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Genoa, Blessin dalla sala stampa: “Abbiamo perso il nostro DNA. Fischi? Dobbiamo ascoltarli e migliorare”

A margine della sfida conto il Como, ennesimo pareggio casalingo di questo inizio stagione, per la precisione il quinto nelle prime sei gare casalinghe, in conferenza stampa è intervenuto il tecnico rossoblu Alexander Blessin.

Il Genoa in casa fa fatica. Siete riusciti a darvi una risposta sul fatto di non riuscire a vincere una partita in casa? Sono già cinque su sei…

“No, non siamo stati bravi nella fase difensiva. Cerri ha vinto tutti i duelli, lui che è l’obiettivo di tutti i palloni alti. Non siamo mai entrati in partita, il Como giocava sui lanci lunghi per cerri che cercava di smistare. Abbiamo faticato, soprattutto nel primo tempo, e sulle seconde palle siamo arrivati sempre in ritardo. Ci ha creato tanti problemi. Se crediamo di fare il 5/10% in meno, fatichiamo. Il comportamento sul gol preso non può rispecchiare la nostra partita, anche se sono stati un bel cross e un bel colpo di testa. Ogni contrasto che era 50-50 l’ha vinto il Como. Abbiamo perso il nostro DNA, il nostro essere più aggressivi, non ho visto lo stesso atteggiamento che ci ha permesso di vincere a Cosenza, Terni, anche Pisa”.

Il Genoa è ora terzo, una squadra costruita per la promozione diretta. Sono stati fatti degli errori di valutazione, ad esempio non è la squadra più forte?

L’importante è lavorare in campo, metterci il nostro DNA. Io non ho mai pensato che siamo la squadra più forte del campionato. Ci sono molte buone squadre, l’ho sempre detto, e chi ha detto questo ha sbagliato. Noi siamo una buona squadra quando giochiamo da squadra. Nel mio calcolo mancano tre punti alla classifica e ce li dobbiamo prendere dopo la sosta per le Nazionali. Se sento sempre la fiducia della società? Noi abbiamo una buona squadra che ha alcuni problemi sulla fascia sinistra, col terzino sinistro che ci manca. Ekuban era molto importante per noi, ma ci manca, avendo fisico e velocità. Anche Sturaro per mentalità e grinta che può mettere in campo ci sta mancando. Ma come ho già detto, non cerco scuse. Ora tocca a me tirare fuori dai giocatori quel 3, 4 o 5 per cento che manca”. 

C’è una valutazione tecnico-tattica per l’ingresso di Yeboah all’intervallo? 

Abbiamo cambiato due volte modulo, a rombo e poi col 4-2-2-2. La performance di alcuni giocatori non è stata buona, non è arrivata al loro massimo. Yeboah ha avuto un’occasione grande per vincere la partita”.

Cosa risponde ai fischi dei tifosi a fine partita?

“È molto facile portare i tifosi dalla propria parte: con la giusta mentalità. Li capisco, specialmente dopo la gara che hanno visto oggi dove ci sono mancate grinta e cattiveria. Ci chiedono di dare il meglio in campo, in passato lo abbiamo fatto e torneremo a farlo. Poi i tifosi ci hanno sostenuto per tutta la gara, in questo momento sono delusi per le partite in casa. Abbiamo da ascoltarli e migliorare, facendo molto, molto meglio”. 

Coda e Puscas perché non hanno giocato assieme?

“Con Yeboah volevo avere più velocità in campo, mentre volevo un giocatore più fresco che facesse più pressione. Nel primo tempo abbiamo fatto più fatica a difendere”. 

Il Genoa parte sempre abbastanza bene, poi cala nel secondo tempo, non chiude le partite e si fa recuperare. Come se lo spiega? C’è un modo per intervenire?

Non è un problema di condizione fisica, io sono un tecnico che vuole utilizzare sempre le cinque sostituzioni. L’uno a zero non ci dà quell’autostima che ci dovrebbe dare, quella cattiveria e fame di chiudere le partite prima. Questo è ciò che ci è sempre mancato nelle gare casalinghe e, per questo motivo, dobbiamo migliorare”. 


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