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Occhi al Pio: principi del 3-4-3 e fase offensiva

Allenamento pomeridiano al Pio Signorini. Venti gli spettatori, compresi 3 giornalisti. Importante da parte dei cronisti seguire gli insegnamenti tattici di Juric ma fondamentale percepire la reazione del gruppo, dello spogliatoio dopo il giro di sconfitte. Tutto positivo: i ragazzi continuano ad aver grande fiducia in Juric anche non vincendo e impegnandosi molto, non solo nella corsa ma anche nell’apprendimento delle spiegazioni tattiche. Spirito tranquillo da parte di tutti, condizione essenziale per imboccare la strada giusta e uscire dal tunnel. In tutti c’è la consapevolezza che qualcosa cambierà.

Nella foto, Beghetto prima di un passaggio in direzione di Miguel Veloso 
Allenamento iniziato con il quadrilatero sulle quattro bandierine del calcio d’angolo e allunghi da un quadrato all’altro. Esercizio per affinare lo stop con un piede e giocarlo con l’altro nonché per la circolazione del pallone. La seconda e terza esercitazione sono invece state dedicate ai principi della fase offensiva con costruzione dal basso per superare il primo sbarramento avversario, pressing sui difensori svolto in una parte dell’allenamento dallo staff del Pirata e ricerca della verticalità appena possibile. Si sono rivisti i cambi campo per ampiezza per poi andare al cross e al tiro in porta. Esercizio svolto con partenza dal cerchio del centrocampo con due squadre che si alternavano nel lavoro composte da 10 calciatori, con ruoli ben definiti: difensori, centrocampisti, esterni e punte, con i portieri impegnati tra i pali.

Nella foto, Juric vigila sullo svolgimento di un esercizio durante l’allenamento di questo pomeriggio
Il terzo esercizio ad elastico fatto di allunghi con il pallone di cento metri tra sagome con cross, combinazioni di gioco e tiro ha visto impegnati i difensori, i centrocampisti e, tra gli attaccanti, solo Pandev e Simeone. Gli altri in palestra.

Juric controllava i dettagli di ogni esercizio cercando di dare ai calciatori gli strumenti ideali per la migliore scelta della transizione della sfera. Dagli esercizi si sono notati i progressi di Morosini e Beghetto dopo un mese di allenamenti con il Pirata. Il migliore della Serie B dello scorso bravo nel controllo e palleggio del pallone, oltre a sapersi muoversi tra linee e sagome come vuole Juric creando combinazioni di gioco con finte ed aperture sugli esterni. Beghetto sempre più Gregorio Basilico degli anni 80’: sempre calibrati tutti i cross dalla sinistra tenendo il pallone rasoterra e arrivando di corsa sulla linea di fondo. Da segnalare come in vari momenti Beghetto sia stato preso sotto l’ala da Raffaele Palladino, subito pronto a spiegargli al meglio che movimenti fare.

Nella foto, Palladino prodigo di consigli nei confronti di Andrea Beghetto, girato di spalle
Menzionati Morosini e Beghetto perché ancora non sono stati utilizzati, ma tutti hanno svolto un buon lavoro, compresi Cataldi e Hiljemark. Quest’ultimo bravo nel centrare la porta. Veloso e Rigoni hanno svolto le prime due esercitazioni, dopo sono andati in palestra con gli altri che non hanno partecipato alla terza. Biraschi ha fatto invece allunghi e scatti sotto la Tribuna: non ci sarà con il Napoli. Brivio ha corso lungo il perimetro del terreno di gioco.


Taraabat dopo un’ora di allenamento ha lasciato il terreno di gioco con il Prof. Gatto. Si aspettano notizie dalla società. Ntcham continua intanto ad essere bersagliato dalla sfortuna: appariva recuperato non solo tecnicamente negli spezzoni giocati con Fiorentina e Sassuolo, invece dovrà stare ai box qualche giorno per un edema al bicipite femorale.

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