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Serie A, l’analisi della 22° giornata

Alla ventiduesima giornata di campionato dopo il regalo del Milan e della Juventus all’Inter che sprecano le vittorie, il contro sorpasso del Biscione e il prossimo derby d’Italia tra interisti e juventini, considerato l’asterisco del recupero con l’Atalanta, lo scudetto si potrebbe quasi cucire sulla maglia di Simone Inzaghi.

In fondo, eccetto la Salernitana, cinque squadre in due punti tra cui Cagliari, Sassuolo e Udinese, squadre che stanno facendo vedere di non avere il DNA per combattere in zona salvezza.

La zona Champions dovrebbe essere sicura anche per il Milan terzo in classifica con 10 punti di vantaggio sulla Dea e 12 su Fiorentina e Lazio. Per la zona Europa 6 squadre in 5 punti. Aggiungi un posto a tavola con il Genoa?

Per gli  arbitri lo stesso romanzo nero continua. I Direttori di gara non sono più tranquilli, non decidono a 5 metri dall’azione fallosa e devono essere richiamati dal VAR. Continuano ad utilizzare i gialli solo nei secondi tempi permettendo tutto nel primo tempo.

L’AIA è in crisi, la FIGC e la Lega Serie A vorrebbero commissariarla, compreso il designatore Rocchi che ha voluto 47  arbitri a disposizione di cui ci si potrà fidare al massimo di una dozzina. Spinge Orsato per prendere le redini degli arbitri a giugno quando appenderà il fischietto al chiodo, altrimenti emigrerà in Arabia. Dovrà fare i conti con Trentalange uscito per uno scandalo nel quale non era coinvolto e dal quale è stato subito assolto.

Attenzione: per un errore del VAR una partita del campionato belga verrà ripetuta dopo il consenso della UEFA. Errore per un calcio di rigore da ripetere per entrata in campo dei giocatori di entrambe le squadre. Non si sarebbe dovuto assegnare il gol.

La bomba scatenata dalle Iene con l’intervista all’arbitro è viva e si cerca il colpevole che avrebbe denunciato quello che viene immaginato da tutti: arbitri non all’ altezza in campo e varristi professionisti non alla statura come sui campi davanti alle immagini rallentate. I  gossip indicano che l’arbitro trombone che ha sfiatato con le Iene inizierebbe per F. Se fosse vero lo sgobb, sono quattro gli arbitri su 47 nell’elenco a disposizione e non occorrerebbe Sherlock Holmes per smascherarlo.

Cagliari-Torino 1 a 2. Nella serata di Gigi Riva non si è capito se il Cagliari fosse ancora scosso dall’evento che ha visto partecipare non solo tutta la Sardegna per salutare Rombo di Tuono. Torino e Juric non perdono la testa realizzando due gol nel primo tempo e dopo controllano la gara nel secondo. Solita filosofia di Ranieri che rassicura tutti sulla salvezza, ma non spiega mai perché Lapadula e Pavoletti partono sempre dalla panchina. Juric perde Buongiorno: spalla lussata.

Juventus-Empoli 1 a 1. Il ruolo della Lepre non fa per la Signora. Nicola mette un altro punto per la salvezza in classifica. Milik si fa espellere scioccamente dopo 17’ di gioco, arbitro richiamato dal VAR per piede a martello. Vlahovic segna, ma non basta. Baldanzi entra dalla panchina e in mischia buca Szczesny. In dieci Allegri riprova il “corto muso” e Nicola si frega le mani attaccando di più nella seconda parte con un 3-5-2 diverso con Baldanzi e Cancellieri davanti, tirando di più in porta delle zebre.

Milan-Bologna 2 a 2. Alla Giostra dei rigori il Diavolo ne sbaglia due, il Bologna lo realizza nel recupero. Bravo Thiago Motta: gioca al calcio, non la butta mai via e con Zirkzee illumina il Meazza e anche il dopo partita con le sue dichiarazioni riguardanti il rosso sventolato da Massa.

