È arrivato il primo gol, finalmente. Il Vecchio Balordo in queste tre giornate di campionato ha sofferto il mal di gol, come molte altre squadre, non solo quelle della parte destra della classifica. Vieira e lo staff continueranno a lavorare alla ricerca della performance giusta per tirare da fuori e dentro l’area di rigore.
Il tutto ha cominciato a funzionare con la Juventus e con il Como, con quasi tutta la rosa ad avvicinarsi al top della condizione fisica. Devono recuperare la forma coloro che possiedono la qualità, che non si smarrisce.
Vieira con lo staff studia ogni giorno come mettere in campo i calciatori. La loro mano si vede nei cambi e nella preparazione delle gare in base agli avversari da affrontare.
Tra riflessione e creatività, Bologna potrebbe essere l’occasione giusta per alzare ulteriormente il sipario: tocca alla qualità timbrare il cartellino con una presenza più costante. A Bologna si informano se giocherà Venturino dopo le due “pappine” della scorsa stagione.
Il lavoro di Vieira e dello staff è migliorare padronanza e dominio del pallone, passaggio, stop, tiro in porta da tutte le posizioni: chiamasi tecnica.
La tattica e l’identità sono state dimostrate, ma senza la tecnica — l’insieme di abilità che occorre possedere, oltre al fiato — in un gioco di squadra non è facile fare risultato. A Vieira il compito di studiare qualcosa di diverso in attacco e ponderare la scelta della prima punta.
I miglioramenti si sono visti in particolare con Juventus e Como: operazione da ripetere anche domani alle ore 15 a Bologna, mantenendo la barra dritta per raggiungere un altro risultato.
Formazione a domani alle 14, con il modulo che sarà importante per migliorare il potenziale offensivo, senza dimenticare l’integrazione con una tattica difensiva funzionale.
Il Bologna è uscito con le ossa rotte dal Meazza domenica sera: tutto quanto è accaduto nei secondi 45’ di gioco, quando è stato preso a pallonate dal Diavolo di Allegri con pali colpiti e gol mancati.
La differenza l’ha fatta Modric, alzandosi di parecchi metri davanti all’area felsinea e aumentando le azioni offensive.
Indecifrabile il Diavolo per Italiano nella prima mezz’ora della ripresa, quando tatticamente ha chiuso molte azioni con l’ausilio di tanti uomini. Il Bologna ha patito la fase offensiva avversaria, soprattutto per vie centrali.
Nelle prime gare giocate, la notizia sul Bologna è la crisi – in confronto a quanto prodotto la scorsa stagione – non solo di gol, ma anche di tiri verso le porte avversarie. La motivazione potrebbe essere la perdita dello smalto visto la stagione scorsa nelle ripartenze fulminee.
Mister Italiano era sicuro di poter continuare a mettere in campo l’identità della passata stagione. Probabilmente, per non correre rischi, ha utilizzato quasi tutti i calciatori dello scorso anno, con i nuovi arrivati rimasti in panchina o in infermeria.
Il gioco di Italiano si era distinto lo scorso anno per la tattica organizzata, il possesso palla e la ricerca degli spazi tra le linee avversarie. Di tutto ciò si è visto poco nelle prime tre giornate di campionato. Colpa del calciomercato?
Sono entrati Vitik, difensore cecoslovacco dallo Sparta Praga; Ilic, difensore serbo dal Partizan Belgrado; Heggem, difensore norvegese dell’Albion; Zortea dal Cagliari. A loro si sono aggiunti Ciro Immobile dal Besiktas e Bernardeschi dal Toronto, ancora con addosso i ritmi americani.
In uscita Ndoye, Beukema, Aebischer, Calabria: tutti rimpianti, visto che gli ultimi arrivati hanno fatto fatica a sostituirli. Contro il Genoa Italiano dovrebbe recuperare Holm in difesa e spera di ritrovare Miranda sulla corsia laterale, in calo, uno dei punti fermi del gioco felsineo lo scorso anno.
I fulcri del gioco di Italiano erano le corsie laterali: a destra con Orsolini e a sinistra con Ndoye, passato per 42 milioni di euro al Nottingham Forest. L’operazione condotta dal DS Sartori per sostituire Ndoye e Beukema (passato al Napoli) non ha dato, per ora, i frutti sperati.
Italiano le sta studiando tutte, trasformando lo scozzese Ferguson da trequartista a play accanto a Freuler per rilanciare la fase offensiva, perdendo però qualcosa in avanti, visto il lento recupero di Dominguez, più in panchina che in campo nelle prime tre giornate.
Tatticamente il Bologna continua a giocare con il 4-2-3-1. Restano ai box Casale e Pobega, oltre a Immobile. Italiano medita di lanciare nella mischia Rowe, esterno inglese arrivato dal Marsiglia, e a centrocampo Sulemana, ghanese ex Atalanta, visto al rientro contro il Milan nel finale di gara. Anche per i felsinei la formazione sarà domani alle 14 su Buoncalcioatutti.
Arbitro sarà Collu Giuseppe di Cagliari, classe 1990. Ex calciatore in Serie D, diventa arbitro nel 2015. In Serie A dal 2022/2023, 12 le gare dirette nella massima categoria. Esordio in Serie A nel novembre 2023, primo arbitro cagliaritano a dirigere nella massima serie. Precedenti con il Bologna 1 gara, una vittoria. Con il Genoa 3 gare, 3 sconfitte.
Primo assistente Moro (Schio), secondo assistente Luciani (Milano), quarto uomo Sacchi (Macerata), VAR Maggioni (Lecco), AVAR Chiffi (Padova).
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