La Badia di Sant’Andrea, che due mesi fa ha aperto i suoi battenti alla città, è diventata subito un centro catalizzatore di eventi legati ai giovani sportivi e calciatori, sospinta dalla sua storia e dal fatto che sia il convitto sportivo più antico d’Italia.
Lo testimoniano eventi recenti come il Golden Boy di Tuttosport, ma anche la tavola rotonda “Sport4Right: cultura della sicurezza, valore dello sport” andata in scena questa mattina. La giornata di formazione e sensibilizzazione è stata promossa e organizzata dal Comitato Safeguarding del Genoa CFC insieme a Terre des Hommes. Ma vediamo più nel dettaglio di che si tratta.
“L’evento di questa mattina e i moduli formativi del pomeriggio costituiscono un’occasione straordinaria per mettere al centro la protezione dei minori nel contesto sportivo e per sensibilizzare operatori e atleti sulle attività di prevenzione svolte in favore dei nostri giovani – è stata la premessa di Luca Lupària, Presidente Comitato Safeguarding Genoa CFC – La società Genoa, fin dall’approvazione della normativa di settore, è stata in prima linea nella tutela della sicurezza e del benessere dei tesserati, anche sul fronte della formazione. Il Comitato Safeguarding è stato lieto di poter promuovere l’incontro quale ulteriore tassello di un mosaico di iniziative e interventi nel segno di una rinnovata cultura della legalità, del rispetto e del benessere nell’attività calcistica“.
L’obiettivo centrale della giornata è stato quello di evidenziare il ruolo fondamentale che ha lo sport nella crescita di ragazzi e ragazze e, conseguentemente, quanto sia necessario implementare e applicare modelli organizzativi adeguati ed evoluti affidandosi a figure specializzate nella protezione dei minorenni, come argine alla diffusione di fenomeni quali la violenza tra pari, il bullismo, il cyberbullismo e la violenza di genere.
Sulla scia di queste premesse, oggi ha fatto il suo esordio in Liguria, proprio nella Casa del Grifone in via dell’Acciaio, il corso innovativo di Terre des Hommes sulla Tutela dei Minorenni nello Sport, assistito dall’intelligenza artificiale e rivolto alle squadre giovanili del Genoa, che si sono avvicendate in laboratori e incontri fin dalla prima parte del pomeriggio.
LE PAROLE DELLA SINDACA SALIS – In seno a Sport4Rights, infatti, nascerà la piattaforma di e-learning “Sport4Safe“, della cui importanza ha parlato anche la Sindaca Silvia Salis, rappresentata alla Badia da Edoardo Marangoni, Consigliere del Comune di Genova. “Chi ha fatto sport sa che è il principale strumento di sviluppo e benessere per i nostri giovani. Deve consentire a scoprire la parte migliore di loro stessi e, per poterlo fare, è fondamentale che si svolga in un contesto sicuro, in un ambiente sano e inclusivo – dichiara la prima cittadina genovese in un passaggio della nota stampa – Come donna di sport, come ex atleta e oggi come sindaca conosco le straordinarie possibilità che possono derivare dalla pratica sportiva e, per questo, ritengo fondamentale sostenere chi, come Terre des Hommes, Fondazione EOS e Specchio Magico, è in prima linea per diffondere la cultura della sicurezza tra le società sportive e le famiglie. Prevenire, attraverso un percorso culturale, ogni forma di violenza o discriminazione nei luoghi dove i nostri figli praticano sport è un dovere civico, verso il quale tutti dobbiamo impegnarci e che, attraverso il progetto Sport4 Rights e la piattaforma di e-learning Sports4Safe, supporta in modo concreto le società sportive, le operatrici e gli operatori nel mantenere lo sport sano e accessibile. Sono felice che Genova ospiti questa tavola rotonda, continuando a proporsi, per i giovani come per gli anziani, come un laboratorio per lo sviluppo di politiche e best practice in grado di rendere lo sport sempre più centrale nella vita delle cittadine e dei cittadini“.
LE PAROLE DEL DG RICCIARDELLA – In quota Genoa, era davvero ampia la platea di figure che hanno partecipato alla tavola rotonda mattutina, a partire dal Direttore Generale del Genoa, Flavio Ricciardella, e dal Segretario Generale, Diodato Abagnara, fino ad arrivare a Roberto Trapani, Responsabile del Settore giovanile rossoblù.
“Questo genere di convegni e corsi il Genoa li ha sempre fatti – ha dichiarato il DG rossoblù Ricciardella – e da quando la FIGC li ha introdotti, abbiamo sempre colto questa possibilità con la volontà di aggiornare su temi così importanti e sensibili. Oggi lo facciamo qui alla Badia, luogo splendido e importante per noi, inaugurato circa due mesi fa, dove abbiamo circa 40 ragazzi e l’ambizione di fare crescere non solo calciatrici e calciatori, ma anche donne e uomini che abbiano a mente quali siano i temi importanti. Li sensibilizziamo con questo genere di iniziative“.
