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Serie A, l’analisi della 16° giornata

La sedicesima giornata di campionato va in archivio con il panettone mangiato da tutti gli allenatori, accese le luci dell’Albero di Natale e quelle del Presepe. Per la Juventus su tutti: la cura Spalletti funziona. Fiorentina alla prima vittoria in campionato, con l’aiuto di altri. Al Torino di Cairo e alla sua truppa di amici delle redazioni va invece il puntale delle massime punizioni. Dolce la mostarda della Cremonese di Nicola per il pareggio con Sarri, duro il torrone per Cagliari e Pisa. Senza uvetta, canditi e pinoli il pandolce del Vecchio Balordo, che spera di farlo diventare “alla genovese” nei primi giorni di calciomercato e non nei saldi finali.

Difficile festeggiare per la classe arbitrale: gli errori continuano. Il più clamoroso quello di Abisso e del VAR Gariglio in Genoa-Atalanta, non correggendo il cartellino giallo al giocatore della Dea che ha colpito Frendrup. Nessuna cronaca lo ha riportato: basta tornare al 72’ della gara per rivedere tutto.

A movimentare ulteriormente il quadro anche il designatore Rocchi, presente al 90’ del sabato, che ha giustificato i falli di mano senza che nessuno dei presenti gli abbia chiesto se il Regolamento, alla regola 12 “falli e scorrettezze”, sia ancora valido. Saranno le posture dei difensori a decidere le massime punizioni, non la volontarietà e soprattutto il toccare intenzionalmente il pallone con mano o braccio, compreso il movimento dell’arto verso il pallone.

Lazio-Cremonese 0-0
Lotito e Sarri falliscono la caccia al sesto posto. Pensavano di passeggiare contro Nicola, ma la Cremonese ha messo in mostra organizzazione e lucidità, bloccando l’attacco laziale. I romani si sono lamentati per due rigori non concessi, ma dubbi. Sarri senza mezzi termini: “Dal mercato segnali di fumo”. Non è solo: tanti allenatori aspettano la Befana in silenzio.

Juventus-Roma 2-1
Il filosofo di Certaldo Spalletti ha faticato nelle prime settimane dopo il subentro a Tudor, ma si è preso la Juventus portandola a ridosso della zona Champions. Gasperini non è in crisi, ma allo Stadium ha mostrato poche idee e poco coraggio: buon possesso palla, sterile davanti, con il falso nove Dybala sovrastato da Bremer e il centravanti Ferguson che almeno non dava punti di riferimento. Natale colorato di bianconero: vittorie contro Bologna e Roma, entrambe avanti in classifica.

Cagliari-Pisa 2-2
Pareggio che conforta il Pisa di Gilardino in zona Cesarini, evitando la quarta sconfitta consecutiva. Il risultato serve di più ai sardi, che tengono i rivali a quattro punti. Cagliari male nel primo tempo, sotto nel punteggio; nella ripresa, spinto dalla rabbia dei tifosi, ribalta la gara permettendo però ai toscani di pareggiare con merito. Pisacane in difficoltà: una sola vittoria nelle ultime 12 giornate.

Sassuolo-Torino 0-1
Il Sassuolo è squadra da trasferta: in casa non riesce a fare gioco. Il Torino ne approfitta e porta sotto la Mole tre punti importanti, ancora su rigore. Nel finale Muric nega il raddoppio, mentre Baroni gongola in panchina.

Fiorentina-Udinese 5-1
Prima vittoria viola: Vanoli mangerà il panettone. Decisivo Okoye, portiere discusso anche per il fallo di mano, ricordando la squalifica della scorsa stagione. Per la Fiorentina è la prima nota lieta dell’anno: saranno le prossime gare a certificare l’uscita dalla crisi. Udinese brillante col Napoli, irriconoscibile con la viola: anche in inferiorità numerica si poteva fare di più.

Genoa-Atalanta 0-1
Tutte le cronache, politiche e sportive, certificano che la sconfitta del Vecchio Balordo è immeritata. Stoico il Genoa, capace di giocare e resistere meglio della Dea per quasi 90’ in inferiorità numerica. L’organizzazione di De Rossi ha vanificato il fraseggio sterile dell’Atalanta, sigillando gli spazi e lasciando pochi margini a una Dea opaca. Palladino, per la terza volta in stagione, parla di “vittoria sporca che ci permette di giocarcela con tutti”. Speriamo che a freddo si celebri la prestazione del Genoa come un regalo sotto l’Albero di Natale, considerando un solo tiro in porta atalantino in superiorità numerica. Grifone all’ottava sconfitta stagionale, molte maturate per errori propri, ma affrontando il momento con cuore, intensità, pressione, personalità e tante occasioni create.

La speranza è rivedere tutto questo sotto il Cupolone contro Gasperini, anche con il numero uno e il numero dodici ai box, senza togliere nulla al terzo portiere Sommariva, giustificato in pieno da De Rossi.

Restano da recuperare Napoli-Parma, Inter-Lecce, Verona-Bologna e Como-Milan, con le squadre impegnate nella Supercoppa Italiana a Riad: gare rinviate al 14 e 15 gennaio 2026.


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