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Genoa-Napoli, le statistiche: exploit di ripartenze e record negativo di punti persi

Se difficile appariva commentare il 5-0 subito dall’Inter, diventa quasi impossibile farlo con una gara double face come quella contro il Napoli. Prima calcio – e neppure dei più deprecabili -, poi pallanuoto sul terreno di gioco del Ferraris. Coi “se” e coi “ma” non si è mai fatta la storia, tuttavia il Genoa ha perso una partita che conduceva con merito avendo impostato la sfida su contenimento (baricentro medio sotto i 42 metri e squadra stretta in meno di trenta metri, per l’esattezza 26,52) e ripartenze, riproponendo quel fondamentale del lancio lungo a scavalcare le difese avversarie che tante volte aveva mandato in porta Kouamè o Piatek.

Nessuno può dire se un terreno di gioco normale avrebbe raccontato di un’altra gara. Quel che è certo è che il 2-1 finale restituisce un dato emblematico sulla tenuta del Genoa 2018/2019: i rossoblu sono la formazione in Serie A ad aver perso più punti da situazione di vantaggio (11). Si parte dalla trasferta di Reggio Emilia e si finisce coi due KO interni con Parma e Napoli e col pareggio con l’Udinese al Ferraris.

Il Genoa, che proprio sul difendersi e ripartire aveva impostato la gara col Napoli e non sul giro palla, aveva capito che difendere il vantaggio sarebbe stato importante e così stava facendo, venendo salvato da un miracoloso Radu, da un palo di Insigne e crollando nella percentuale di passaggi riusciti, la più bassa da inizio campionato (65%) perché condizionata da quella porzione di gara in cui il pallone circolava tutt’altro che fluidamente, dal 58′ al triplice fischio. Ma in questa stagione non è un’assoluta novità per il Genoa concedere il possesso agli avversari e puntare su altre armi: i dati forniti da WhoScored dicono infatti che il Genoa, da inizio campionato, è quartultimo per possesso pallone (45,6%) dopo Frosinone, Bologna e Parma.

Il realismo di un campo annacquato ha colpito anche i partenopei: anche per Ancelotti è stata la peggiore partita in termini percentuali sul possesso (83% passaggi riusciti). Partita nella quale i partenopei hanno compensato questo calo di precisione grazie alla prima frazione di gioco in cui hanno tenuto il pallone sei minuti in più del Grifone.

Le ripartenze, invece, sono tornate ad aumentare per il Genoa. La gara col Napoli è stata quella dove se ne sono collezionate il numero maggiore: 27 come contro Chievo e Parma. Considerato che nella seconda frazione se ne ricordano due “frenate” dalle piscine disseminate per il rettangolo verde, è molto probabile che la maggioranza di questi ribaltamenti di fronte si sia verificata nel primo tempo, poi chiuso in vantaggio.

Concludendo coi dati dei singoli calciatori rossoblu (anche in questo caso condizionati dal secondo tempo e da prendere con le pinze), emerge il numero di palloni toccati da Criscito, rientrato dalla squalifica e tornato subito il giocatore a smistare più volte la sfera (49). Lo seguono Lazovic (46), Kouamè (44) e Bessa (42). L’italo brasiliano, oltre ad essere il più preciso dei rossoblu in fase d’impostazione, è quello ad aver macinato più chilometri (11.437) seguito dalle due punte, Piatek e Kouamè, a testimonianza ancora una volta di quanto la squadra intera si sia sacrificata in ripiegamento per contenere la manovra del Napoli e difendere il vantaggio. Ora arriva il derby: Juric, confermato dalle parole di Preziosi e Perinetti, farà cinquanta sulla panchina rossoblu e andrà alla ricerca della sua decima vittoria da allenatore del Genoa.

LE STATISTICHE DI GENOA-NAPOLI GENNAP


I NUMERI DI JURIC DA TECNICO DEL GENOA IN CAMPIONATO (aggiornati alla 12° giornata della stagione 2018/19)

I NUMERI DEL GENOA 2018/2019 (aggiornati alla 11° giornata della stagione 2018/19)


Genoa, Preziosi all’Ansa: “Ampia fiducia a Juric”

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