A rappresentare varie aree del settore giovanile rossoblù, sia tecniche sia metodologiche, sia in ambito femminile sia maschile, vi erano figure importanti. Presenti Andrea Bianchi, Coordinatore della Scuola calcio del Genoa, ed Enrico Ascheri, Coordinatore dell’area sportiva e scouting, ma anche il tecnico del Genoa Primavera, Jacopo Sbravati, affiancato dal Team Manager Matteo Natuzzi.
E ancora Luca De Guglielmi, Responsabile del settore giovanile del Genoa Women; Cristiano Francomacaro, tecnico dell’Under 14 rossoblù; Luca De Prà, Responsabile dell’area portieri del settore giovanile rossoblù; Armando Caligaris, Coordinatore dell’Area metodologica della Scuola calcio del Genoa. A rappresentare in data odierna il Comitato Safeguarding del Genoa l’Avvocatessa Anna Cerbara a causa di un contrattempo dell’ultimo minuto del Presidente Lupària.
Da segnalare anche le presenze e gli interventi di Vito Di Gioia, Segretario Generale del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC; Paolo Ferrara, Direttore Generale di Terre des Hommes Italia; Marisa Marraffino, Avvocata e Consulente giuridica di Terre des Hommes; Marzia Terragni, Psicologa e Coordinatrice dell’area Sport di Terre des Hommes; Tommaso Bisio, Presidente UISP Liguria; Marino De Filippi, Presidente UISP Genova.
COS’È SPORT4RIGHTS – Come recita un comunicato diffuso dal Genoa, “la riforma dello sport, il rispetto delle normative federali, l’esigenza di promuovere le regole del buon vivere tra le comunità giovanili, sono il terreno sul quale coltivare il valore delle conoscenze personali, la cultura della consapevolezza e il senso delle responsabilità collettive, entro percorsi didattici certificati come nel caso di Sport4Rights. Il progetto ideato da Terre des Hommes, Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale e la Coop. Specchio Magico per sviluppare strategie coordinate, condividere codici di condotta e applicare moduli dinamici con strumenti innovativi, prevede un corso basato sull’utilizzo della piattaforma di e-learning, Cosmo, realizzata da Futureberry, che sta accompagnando le realtà coinvolte nell’implementazione di questo strumento particolarmente innovativo. La piattaforma impiega infatti intelligenza artificiale ed è potenziata dalla veridicità dei documenti alla fonte. Il progetto prevede anche attività di formazione sul territorio e la creazione di una prima comunità di pratica nazionale sui temi del safeguarding e del benessere dei bambini e delle bambine nello sport“.
“Sono molteplici le iniziative e i campi di azione del Genoa e di ogni società professionistica che si traducono in programmi di formazione per la salvaguardia dei minori e la lotta agli abusi, con lezioni frontali e il coinvolgimento di comunicatori professionisti, dirigenti e staff tecnici – prosegue la nota del club rossoblù – Incontri che sono supportati da brochure informative, newsletter periodiche, video UEFA “Outraged”, workshop sul match fixing e sull’uso consapevole dei social, sotto la supervisione di un responsabile indipendente come il Prof. Lupària, presidente del Comitato di Safeguarding composto anche dal Dottor Ermelindo Lungaro e dall’Avvocata Anna Cerbara”.
LE DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE REGIONALE FERRO – “Il progetto Sport4 Rights fa il suo esordio sul territorio e siamo orgogliosi che sia proprio il Genoa a dare l’opportunità di fare partire un percorso che mette al centro i diritti e la tutela dei più giovani nel mondo sportivo – ha dichiarato Simona Ferro, Assessore allo Sport di Regione Liguria – Lo sport è una vera e propria scuola di vita: centinaia di ragazze e ragazzi crescono all’interno di società professionistiche che li formano non solo come atleti, ma come esseri umani. È responsabilità di tutti noi, a ogni livello, garantire loro un ambiente protetto, capace di tenere alla larga fenomeni che purtroppo sono radicati nella società di oggi come le discriminazioni di genere, la violenza verbale e il cyberbullismo. Questo progetto affronta il problema grazie alla tecnologia, rivelandosi un aiuto prezioso nelle attività di prevenzione e sensibilizzazione sui diritti dei minori che l’amministrazione regionale sta portando avanti in questi anni“.
