Il Genoa di Vieira, nel passato, ha fatto vedere una fase difensiva con ottima organizzazione tra i difensori e i centrocampisti. Difficilmente avevano fatto errori quando si posizionavano in modo da coprire gli spazi e anticipare gli avversari.
Fondamentale è stata la comunicazione tra i difensori e centrocampisti per coordinare le azioni e coprire gli spazi. Tutto ciò è riuscito con la difesa a zona, con la copertura dello spazio e non marcando gli avversari individualmente, senza dimenticarsi di vigilare strettamente quelli sulla carta più pericolosi.
Al “Pio Signorini”, probabilmente in questi giorni stanno lavorando, viste alcune crepe nelle due amichevoli con Mantova e Villarreal, adattando una tattica ad altra strategia con tre, quasi, trequartisti alle spalle della prima punta, utilizzando il pressing ultra-offensivo.
Tattica con azione collettiva nella metà campo avversaria, con la quale più calciatori chiamano in causa anche i quattro davanti al centrocampo, in modo da non lasciare ai rivali né il tempo né lo spazio per poter agire con calma e innescare ripartenze.
Con il Mantova e il Villarreal, per 4/5 volte i palloni lunghi hanno provato a bucare la difesa genoana sulle corsie laterali, con quasi tutti i rossoblù a quarti o crociati nella metà campo avversaria.
Tutto sarà stato esaminato da Vieira e i match analyst per sopperire in futuro con l’utilizzo della tattica del fuorigioco?
È una tattica, la Regola 11 del regolamento, attualmente considerata meno pericolosa rispetto al passato, quando tutto era deciso dalla bandierina dell’assistente e dal fischio arbitrale. Attualmente la tecnologia, il VAR, prevede e provvede anche ai millimetri di fuorigioco.
Vieira e il suo staff, in modo intelligente, come fatto fino ad oggi nello sviluppare strategie tattiche prima e durante la gara, non la useranno sistematicamente, per non permettere agli avversari di farsi sorprendere in posizione irregolare, attuando le opportune contromisure.
Giocando a zona, il Vecchio Balordo, senza libero, ritarderà la messa in offside degli avversari. Sarà importante che l’uscita in verticale del reparto difensivo sia comandata da un calciatore incaricato dall’allenatore: attualmente potrebbe essere, con il suo rientro, Vasquez, già interprete lo scorso anno scambiandosi il ruolo con Bani. Tutto dovrà essere condito da un centrocampista veloce, pronto a scattare verso la propria porta per poter ovviare ad eventuali errori dei difensori.
In Europa, più che nel campionato italiano, viene considerata la tattica del fuorigioco strettamente correlata al pressing: l’applicazione dell’una determina la buona riuscita e applicazione dell’altro, e viceversa.
Nella tattica del fuorigioco è molto importante la funzione del portiere, che non può limitarsi a rimanere nella sua porta, ma deve assumere una posizione più avanzata, in modo da poter uscire più regolarmente dall’area di rigore e riparare ad eventuali errori.
Se pressing e fuorigioco riusciranno al Vecchio Balordo, Vieira e il suo staff faranno divertire non solo i 28.101 abbonati, ma anche tutti quelli che acquisteranno il biglietto per entrare nel Tempio.
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