Nessuno si aspettava che all’undicesima giornata di campionato 2025/2026 il regista di Genoa-Fiorentina fosse Dario Argento con il suo cult “Profondo Rosso”, per festeggiare i 50 anni dell’uscita del film al Ferraris, intriso, come nel film, per Genoa-Fiorentina, di argomenti e questioni psicoanalitiche come quelle vissute in questa settimana che precede la partita dentro e fuori dal prato verde.
Nessuno si aspettava a inizio campionato che all’undicesima giornata due squadre titolate di storia si affrontassero per galleggiare.
Per entrambe inizia qualcosa di diverso, un nuovo percorso con due nuovi allenatori: De Rossi per il Genoa, Vanoli per la Fiorentina.
Il cambio di panchina generalmente crea delle scosse. Quella del Genoa è arrivata al Mapei con Murgita e Criscito; adesso deve continuare. Quella della Viola, se ci sarà Vanoli in panchina dopo Galloppa in Conference, è la prima volta.
Genoa-Fiorentina è da “Profondo Rosso”, vista la classifica. Al Genoa manca non solo la vittoria ma anche un gol dentro il Tempio; la Fiorentina, con zero vittorie in 11 giornate e 6 sconfitte. Il Genoa ha rotto l’incantesimo a Sassuolo l’ultima di campionato. Entrambe le squadre hanno sul groppone 6 sconfitte, solo 6 gol fatti dal Grifone e 7 dalla Viola, 14 reti incassate dai rossoblù a fronte di 16 dalla Viola.
Oltre che sul campo, Genoa e Fiorentina sono alle prese, in piena crisi calcistica, con l’uscita dei DS Ottolini e Pradè e con le rescissioni dei contratti di Viera e Pioli.
Sarà un thriller calcistico quello che andrà in onda domani al Ferraris alle ore 15, un giallo allucinato, sognatore e labirintico, con l’ingaggio dei nuovi allenatori: De Rossi al Genoa e Vanoli alla Fiorentina.
Probabilmente nessuno dei due sarà in panchina: DDR sicuramente, colpito da squalifica nell’ultima giornata sulla panchina della Roma al Ferraris contro la Roma due anni fa; Vanoli incerto per non aver ancora trovato le modalità per chiudere il contratto con il Torino e in particolare con Cairo, che vorrà monetizzare al meglio.
Il Genoa e la Fiorentina piangono gli errori del calciomercato estivo. Il Grifone di essersi appeso alla qualità senza considerare la mancanza di un uomo diverso nel centrocampo e in attacco, qualcuno più pronto ad arrivare almeno alla doppia cifra.
La differenza tra Genoa e Fiorentina in questo caso è lampante. Il Genoa ha dovuto, per motivi di bilancio, fare un calciomercato a costo zero, puntando sulla qualità che dopo 9 giornate non è sbocciata; il presidente Commisso ha speso 90 milioni di euro, ingaggiando Sohm dal Parma, Fazzini dall’Empoli, Kospo, difensore bosniaco dal Barcellona, Piccoli dal Cagliari, Dzeko dal Fenerbahce, Viti dall’Empoli, difensore, facendo l’errore di non riscattare nessuno del centrocampo dello scorso anno: Adli, Cataldi, Colpani.
Il Genoa nelle prime 9 giornate non ha avuto successo perché Viera ha cercato con insistenza la qualità ingaggiata con il DS Ottolini in una strategia tattica che faceva fatica nel costruire gioco in fase di possesso, pur mettendo a referto buone prestazioni andate in fumo per errori arbitrali, individuali e del gruppo calciatori, in difesa e sotto porta.
Pioli, l’allenatore gigliato, sull’Aventino per la rescissione di contratto di quasi 18 milioni lordi in tre anni, non è riuscito, oltre che nei risultati, a capire di avere tra le mani una squadra tenera, generosa con gli avversari, e che tutti i calciatori che entravano dal primo minuto e quelli che subentravano fossero le controfigure di ciò che erano.
Sia per Vieira che per Pioli il solito ritornello quando non arrivano i risultati: la squadra giocava contro. Per il Genoa, eccetto l’ultima gara disgraziata casalinga con la Cremonese, non sembrava, visto che correvano fino al 100’ di gara; per i toscani appariva più plausibile.