Atalanta-Udinese 2 a 0. Gara ricca di emozioni. Non dominata da Gasperini, che resta sempre pronto a rigenerare calciatori, l’ultimo è De Ketelaere dopo il campionato anonimo  nel Milan lo scorso anno. De Ketelaere inventa e Scamacca fa gol: musica per Gasp che gode per le otto vittorie in dieci gare. Friulani troppo bassi per impensierire la Dea.

Verona-Frosinone 1 a 1. Il punto serve solo ai ciociari che tornano a pareggiare dopo otto sconfitte di fila in trasferta. Il punto potrebbe andare bene anche al Verona, ormai falcidiato dal calciomercato, visti gli altri risultati, eccetto quello dell’Empoli. Difficile salvarsi per il tecnico Baroni se i suoi rigoristi sbagliano la quarta massima punizione consecutiva.

Monza-Sassuolo 1 a 0. Colpani si sveglia. Ritorno al gol e agli assist, il Sassuolo non esce dal tunnel. Tremano in Emilia per l’assenza di Berardi operato di menisco assente ancora per tre gare come minimo. Palladino dopo le sberle con l’Empoli della scorsa giornata di campionato è vivo grazie al suo gioiello Colpani. Dionisi dice che i conti si faranno a maggio, ma per la prima volta pensa alla salvezza rimodellando la squadra nel secondo tempo con un 3-5-2 inedito che continua ad essere lento come quello iniziale.

Lazio-Napoli 0 a 0. Triste pareggio tra un allenatore, Sarri, e una squadra, il Napoli, con un risultato sparit :  c’era  una volta un buon calcio frizzante. Sarri non riesce più ad armare la fase offensiva. Mazzarri è tornato al passato in panchina con la difesa in fase di non possesso a cinque per dare battaglia e reggere lo scontro con gli ultimi acquisti. Una tristezza il bunker napoletano dopo lo scorso campionato.

Fiorentina-Inter 0 a 1. La semplicità del calcio è andata in onda al “Franchi” di Firenze: L’Inter ha l’attaccante, Lautaro, la Fiorentina ha il possesso pallone, fa girare tra i piedi a lungo la sfera, ma senza bomber non fai gol. Peraltro ha buttato alle ortiche anche il rigore. L’Inter gode, torna in testa al campionato con una gara in meno e aspetta la Signora a San Siro sabato prossimo con un Calhanoglu e Barella in più, la loro assenza si è sentita. Inzaghi bravo a blindare il risultato abbassando il baricentro. Italiano con il suo tic-toc, non tiki-taka, fa tanti passaggi senza far male al Biscione.

Salernitana-Roma 1 a 2. Perde ancora la Salernitana e non meritava contro una Roma che non è guarita con la cura De Rossi sul piano del gioco. Solamente due tiri in porta per i giallorossi, di cui uno su rigore, hanno messo in crisi quasi definitivamente i campani. La salvezza si fa sempre più dura, al di là delle parole di calciomercato anche per Pippo Inzaghi troppo in ritardo. De Rossi fa un bottino di 6 punti in due gare giocate: è buono, ma dovrà pensare che gli avversari non saranno sempre gli stessi.

Genoa-Lecce 2 a 1. Il “rombo di Tuono” di tutto il Ferraris, non solo della Nord, per Gilardino deve essere la svolta giusta di questa stagione da parte della società. È da tanto che lo diciamo, non solo da domenica scorsa, perché frutto non di immaginazione ma del miglioramento visto gara dopo gara per costruzione, pressione e pressing con le distanze tra le due fasi di gioco sempre ridotte giocando in 30 metri e non perdendo le distanze: il Vecchio Balordo fa meno fatica nei duelli individuali grazie a concentrazione, grinta e cazzimma. I risultati hanno confermato la compattezza non solo fisica, ma anche caratteriale del gruppo rossoblù a quarti, che ha la capacità di stare dentro la gara anche soffrendo.

Solo la Domenica Sportiva non si accorge dei progressi del Genoa, solo striminziti highlights, nessun commento in studio. Gilardino alla Sinner: forza di volontà, cuore, freddezza, umiltà. Alla lunga se ne accorgeranno tutti, speriamo che i primi siano i 777.


L’editoriale di Lino Marmorato: Genoa, -3 alla fine del mercato

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