in presa bassa, ma vede il pallone sgusciare sotto le proprie gambe e dirigersi verso la linea di porta. Piatek si avventa sulla sfera e la insacca. Genoa in vantaggio all’Olimpico, centravanti polacco nuovamente capocannoniere solitario della Serie A. 

Al 20′ secondo angolo a favore della Roma, da cui non scaturiranno problemi per la porta difesa da Radu. Un minuto più tardi Genoa che proverà a raddoppiare ma senza esito. I giallorossi, che al 22esimo battono il terzo tiro dalla bandierina, insistono soprattutto sulla fascia destra. Al 24esimo un potente destro da centro area di Fazio dà solo l’illusione del gol ai tifosi giallorossi. Roma pericolosa e precedentemente neutralizzata nel poter battere in porta di testa da pochi metri da una chiusura di Sandro.

Al 28esimo ci prova Bessa da fuori area di prima intenzione su assist di Piatek: destro che gira terminato però alto sulla traversa. Alla mezz’ora, invece, un fallo di Zukanovic su Cengiz Under a ridosso della linea di fallo laterale, sulla destra, permette alla Roma di usufruire di una punizione pericolosa. Quello di Zaniolo è un assist di tacco perfetto per Fazio, sinora il più pericoloso della Roma, che tutto solo in area calcia di prima intenzione battendo Radu. Gara in parità al 31′ di gioco. 

Al 32esimo primo corner per il Genoa dalla destra, che risponde subìto al pareggio giallorosso. Il cross è sul primo palo, l’assist di Sandro per Hiljemark che scarica un potente destro che batte Olsen. Al 33′ di gioco il Grifone si riporta in vantaggio. 

Dopo il nuovo vantaggio del Genoa, la squadra giallorossa crea due occasioni senza concretizzarle: prima con Under, poi con un inserimento di Florenzi che però scarica fra i guantoni di Radu, ben contrastato dalla retroguardia rossoblu.

Al 40′ altra insidiosa punizione a favore della Roma, questa volta dal versate opposto rispetto a quello da dove era scaturito il gol del pareggio. Battuta affidata al sinistro di Kolarov, meno preciso che in altri frangenti. Al termine dell’offensiva, il pallone verrò comodamente recapitato fra le braccia del portiere rossoblu.

Al 44esimo, a venti secondi da fine primo tempo, il Genoa perde l’ennesima occasione per chiudere la prima frazione in avanti e permette a Kluivert, con un bel destro ad incrociare, di pareggiare la sfida. Zukanovic, già ammonito, fa poca opposizione sull’imbucata centrale dell’olandese al suo primo centro in Serie A. Di Bello fa giusto esultare, poi manda le squadre negli spogliatoi.


SECONDO TEMPO

Riparte la seconda frazione senza cambi e al 46′ è subito occasione giallorossa: Florenzi sfonda sulla destra e ribadisce in area. Radu respinge centralmente e Under, che si avventa sul pallone sparando alto. Occasione clamorosa a cui seguirà il giallo comminato a Zaniolo per fallo su Bessa.

Al 49esimo il Genoa riesce a passare nuovamente avanti con Lazovic, che calciando di destra a girare in area impegna Olsen, il quale compie l’ennesimo errore e vede depositarsi il pallone in porta. La posizione di Piatek ad inizio azione viene rivista al VAR dall’arbitro Di Bello. Arbitro che, confortato da Chiffi su un offside veramente millimetrico, assegnerà punizione e fuorigioco privando il Genoa del terzo vantaggio.

Si accende la sfida dell’Olimpico coi giallorossi che dal VAR ricevono un’iniezione di fiducia. Al 52esimo manca un’ammonizione per Manolas che entra fallosamente su Kouamè a centrocampo sotto gli occhi del quarto uomo. Partita apertissima: entrambe le squadre vogliono giocare per vincere e manca oltre mezz’ora alla fine.

Nel Genoa, al 57esimo, si prepara Pedro Pereira che sostituirà l’ammonito Zukanovic. Intanto al 58esimo è terzo gol per la Roma che riesce a chiudere indisturbata un triangolo Cristante-Kluivert-Cristante, col numero 4 giallorosso che, perso nella marcatura da Sandro, può concludere da posizione centrale e con potenza verso un incolpevole Radu. Al 64esimo secondo cambio rossoblu: fuori Sandro, dentro Rolon. Al 67esimo terza sostituzione di Prandelli: uscirà Romulo per fare posto a Pandev.

La squadra rossoblu passa a quattro in difesa, con Bessa mezzala sinistra e Pandev dietro le due punte Kouamè e Piatek. Si parla di un 4-3-1-2 con Rolon a cui vengono affidato compiti di regia. Al 75esimo Santon rileva Cengiz Under.

Al 76esimo girata in area di rigore di Piatek che impegna centralmente Olsen, questa  volta attento a farla sua con sicurezza. Il Genoa non sta mollando, però la Roma si è maggiormente coperta con un 4-4-2 e la squadra rossoblu, se non fraseggia in velocità, diventa prevedibile. Al 79esimo fuori anche Kluivert, dentro Patrick Schick accolto dai fischi della curva sud. 

All’83esimo palo clamoroso della Roma ancora con Cristante, che avrebbe potuto ribadire in gol un disimpegno di Radu su tiro di Zaniolo. All’86esimo ci prova Piatek innescato da Bessa e non in fuorigioco: il suo tentativo di destro non è abbastanza angolato e diventa preda di Olsen. All’87esimo, intanto, giallo per Schick che regala una punizione dalla destra per il Grifone. Azione insistita dei rossoblu ma la grande densità in area di rigore da parte delle maglie giallorosse intercetta la conclusione finale di Piatek.

All’88esimo l’occasione maggiore del Genoa in questa seconda frazione: Lazovic sfonda sulla sinistra e serve a rimorchio l’accorrente Pandev. Mancino deciso e potente per il numero 19 rossoblu, che spedisce però altissimo da pochi metri. Poteva essere la chance del pareggio. Saranno cinque i minuti di recupero.

Assedio finale del Genoa che trovi due angoli e cerca di recapitare cross in area dove la presenza, in termini di centimetri, è favorevole ai giallorossi che rigettano sempre il pallone fuori dall’area. Al 48esimo ammonito Rolon, al 49esimo Di Bello non assegna penalty sulla spinta di Florenzi ai danni di Pandev in quella che sarebbe l’ennesima offensiva rossoblu. La valutazione in sede VAR c’è, ma Chiffi non ravvisa nulla.

Il Genoa mostra di avere le solite armi per fare male, mancando nell’ultimo passaggio e nella gestione dei momenti chiave della gara. Questa problematica interna è acuita dall’ennesima arbitraggio insufficiente di un fischietto che incrocia la sua strada con quella del Genoa. Il rigore di Florenzi su Pandev è netto, almeno quanto i dubbi sul gol annullato al Genoa per un tallone di Piatek. Genoa che manca ancor l’appuntamento coi tre punti ed esce tra gli applausi del suo pubblico. Roma che approfitta delle pause rossoblu e nulla più nel clima tiepido dell’Olimpico. 

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