Per il Genoa tutto è stato chiarito con l’intelligenza e la genoanità di Murgita e Criscito, che oltre a cambiare la strategia tattica d’accordo con la squadra, hanno portato sotto la Lanterna, in classifica, la prima vittoria in stagione. Molti genoani li avrebbero confermati almeno fino alla gara di domenica. Fra l’altro, a chi subentrerà da lunedì prossimo mancheranno almeno 10 calciatori impegnati con le nazionali.
Vanoli alla Fiorentina porterà l’esperienza fatta con Conte in Nazionale, al Chelsea, nei due playoff in B con il Venezia e lo scorso campionato con il Torino, cercando di trasmettere una carica “alla Conte”, come un martello, al tecnico del Napoli.
Daniele De Rossi, alla prima conferenza stampa da allenatore del Genoa, ha risposto alle domande per 45 minuti e nessuno ha chiuso gli occhi, anzi tutti con le orecchie bene aperte. Un riassunto semplice: la conferenza integrale su Buoncalcioatutti potrebbe, arrivando da Roma, ricordare una frase famosa di Giulio Cesare: “Veni, vidi, vici”. Traducendo calcisticamente: ho visto la struttura, il programma, la voglia di tutta la squadra e della dirigenza, voglio vincere e salvare il Genoa con loro.
In conferenza stampa anche Diego Lopez, Chief of Football, il capo della direzione sportiva — figura o nome del Direttore Sportivo del passato finito in cantina dall’inglesismo a tutti i costi — ha parlato per 15 minuti solo del futuro calciomercato di riparazione. Prima, con De Rossi, vuole capire la rosa rossoblù e cosa potrà dare.
Daniele De Rossi dovrà fare di necessità virtù dopo l’esperienza alla SPAL, una squadra che doveva salvarsi. Cercare un gioco propositivo non avendo giocatori tecnicamente all’altezza non è stato possibile.
Al Genoa potrebbe riuscirci: ci sono calciatori con qualità e la sua grinta potrebbe farli uscire dal limbo.
Sicuramente avrà seguito il Genoa delle prime nove giornate di campionato ed avrà capito che il calcio moderno, come quello cercato da Viera, potrebbe faticare a impostare dal basso e a leggere individualmente le situazioni tattiche per errori tecnici individuali e non di moduli, che contano poco.
Cercherà di adattarsi alla situazione di classifica, a prescindere dalle sue idee e dai suoi dettami, abbellendo quanto visto dal Grifone in Emilia lunedì scorso.
De Rossi, al di là dei risultati, potrebbe piacere alla piazza genoana, essendo persona schietta e sincera. Lo ha fatto vedere con la SPAL e con la Roma, senza avere peli sulla lingua, volendo andare per la sua strada e non farsi condizionare. Gli errori evidenti arbitrali saranno rimarcati.
Le formazioni: il Genoa probabilmente dovrebbe cambiare poco rispetto alla gara con il Sassuolo, solo Stanciu, se ha recuperato dall’infortunio, prenderà il posto in mediana di Ruslan, squalificato. Se Stanciu non sarà presente, nel centrocampo a tre potrebbe farsi spazio l’utilizzo di Ellertsson.
Per la Fiorentina, la partita di Magonza di giovedì è stata un’altra sconfitta all’ultimo minuto di gioco dopo essere stata in vantaggio. La Viola è crollata nel secondo tempo e i cambi sono stati negativi, favorendo la carica del Mainz: Kean, Mandragora, Fagioli, Comuzzo. Tutto potrebbe generare turnover giocando dopo 63 ore.
Arbitra Guida di Torre Annunziata. Il designatore Rocchi ha capito che occorreva il numero uno della categoria arbitrale in questo momento a dirigere la gara da “Profondo Rosso”, con più di 215 gare in Serie A. Classe 1981, consulente finanziario, arbitro internazionale dal 2014, attualmente nella categoria “Elite”, esordio in Serie A nel 2010.
Con il Grifone 19 gare dirette: 9 vittorie, 4 pareggi, 7 sconfitte. Con la Viola: 9 vittorie, 6 pareggi, 8 sconfitte.
1° assistente Meli di Parma, 2° Zingarelli di Siena, 4° Feliciani di Teramo, VAR Gariglio di Pinerolo, AVAR Serra di Torino.
Diffidati Genoa: Østigard.
Genoa | De Rossi si presenta: “Allenerò una grande squadra. Questo ruolo va ricoperto con onore”

