Il giorno successivo all’anteprima stampa della Badia di Sant’Andrea, il Genoa ha diffuso un video nel quale ha ripercorso il prima e il dopo delle aree del primo lotto che sono state completamente ristrutturate (ne abbiamo parlato QUI). La voce è quella di professionisti e professioniste che per quasi due anni si sono messi all’opera per la nuova casa delle giovanili rossoblù e del Genoa Women.
A prendere la parola in apertura è stata Marina Bonacasa di Arch Idea Group, che ha ripercorso la storia, passata e recente, della Badia di Sant’Andrea. Il Genoa ha ridato lustro ad una struttura quasi millenaria, che era stata lasciata andare a sé stessa, pur conservando secoli di storia. Sara Martini, restauratrice, ha spiegato nel corso del video il percorso di risanamento dei soffitti, degli intonaci, degli stucchi e dei rilievi presenti sulle pareti, che sono stati largamente recuperati. Un lavoro lungo, che ha richiesto tempo, ma che ha riportato alla luce anche decorazioni a finta tappezzeria che sembravano andate perdute.
Un aspetto che abbiamo sottolineato anche ieri essere stato molto rilevante nel corso dei lavori è stato il coniugare il rispetto del patrimonio storico e architettonico della Badia di Sant’Andrea con le esigenze di sicurezza della struttura, abitata 24 ore su 24 da decine di convittori (39) e dipendenti. A prendere la parola, in questo caso, è stato l’architetto Maurizio Maggiali di Arch Idea Group, che ha assimilato la struttura della Badia ad una casa dello studente in termini di parametri di sicurezza, dalle normative di prevenzione incendi a quelle di utilizzo della struttura, compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche (e anche sul tetto è stato predisposto un sistema anti fulmine all’avanguardia, ndr).
Un passaggio importante dei lavori ha riguardo le camere, che ad oggi sono 21 e tutte ultimate e abitate. Qui sono stati ripresi e valorizzati gli elementi di pregio, per mantenerne la loro originale storicità, come spiega l’architetto Elena Parodi di Arch Idea Group. Ogni camera è dotata di bagni, e laddove non fossero predisposti i servizi igienici, sono stati appositamente costruiti.
“Un ritorno alle origini, perché dopo anni di utilizzi differenti e svariati, oggi torniamo ad avere una residenza collettiva. In questo modo, uno degli edifici più antichi di Genova, viene ad ospitare le giovanili della squadra più Antica d’Italia” è la chiosa finale, seguita da un “forza Genoa!”. Ma è solo il capitolo uno: seguirà il secondo a fine lavori nel secondo lotto, previsti entro fine 2026 (clicca QUI per saperne di più su quali lavori sono previsti nel lotto due).
LE PAROLE DEL RESPONSABILE DEL SETTORE GIOVANILE, ROBERTO TRAPANI
LE PAROLE DELLA RESPONSABILE DEL GENOA WOMEN, MARTA CARISSIMI
Genoa, anteprima stampa alla Badia di Sant’Andrea. Immagini, storia e info