LE DICHIARAZIONI DI VITO DI GIOIA (FIGC) – “Sviluppare una cultura sportiva che ponga al centro il benessere dei giovani rappresenta la missione che persegue dalla sua fondazione il Settore Giovanile e Scolastico FIGC, lavorando insieme ai club sotto il profilo tecnico, organizzativo e relazionale – ha spiegato Vito Di Gioia, Segretario Generale Settore Giovanile e Scolastico FIGC – Dopo il successo della prima piattaforma di e-learning dedicata alla tutela e al benessere dei minori siamo nuovamente al fianco di Terre des Hommes per lo sviluppo di nuovi percorsi didattici tecnologicamente avanzati che siamo entusiasti prendano il via grazie all’impegno del Genoa CFC. Un Club che vanta una grande tradizione di Settore Giovanile come elemento identitario della propria storia e che oggi la riafferma con forza attraverso questo ambizioso programma“.
LE DICHIARAZIONI DI TERRE DES HOMMES – Come già scritto in apertura, prezioso anche l’apporto di Terre des Hommes nell’organizzazione della tavola rotonda odierna. “Siamo estremamente felici di questo esordio ligure del progetto Sport4Rights, insieme al Genoa CFC – ha detto Paolo Ferrara, Direttore Generale di Terre des Hommes – Sport4Rights è nato grazie alla fruttuosa co-progettazione con Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale e la cooperativa Specchio Magico. Il progetto, che è al suo avvio e, nei prossimi mesi, vedrà la collaborazione di molti altri partner, rappresenta una risposta concreta e innovativa alle sfide della tutela dei minori nello sport, unendo tecnologia e formazione per garantire la sicurezza e il benessere dei giovani atleti. Siamo convinti che solo attraverso l’educazione e la sensibilizzazione quotidiana si possano costruire ambienti sportivi sicuri e rispettosi dei diritti di ogni bambino e bambina”.
LE PAROLE CONCLUSIVE DI ROBERTO TRAPANI – Roberto Trapani, Responsabile Settore Giovanile maschile Genoa, ha chiuso la tavola rotonda mattutina con alcune dichiarazioni a tutto tondo sia sull’evento Sport4Rights sia sulle metodologie adottate nel club per far crescere i ragazzi sotto ogni punto di vista. “Siamo felici di ospitare un evento come questo nella nuova casa del settore giovanile e femminile. Nella progettualità delle nostre linee guida, sotto l’impulso del Comitato di Safeguarding, stiamo dedicando risorse ed energie per aggiornare i riferimenti dei modelli organizzativi, assolvendo le funzioni di responsabilità sociale insite all’identità del club. Adottare un progetto pilota come Sport4Rights è un passo fondamentale per garantire ai nostri giovani i migliori standard“.
“L’aspetto principale è l’aspetto formativo per i ragazzi – ha aggiunto Trapani – Sappiamo che tanti di loro non saranno calciatori e quelli che lo saranno dovranno essere un esempio per tutti coloro che non saranno riusciti a coronare tale sogno. Abbiamo un doppio aspetto da tutelare, quello morale e quello educativo. La presenza oggi del tecnico della Primavera e dello staff Primavera fino ai coordinatori di area, fin da piccolini – e soprattutto la presenza della segreteria generale della prima squadra e del Direttore generale – credo testimonino quanto concretamente le tematiche trattate debbano essere concrete e ribadite in campo. Credo anche che, ad oggi, il Genoa stia facendo qualcosa di singolare e importante che ci dà molta responsabilità. Il fatto di avere oggi 39 ragazzi è una responsabilità importante, al di là dell’aspetto calcistico. Quello che chiediamo agli allenatori è di cercare di entrare individualmente in empatia con ciascuno di loro. Non alleniamo piccole squadre, piccoli giocatori, ma singoli individui. Soprattutto educhiamo singoli individui e la parola “educare” significa “tirare fuori”.
“Dobbiamo essere bravi a tirare fuori, al di là di quelle che sono le capacità tecniche, il fatto che lo sport diventi una palestra di vita – ha proseguito Roberto Trapani – Non solo nel senso di sacrificio, ma anche nel senso di trovare obiettivi di apprendimento. Noi sappiamo di dover creare, nel settore giovanile, dei contesti di apprendimento e sappiamo che l’emozione fissa l’apprendimento. Se non c’è questa emozione, non abbiamo apprendimenti a lungo termine. Cerchiamo di mettere in atto una metodologia che sia integrata tra le aree, dall’area tecnica all’area psicologica. Non sappiamo quale di queste aree possa incidere di più rispetto ad altre sulla prestazione sportiva. Posso soltanto citare quello che è stato il maestro della tecnica, Mino Favini, che diceva: a parità di qualità tecniche, i giocatori giocano in sette categorie di differenza. Significa che la componente mentale ed extracalcistica incide molto sulla prestazione. Quello di oggi non deve essere un punto di arrivo, ma di partenza, e siamo a completa disposizione per tutte le migliorie che possiamo portare ai ragazzi. Anche perché il primo principio dell’apprendimento è per imitazione, quindi anche le figure educative che stanno coi ragazzi devono essere dei leader nel loro campo”.
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